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altra altra incudine
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Autore:  cinnabarin [ lun ott 19, 2015 12:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

dato assai anche in quelle zone. ultimamente ho preso del Montecucco bio in toscana e del gutturnio fermo a castell'arquato, ma solo perchè ho amic che conoscono i produttori. Adesso ho trovato questo e non ho ancora finito di degustare tutte le qualità......

Autore:  lorenzoG [ lun ott 19, 2015 16:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

Di incudini con un secolo e mezzo ne trovi spesso. Il loro valore sta tra i 3 ed i 5 euro il kg. Quelle che costano son quelle da armature o da forgiatura ma dal sedicesimo secolo, quelle passano i 15€ al kg.
La tua col piano ripristinato a mio avviso potrebbe essere un gran bell' oggetto

Autore:  onorino [ lun ott 19, 2015 16:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

da cosa si riconosce che è antica ?

Autore:  cinnabarin [ lun ott 19, 2015 17:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

inizio anche io a incuriosirmi al tema, ho visto che negli states ci sono diversi libri sulla storia dell'incudine, alcuni un pò cari.

una domanda ma devo per forza scaldare prima anche per fare piccole saldature di riporto?

Autore:  onorino [ lun ott 19, 2015 17:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

sarebbe meglio , un cannello da guaina per tetti costerà 20€ ed è un attrezzo in più che può sempre tornare utile.

Autore:  cinnabarin [ lun ott 19, 2015 18:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

ok, ottimo, procedo allora? Lorenzo che dici, vado di riporto, provo con le cose piccole e con le crepe.
a proposito Onorino vanno aperte con una mola o con il flex immagino.

Autore:  onorino [ lun ott 19, 2015 18:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

si aprile a V , sulla mia c'era una crepa tra il corno ed il piano , l'ho smerigliata per poi scoprire che era ancora la vecchia saldatura .

Autore:  lorenzoG [ mar ott 20, 2015 03:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

Le incudini erano un prodotto che non sarebbe proprio errato definire industriale, sicuramente per loro natura l' incudine e' un utensile la cui nascita richiede un considerevole sforzo, sotto molti aspetti. Nei paesi anglosassoni, gia' al volgere del 17th secolo, l' incudine viene prodotta con criteri produttivi ed in quantita' industriali e pertanto, il produttore senti subito il bisogno di promuovere e proteggere la sua tecnologia a mezzo di un logo che ne identificasse il Brand e di un sistema di catalogazione seriale del prodotto stesso. Per la stragande maggioranza delle incudini Inglesi e per la quasi totalita' di quelle Americane l' identificazione e' quindi assai semplice e l' anno di produzione facilemnte ricavabile non solo, attraverso la ricostruzione dello studio dell' evoluzione stilistica del logo (facilissime le fonti su Trenton, Fisher etc etc) ma addirittura, in molti casi abbiamo un numero seriale collegato a sistemi di archiviazione ancora ben funzionanti! Faccio un esempio, ammettiamo che ci capiti ad un mercatino una Hay-budden (un ferrarino americano), sul prospetto avendo il corno alla mano destra ci leggiamo HAY=BUDDEN e poi sotto MANUFACTURING CO. BROOKLYN, NY sotto ancora il peso in lbs, sotto ancora ci sara' il numero seriale stampato sul piede dell' incudine. Queste incudini hanno come fonte di facile accesso un manuale intitolato: "Anvils in America" di un certo Richard Postman, dove le circa 310.000 incudini prodotte (ditemi se non son numeri da industria) sono catalogate dal 1892 to 1925. Quindi in questo caso, si puo' sapere non il periodo ma addirittura l' anno. Con le Trenton idem, pure loro hanno un bellissimo numero seriale stampato sul piede del basamento e pure li' si puo' accedere all' archivio e quindi apprendere se l' incudine risale ad un anno piuttosto che un altro (addirittura al mese). Le Fisher son come le nostre Perrin (assai piu' brutte e non totalmente forgiate) ed hanno oltre il logo, il peso ed il numero seriale, l' anno di produzione.
Fortunatamente la lista dei produttori e' davvero lunga e quindi l' identificazione relativamente semplice, per es.:

