MECCANICA e DINTORNI

parallela scollegata, posso capire i 2,8v che sono gli impulsi.
ma perchè i pin 4 e 7 una volta vanno a 4,4 e una volta a 0?
e poi se in questa configurazione la x è pin 2 e 3 perchè mi danno corrente i pin 6 e 7?
e viceversa gli altri?

mi sorge un dubbio, te lo dico perchè non so se l'hai fatto... quando installi mach3 ad un certo punto ti chiede se vuoi installare i driver per la parallela, molti saltano il passaggio e lo fanno alla fine ma non funziona ...bisogna farlo in quel preciso momento in cui lo chiede lui, perchè il restante proseguire dell'installazione si configura sul driver che hai installato. al limiti puoi cancellare tutto disintallarlo e re installarlo correttamente seguendo quello che ti dice, non è escluso che se anche hai fatto la procedura corretta di installazione per motivi " a cui noi non è dato sapere " il sw sia corrotto dando anomalie strane, anche se ritengo l'ipotesi di McMax ancora la più valida...Comunque per fare come dice lui , non credo neanche che serva il buffer, basta che colleghi i comuni di enable -step e dir ai 5Vpositivi e gli ingressi negativi alla parallela, poi a mach3 gli dai come configurazione active low...
A questo punto la parallela non dovra fornire nessuna alimentazione ai diodi dei disaccoppiatori , ma solo collegarli a massa quando serve.

ho installato e disistallato molte volte e seguendo la procedura che dice lui e quando dice lui eseguito anche il riavvio.
ho fatto anche più prove a collegare sia a +5 v e dare i negativi con i segnali ,ed anche all'inverso come è ora e cambiare da mach step e dir low.
il fatto che non mi dà pace è che se io attivo muovendo l'asse x con impostato il pin 2 perchè si alimenta il pin 6 o 7?
non dà i segnali giusti all'uscita della parallela già all'uscita del pc con tutto scollegato quindi perchè dovrei cercare l'anomalia più avanti?
correggetemi se sbaglio

premetto che non ho mai installato Mach3 e tantomeno usato la parallela per questi scopi. Ciò che dico è basato solo sulla conoscenza che ho dell'hardware.
Le tensioni principali all'interno di un PC sono essenzialmente tre: 3,3V; 5V e 12V.
la 12V è utilizzata per i motori di HDD, floppy e lettore DVD, la 3,3V e la 5V sono le tensioni utilizzate per i segnali logici (in realtà quelli di ultima generazione scendono ulteriormente ed in alcuni casi anche sotto 1V).
La parallela è un'interfaccia vecchia pertanto qualsiasi tensione diversa da 5V rappresenta un problema perché vuol dire che le uscite non ce la fanno a fornire (o assorbire) la corrente necessaria dal carico. Carico che, in questo caso specifico, è rappresentato dagli ingressi del driver stepper.
Se le uscite stano oscillando velocemente (tipo l'uscita STEP, per intenderci) potresti anche leggere un valore diverso da 5V ma questo non può e non deve avvenire sull'uscita DIR. In realtà il segnale sarà sempre commutato tra 0 e 5V ma l'induttanza e a la capacità presente nella maglia di misura lo filtrano facendotelo leggere come un valore in tensione più basso.

Questo è il circuito che devi fare per avere un buffer. I pin della parallela li ho presi a caso, puoi anche cambiarli in funzione della configurazione che il software ti permette di fare.
Come transistor va bene un qualsiasi NPN in TO92 o package più grosso. L'importante è che abbia una corrente di collettore (Ic) di almeno 50mAe un guadagno (hFE) di almeno 30/40. I BC547 che ti ho inserito nella schema sono comunissimi transistor con una Ic di 100mA.






Davide:"A questo punto la parallela non dovra fornire nessuna alimentazione ai diodi dei disaccoppiatori , ma solo collegarli a massa quando serve."

Davide questa configurazione si dice in "sink", ovvero fai in modo che l'uscita assorba corrente piuttosto che fornirla. Gli stadi di uscita logici sono in genere dei totem pole che lavorano in push-pull, perfettamente simmetrici. Se così è, poco cambia che lavorino in "sink" piuttosto che in "source". Se non ce la fanno in una modo, è possibile che non ce la facciano anche nell'altro. E' vero che spesso le uscite sono più tolleranti lavorando in "sink" ma la differenza di corrente (assorbita vs fornita) è comunque minima. Quando uno stadio di uscita non ce la fa è sempre meglio metter un buffer...

