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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Trattamento ergal
MessaggioInviato: dom gen 11, 2009 21:32 
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TORNITORE E FRESATORE
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Iscritto il: dom set 07, 2008 14:59
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Parlando con un amico di alluminio mi ha detto che l'ergal, in seguito a trattamenti di ossidazione profonda volti a preservarlo dalla reazione con la salsedine, perde le sue proprietà meccaniche fino ad arrivare ad essere simile all'anticorodal!
Potete confermare questa affermazione oppure mi è stata riferita un'inesattezza?
Grazie mille!

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MessaggioInviato: sab gen 17, 2009 09:36 
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CAPO DEI CAPI OFFICINA
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Si sono curioso anche io

Per i materiali ferrosi come i vari tipi di acciaio esiste la tempra, ma per le leghe di alluminio esiste un trattamento che ne renda più solida la struttura o bisogna scegliere prima id fare il lavoro la tipologia adatta come le leghe di alu 6088-T6 che se non erro il valore T che va da mi pare 1 a 10 (credo) ne determini la durezza?

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Gli eroi sono una cosa di cui il mondo ha bisogno,
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MessaggioInviato: dom gen 18, 2009 09:33 
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TORNITORE E FRESATORE
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I trattamenti anticorrosivi tipo ossidazione anodica o alodine sono trattamenti superficiali quindi non intaccano la struttura del materiale, non sò a che tipo di trattamento il tuo amico si riferisca

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Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All'estero quando mi chiedono a che paese appartengo, rispondo FIRENZE, non italia. Non è la stessa cosa. " Oriana Fallaci


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MessaggioInviato: dom gen 18, 2009 19:03 
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TORNITORE E FRESATORE
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Iscritto il: dom set 07, 2008 14:59
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Ecco mi sembrava strano, infatti per quanto possa essere profondo un trattamento di anodizzazione, mi sembrava piuttosto strano potesse perdere in modo così radicale le proprietà meccaniche!!
Grazie Ugo!

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MessaggioInviato: lun gen 19, 2009 13:06 
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SON PASSATO AI TRAPANINI

Iscritto il: gio ott 02, 2008 12:38
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probabilemente si riferisce al trattamento di ossido duro.

Qui di seguito la spiegazione dell'ossidazione anodica dura tratta da:


Alluminio - Manuale degli impieghi" di W. Nicodemi

"Questo tipo di trattamento ha la peculiarità di dar luogo a rivestimenti anodici duri, con spessori da 25 a 125 mm, tipici per garantire una elevata resistenza all'usura ed all'abrasione.Trattamenti di ossidazione dura si caratterizzano dal punto di vista esecutivo essenzialmente per operare a basse temperature dell'elettrolita, con elevate densità di corrente e di tensione; ciò determina una modesta azione solvente dell'elettrolita, e la possibilità di formare pareti delle celle di buon spessore. L’accorgimento principale che viene adottato per limitare l'attacco sull'ossido è appunto la riduzione della temperatura del bagno di ossidazione, che lavora fra -10 e +10 °C. Questo accorgimento è comune a tutta una gamma di tecniche di anodizzazione a spessore largamente diffuse nella pratica operativa; ciò che differenzia un procedimento dall'altro è l’accuratezza con cui risultano definite le combinazioni tra temperatura e densità di corrente, per l'ottenimento, anche in funzione delle composizioni chimiche delle leghe, dei migliori risultati in termini di durezza e resistenza alla abrasione dell'ossido.Quando si adottano finiture anodizzate a spessore, è opportuno tenere in considerazione alcuni punti basilari:

Problemi dimensionali: gli strati di ossido duro crescono sviluppandosi verso l'interno del metallo, ma vanno ad occupare uno spazio maggiore di quello dell'alluminio che si è trasformato in ossido. Nel progettare e disegnare le dimensioni di manufatti da sottoporre ad ossidazione dura occorrerà tener conto di questa caratteristica, ricordando che all'incirca la metà dello spessore dello strato va a costituire sovrametallo
(Fig.: A: Ossidazione anodica - protezione anticorrosione. B: Ossidazione anodica dura - antiusura).

Durezza e resistenza all'abrasione: la misurazione della durezza di strati sottili, depositati su materiale relativamente tenero, ha significato solo se effettuata sulla sezione dello strato, quindi per spessori dell'ossido non inferiori a 30 mm. Volendo misurare la durezza di strati di ossido duro su getti, in particolare se realizzati con leghe ad elevato contenuto di Si, è necessario tener presente che nell'ossido rimangono inglobate particelle di silicio metallico, la cui presenza può rendere scarsamente significative le misurazioni. La durezza dello strato di ossido è peraltro funzione di numerosi parametri, tra cui, essenzialmente, le condizioni operative di anodizzazione, la natura dell'elettrolita ed il tipo di lega; nella tabella qui sotto sono riportati a titolo indicativo i valori di microdurezza di ossido duro in funzione del tipo di lega. E’ infine bene ricordare che non esistono correlazioni certe tra la durezza dello strato di ossido e la resistenza all’abrasione dello strato stesso; quest'ultima può variare da caso a caso anche a seconda della rugosità superficiale del pezzo, risultando pure influenzata dalle condizioni pratiche in cui opera il manufatto.

LEGHE SPESSORE (mm) HV (15 g) HV (50 g)
6060 78
115
158 525
492
475 545
506
508
5754 57
93
157 489
532
404 493
522
407
6082 36
48
66 470
445
425 476
473
447
7075
(Ergal) 29
47
2 422
406
200 458
426
245
2030 31 412 439

Resistenza a fatica: l'ossidazione a spessore determina una influenza negativa sulla resistenza a fatica del materiale; la diminuzione varia da un 20-30% per alluminio commerciale sino ad un massimo anche superiore al 60% per le leghe ad elevata resistenza meccanica. Quando la resistenza a fatica rappresenta una proprietà critica per il manufatto da sottoporre ad ossidazione dura è possibile far ricorso ad opportuni accorgimenti migliorativi, come ad esempio un preventivo trattamento di pallinatura che pone in compressione gli strati superficiali del metallo."


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MessaggioInviato: lun gen 19, 2009 13:45 
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Hai centrato il problema okuma (gran belle macchine)!!!
Grazie! :mrgreen:

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MessaggioInviato: mar gen 20, 2009 22:12 
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Levi il trattamento di ossidazione anodica dura non è per protezione dalla salsedine serve per indurire la superfice dell'alluminio che magari striscia su acciaio nn so se mi sono spiegato

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MessaggioInviato: mar gen 20, 2009 23:56 
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Grazie Ugo!
Il fatto è che parlando con chi fa alberi per optimist ci diceva che effettuavano ossidazione anodica dura e trattamento superficiale al teflon; stando così le cose la prima protegge dai graffi e la seconda servirebbe a proteggere dall'ossidazione.
Buono a sapersi, per quel che serve sugli alberi la prima potrebbero anche risparmiarsela visto che compromette le qualità meccaniche dell'ergal!

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MessaggioInviato: mer gen 21, 2009 17:10 
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dipende da quanto fanno di riporto e dallo spessore dell'albero almeno secondo me

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MessaggioInviato: mer gen 21, 2009 20:16 
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Se non erro 2 decimi di riporto su un due mm di albero; effettivamente non dovrebbe influire moltissimo, dopotutto è come avere un albero dello spessore di 1.8mm o poco più! :oops:

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