ho trovato questa "tesi" su WEB al link
https://www.luciocadeddu.com/tesi/Marra_triennale.pdfti metto una estratto a pagina 24 25
Il profilo nell’orologeria:
Nella maggior parte dei moderni meccanismi, vengono utilizzati ingranaggi ad
evolvente, mentre negli orologi si utilizzano denti cicloidali.
Perché si usano ingranaggi cicloidali tuttora?
La risposta è in qualche modo controversa, anche se sembra dovuta a tre ragioni:
1. I pignoni sono più facili da realizzare;
2. I treni di ingranaggi usati in orologeria sono costituiti da tanti pignoni di ruote motrici che hanno
pochi denti. Il profilo ad evolvente per questi pignoni potrebbe essere radicalmente tagliato, il che
causerebbe una più facile rottura e difficoltà di lavorazione.
3. È semplicemente tradizionale.
L’ideale per tutti gli ingranaggi è di avere un unico contatto tra la superficie del dente e l’ingranaggio, al fine
di ridurre sia l’usura sia l’attrito. Nel caso di orologi, si vuole che la parte che agisce sul pignone tracci una
linea retta; in questo modo, si ottiene che il profilo tra i due pignoni tracci un semplice cuneo. Se il cerchio
generante fosse più largo, le tracce del pignone diventerebbero curve tagliate.
Un trattato sugli ingranaggi di ruote dentate negli orologi del 1890 [8] ritiene il profilo epicicloidale
obsoleto. Una stranezza dei denti epicicloidali è che, girando dente dopo dente, si sviluppa un errore, cioè
la distanza del centro operante si sposta dal centro nominale. Un altro problema è relativo ad un errore del
profilo, che comporta un cambiamento del raggio di curvatura. Scoprendo questi errori, i progettisti di
automobili hanno abbandonato il profilo epicicloidale perché causa di rumori e di elevata usura. Sono prevalsi, così, i profili ad evolvente, che non dipendono dalla variazione di distanza dal centro, e il loro
profilo è essenzialmente diritto. I progettisti di orologi, tuttavia, non hanno abbandonato il profilo
epicicloidale. Infatti, questo ha funzionato bene per secoli, e per loro non sono necessari cambiamenti.
boh!
un saluto
edi