MECCANICA e DINTORNI

Bravo Mario!

quello è il sistema per la tempra ad induzione...

Beh, intanto durante una prova "full power" abbiamo fatto bruciare 4 Zener e 4 Mos-Fet . . .

Pensiamo di aver individuato la causa . .. . ora aspettiamo i "pezzi di ricambio" e poi si riprova . . . .

Certo che finchè il circuito ha funzionato , ha dimostrato un carattere "feroce" ; un cacciavite infilato nella bobina , si è messo a fumare in cinque secondi . . . . poi, fuochi artificiali . . . .

Caro Vincenzo, l'elettronica è un ottimo esercizio per imparare, ed imparare la modestia e l'umiltà . . .

Quando qualcosa non va , facilmente ti trovi con una manciata di "cadaverini" fumanti . . . . .

E chi non ne ha ?

ecco appunto... chi non ne ha ?
Mario gli zener, se li avete usati come protezioni, non vanno granché bene. Quando commuti correnti importanti su carichi induttivi il "kickback" è davvero feroce.... e io ne so qualcosa

Piuttosto degli zener vi consiglio l'impiego di TVS (Transient Voltage Suppressor); sfruttano sostanzialmente l'effetto zener ma sono molto più veloci a "clampare" le sovratensioni e sono disponibili anche bidirezionali (come due zener in contro-serie).
Tipo questi, per intenderci: http://www.littelfuse.com/~/media/elect ... et.pdf.pdf

Max , il circuito è questo :

mi pare di aver capito che gli Zener siano per polarizzare a 12 V il gate dei Mos-Fet . . .

Se devo essere del tutto sincero , non ho capito (nè ho trovato) una spiegazione dettagliata del modo di funzionare di questo circuito oscillante

Stavo dando un'occhiata al circuito... sempre ammesso che sia lo stesso postato da black. Confermo che gli ZENER a proteggere i gate sono troppo lenti. Oltre a ciò, il circuito così com'è fatto è davvero difficile da bilanciare: la bobina in uscita rischia di saturare se inseriamo un oggetto troppo grosso e l'effetto è a valanga; in pratica inserendo l'oggetto da scaldare questo inserirà un nucleo nell'induttore che in condizione normale è avvolto in aria quindi per definizione NON SATURABILE. L'inserimento del nucleo causa un assorbimento istantaneo di corrente che farà scendere la tensione di ingresso la quale, se scende troppo, causerà la conduzione simultanea dei due mosfet saturando all'istante la bobina di uscita: ovvero corto secco ed esplosione dei MOS.

Quindi, le due cose importanti sono:
- protezioni veloci (TVS)
- alimentatore con bassissima resistenza di sorgente: in pratica un alimentatore in grado di erogare picchi da parecchie decine di ampere senza significative cadute di tensione.

Per come la vedo io, è più incasinato l'alimentatore che bisogna usare che il circuito stesso!

No Mario gli ZENER servono a proteggere i gate, non a polarizzarli.
Dopo cena ti spiego come funziona il circuito..... con la pancia piena è meglio

Si, ma bevi poco sennò il secondo botto è certo...

Non preoccuparti Vincenzo : il botto l'ho già fatto io , e per ben due volte . . . .

Max, non avere fretta ; ti ringrazio in anticipo . . . .

Allora è il terzo...

bene.... ora che ho bevuto il caffè ed ho davanti una bella grappa direi che sono nella condizione ottimale per spiegarti come funziona

Appena alimenti il circuito uno dei due MOSFET commuterà, portando a massa il suo DRAIN e di conseguenza tenendo spento l'altro; il circuito LC inizierà a caricarsi ed oscillare; a questo punto l'oscillazione farà invertire la polarità e il MOSFET che ora è commutato si aprirà causando la commutazione dell'altro. Il circuito LC oscillerà nel senso opposto ed invertirà nuovamente la polarità..... questa cosa sta in piedi grazie all'oscillazione del circuito LC che però è pesantemente influenzata dal valore di L la quale, nello stato di funzionamento normale, è avvolta in aria e quindi per definizione non può andare in saturazione. Nel momento in cui inseriamo un oggetto da scaldare nella bobina, questo diventerà il nucleo del nostro induttore che, a quel punto, non sarà più l'aria ma avrà una permeabilità magnetica data dalla massa e dalla proprietà specifica dell'oggetto che inseriamo: qui iniziano i problemi in quanto il circuito LC varierà considerevolmente il suo valore in modo dipendente dal tipo di oggetto che inseriamo e dalle sue dimensioni.
In realtà sono presenti altri due induttori che, essendo avvolti su un nucleo, avranno valore certamente più alto ed influente della bobina di uscita... ma più l'oggetto da scaldare che inseriamo sarà grosso, meno la presenza degli induttori aggiuntivi si farà sentire....

E' un circuito auto-oscillante poco controllabile che a mio avviso risulta poco idoneo per fare un riscaldo ad induzione.

Se posso permettermi un'analogia: l'elettronica è un po' come la medicina; fintanto che l'organismo è stabile va tutto bene (omeostasi... giusto ?); quando crei instabilità devi farlo in modo che questa non sia tale da compromettere il funzionamento di tutto il resto. Ebbene, questo circuito è stabile come uno che s'è appena schiantato in moto contro un muro a 120Km/h......

Certo le mie considerazioni sono superficiali e si basano sulla teoria visto che non ho mai praticato con un oscillatore del genere, ma se volessi cimentarmi in un riscaldo ad induzione lo farei con un controllo vero......

Grazie Max !

A dire il vero , avevo pensato di accrocchiare un oscillatore regolabile in frequenza, che pilotasse un circuito di potenza . . . poi mio figlio ha trovato questo circuito , in realtà molto semplice da assemblare , che sembra largamente utilizzato ; pare che su Ebay Cina vendano il circuito già assemblato ;
In ogni caso proveremo ad eliminare le parti critiche , magari limitando la tensione di alimentazione per ridurre la potenza dissipata . . .

Gli oscillatori di potenza sicuramente non sono uno scherzo ....

Appena arrivano i pezzi riprovo e poi riferisco . . .