Il lavoro presentato è sicuramente interessante perchè quasi mai i progetti di motori Stirling vengono accompagnati da una analisi tecnica e questa è un'ottima presentazione.
Tuttavia ad un esame (molto) veloce devo rilevare molte "reticenze" ; non ho visto alcuna indicazione sui materiali, abbastanza critici in queste realizzazioni; poi devo dire che le ipotesi delle condizioni di funzionamento sono solo teoriche : immaginare che il ciclo si svolga tra 300 C°, lato caldo e 40 C° , lato freddo, è ottimistico; infatti, nel funzionamento reale, tutto il motore assume una discreta temperatura, sia per convezione che per conduzione, il chè comporta una drastica riduzione del "delta" Temp e conseguente riduzione del rendimento.
Per la stessa ragione, la potenza teorica di oltre 1 KW è del tutto irraggiungibile; la mia affermazione deriva, oltre che dalla mia minima esperienza, dalla lettura (molto consigliabile) del lavoro di A. Ross "Making Stirling Engines" che si può scaricare "a gratis" da
http://StirlingBuilder.comin questo lavoro l'Autore illustra numerose realizzazioni, enfatizzando la difficoltà di ottenere potenze appena decenti, nonostante una ricerca avanzata sui materiali e l'uso di motori lavoranti ad alte pressioni.
Mi ha lasciato perplesso il disegno dei pistoni con tre fasce elastiche ciascuno : negli Stirling di solito non ci sono perchè introducono troppi attriti, preferendo una scelta inconsueta della coppia cilindro/pistone come acciaio/grafite.
Non ho capito bene come abbia inteso realizzare il rigeneratore; di solito il rigeneratore si fa come una camera contenente un materiale termoconduttore (alluminio alettato, trucioli di alluminio) in modo che possa riscaldarsi e cedere calore rapidamente.
Con queste considerazioni, naturalmente, non voglio auto nominarmi "esperto" in Stirling; dico semplicemente che il migliore sostegno alla validitò del progetto, era impegnarsi nella costruzione di un prototipo, tutto sommato abbastanza semplice.