McMax posso garantirti che molte parallele non escono con i canonici 0-5 TTL anche senza carico, spesso lo 0 è un valore minore di 1 e il 5 un valore maggiore di 4, alcune mi davano 3.5-3.7 come livello 1.
Questo è sempre stato un casino per pilotare le cnc senza un buffer, io usavo un trigger di smith per ripulire e rendere vero TTL le uscite, i problemi maggiori erano sulle parallele dei portatili

scusate messaggio doppio

bene, grazie, ma prima dovrò capire perchè i pin della porta non rispondono ai comandi, perchè se io imposto che il segnale deve arrivare nel pin x e invece arriva in un altro pin tranne nel pin x ci sara un problema a monte.

il fatto che un paio di pin non sono stabili, nel senso che in un momento stanno a 4v premendo il movimento scendono a 2,8 rilasciando avvolte risalgono a 4 avvolte scendono a zero quindi non hanno un minimo di stabilità.

Se puoi installare un dos puro o un vecchio win 95-98 puoi provare a installare turbocnc, non è il massimo ma è di facile configurazione e gira anche su un 486, in questo modo puoi stabilire se la lpt funziona correttamente.
Alternativa emc da live cd cosi non devi modificare nulla al pc.
Una volta stabilito che lpt e driver funzionano resta solo un problema di configurazione di mach3.

mmm sotto xp non ho nulla ho un'altro pc pentium 4 e la scheda madre non va, ho provato ad istallare si w 10 ma non si installa
ma provo a formattare questo vediamo se funzilna

@McMax
Guarda , non è mai stato chiaro neanche a me che se non ce la fanno in un verso non si sa perchè ce la debbano fare nell'altro...ma spulciando nelle letteratura sul pilotaggio dei fotoaccoppiatori, sembra che fornire corrente (source) deve proprio essere il semiconduttore integrato/transistor che deve essere in grado di fornire la corrente giusta pena l'incasinamento del sistema , nel modo Sink invece , una volta che il semiconduttore ha commutato verso massa , la corrente "fluisce " da sola , il semiconduttore deve solo essere in grado di sopportarla ,anche fuori ( poco ) dai limiti senza "sfarfallamenti " strani. Sembra che "spingere" corrente quando si è al limite introduca autooscillazioni o instabilità che invece non avvengono nel modo sink.
Mah ...va te a sapere...

ho formattato il pc ho installato un'altra versione di mach3 piu moderna, ma ora non riesco ad aprire dal tasto tab la tastiera comandi sapete come funziona?

max:"McMax posso garantirti che molte parallele non escono con i canonici 0-5 TTL anche senza carico, spesso lo 0 è un valore minore di 1 e il 5 un valore maggiore di 4, alcune mi davano 3.5-3.7 come livello 1"

come ho già detto in questi casi c'è un problema hardware.
Quelle tensioni all'interno del PC semplicemente non esistono perché non vengono generate dall'alimentatore. La specifica della porta parallela prevede che le uscite siano TTL 0-5V, ogni valore diverso da quello semplicemente non può e non deve esistere.
Ci sono 3 motivi che possono far si che questo avvenga:
1 - i pin della parallela stanno commutando velocemente quindi, misurando con un normale tester, leggiamo un valore di tensione intermedio tra 0 e 5V. Questo può anche essere dovuto ad un problema software e non necessariamente del software che stiamo utilizzano (come mach3 ad esempio) ma anche del sistema operativo.
2 - la logica interna è compromessa.
3 - stiamo chiedendo troppa corrente ai pin di uscita

@Davide:
questo è lo stadio di uscita più comune di una logica TTL:

Quando lavora in source conduce il transistor lato alto mentre, quando lavora in sink, conduce quello lato basso.
La differenza è evidente dallo schema: il transistor lato alto ha sempre un diodo di protezione in serie all'emettitore e quasi sempre (non è detto che ci sia) una resistenza di collettore che limita la corrente. Quello lato basso non ha ne l'uno, ne l'altra e quindi chiude direttamente a massa.
Ad ogni modo questi stadi di uscita sono pensati per fornire segnale, non corrente. In teoria bisognerebbe attaccarci ingressi ad alta impedenza.

@Lucamoto
stacca il driver e misura i segnali sulla parallela direttamente con il tester, meglio se digitale con ingresso ad alta impedenza.
Una volta che hai appurato che così funziona, attacca il driver inserendo il buffer di cui ti ho fatto lo schema.

Grazie McMax , è sempre un piacere apprendere cose da uno che ne sa , anche se è stato fulminato in tenera età
Senti ma , che è quel componente sulla sinistra Q1 ? non ho mai visto uno schema elettrico così contrassegnato ... sembra un transistor con due emettitori

è un transistor ad emettitore multiplo. Si usa prevalentemente come stadio di ingresso delle logiche perché si risparmia un diodo di protezione tra i gli ingressi (che sono appunto gli emettitori).

non sapevo neanche esistessero ... ma è roba "Inplementata" negli integrati o ci sono anche componenti sfusi in un loro "case" ?