Le cause del magnetismo possono essere diverse, in funzione delle diverse lavorazioni a cui è sottoposto il pezzo:serraggio magnetico, piegatura- raddrizzatura, tornitura, saldatura, punzonatura, marchiatura a laser, analisi magnetoscopiche di eventuali cricche, controlli di durezza, induzione per tempra, stiratura e trafilatura a freddo, taglio, erosione, forgiatura. Per la barra di "ferraccio" in questione, nel caso in questione, quasi sicuramente sarebbe da attribuire ad azioni plastiche a freddo, dove il materiale si carica e conserva molta energia (appunto potrebbe trattarsi di processi di lavorazione di "cold drawing, stiratura a freddo", trafilatura fosse un pieno, piegatura fosse un profilato). Cosa accade, lo ha già spiegato Mario ed è essenzialmente un comportamento di spin con interazioni elettrostatiche, fra gli elettroni che tendono a mantenere allineati gli spin stessi se poi, come sospetta Giuvanin, ci fosse pure un campo esterno, più spin elettronici si allineerebbero lungo di esso generando un campo indotto più forte. Il fatto che pure dopo molto tempo dalla sollecitazione (lavorazione), il materiale in questione mostri una notevole forza magnetomotrice è rappresentabile in fisica come l'integrale di linea della forza magnetica, in cui la permeanza d'un circuito magnetico, è dato dal rapporto tra flusso e la forza magnetomotrice. Non sono riscontrati effetti negativi sulla nostra salute, bensì sul corretto utilizzo dei manufatti (scorrimento, frizioni etc) e sulla loro misurazione, qualora si tratti di pezzi di precisione.
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