http://www.ntxba.org/ntba/anvil-names-menu.html

Le cose diventano un po' piu' complesse quando ci troviamo ad utensili provenienti da parti del mondo (pure l' Italia) dove certi processi produttivi, pur coinvolgendo un gran dispiegamento di forze, solo in epoche relativamente recenti, hanno beneficiato dell' ausilio di certe strategie e tecniche industriali e cosi', ci troviamo davanti ad un bestione di 150kg nudo come un bimbo; in questo caso l' unico strumento, a mio avviso, sta nel divertente studio delle tecniche costruttutive dell' incudine e delle innovazioni di cui, questo utensile mistico, si e' arricchito nel corso dei secoli; a tale proposito, per es. un campanello d' allarme puo' esser dato dall' assenza, come gia' dicevo, dell' hardie oppure dalle geometrie del cielo o meglio ancora da come furono risolti i piedi del basamento. Altra indicazione, nelle nostre bicorna, sta nel rapporto tra la lunchezza della lingua e la sua larghezza che nelle settecentesche e' di 1/8 (e veniva ricavato direttamente per forgiatura allungando un lembo dal corpo del cielo stesso), mentre in quelle tardo ottocentesche e poi del 900' tiene un rapporto di 1/7 (ed in molti casi e un componente a se stante puoi saldato per bollitura e forgiatura con una tecnica che sino al 1830 era un brevetto di cui si approprio' Paul F. Peddinghaus, in Gevelsberg nel 1900 e giustamente mai rispettato, perche' ad Arciera per es. in Piemonte gia' le facevano da 50 anni prima le incudini unendo 4 corpi: corno+corpo sommitale+basamento+lingua). Cmq le geometrie, il rapporto di esse e la forma dell' incudine sono una carta di identita' relativamente attendibile. Per incudini poi da armatura diventa inquivocabile perche' l' utensile assume profili assai lontani dal comune. Le incudini pre-rivoluzione industriale, inoltre spesso sono pure lontane nei criteri compositivi e cosi' non e' raro trovare il corno montato nei luoghi piu' disparati e vederle arricchite di altrettanto inutili incisioni di decoro floreale o di blasoni o stemmi di casati dai quali diventa facile ripercorrere il periodo (AA.VV., TOOLS-UTENSILI, Oltre le mani verso la bellezza, Cesati e Cesati, Milano 2013, n° 21).
Assieme alle incudini personalmente ho una fissa pure per le morse a gambo o da fabbro, quelle che troverete col nome in rete di: post vise o box vise o blacksmith vise e che cmq svolge un lavoro a fianco dell' incudine e pure per questo utensile i criteri di valutazione son simili ai sopra descritti. Le incudini creano dipendenza e se spippolate un po' in rete, scoprirete che non sono del tutto grullo ma che in realta' hanno un seguito pari alle macchine utensili elettromeccaniche e sopratutto che ci sono collezionisti che hanno ambienti con 500 pezzi di cui molti di essi di considerevole valore. Quando vivevo in Us, ho visitato piu' volte in Nuovo Messico, un tipo che in Mountainair ne aveva oltre appunto oltre 500 e pure in Italia ne abbiamo un 3 o 4 che hanno collezioni da non intimidirsi al tipo di cui sopra e so pure di chi su pezzi particolarmente antichi ha fatto effettuare campionature per avere certezza del periodo di origine.
Personalmente cosa mi limita, in montagna e' l'accesso al mio posticino e lo spazio relativo per un oggetto che per quanto bellissimo, in doppia, tripla, quadrupla copia non sarebbe giustificabile; per questa ragione lasssu' tengo solo una Perrino ed una forgia che ho in condizioni eccellenti. A Firenze in cantina ho un' altra Perrin, assai piu' pesante che per adesso e' vittima della sua stessa stazza. In montagna da me, c'e' un fabbro che e' rinomato in molti paesi e rispettatissimo proprio lassu' tra le montagne SMI, del ferro e delle ferriere e che conosce ed ama questi oggetti come un liutaio i suoi violini e ne ha diverse tedesche e svedesi ma e' davvero colto in materia non solo nella teoria ma pure nell' uso e nella pratica cosa che chiaramente non sono io.

Autore:  Autronic [ mar ott 20, 2015 04:09 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

Bella spiegazione Lorenzo, molto interessante gzzzzz..

Autore:  nestorio [ mar ott 20, 2015 06:56 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

veramente grazie ,Lorenzo :grin:

Autore:  cinnabarin [ mar ott 20, 2015 08:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

:inchino: :inchino: grazie ottima spiegazione

Autore:  lorenzoG [ mar ott 20, 2015 14:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

prego, prego di nulla,io mi diverto soltanto a leggere un po' di vicende legate ad un certo passato ma se sfrugolate un po' in rete, soprirete che ci sono un sacco di collezionisti ed appassionatissimi e pure tanti nostalgici che rievocano l' infanzia ed i nonni; poi ci sono pure i mattoidi che ne fanno un oggetto quasi mistico; cmq sia le storie e le vicende legate all' incudine sono interessantissime, pochi mesi fa' per es. ne vendevano una settecentesca su Subito che riportava dei bellissimi fregi del Ghetto Ebraico della citta' di Ferrara, un' altra che credo ci sia ancora in vendita in quel di Lucca che invece ha una svastica e fu lasciata dai tedeschi in una grotta credo nei pressi di Bagni di Lucca (a detta dell' attuale venditore).


Gurdate bella, questa Incudine Fillandeses bellissima, primo settecento al mercato dell' antiquariato di Parigi di 5 anni orosono:

Allegato:
incudine fillandese_mercatino di Parigi.JPG

Autore:  cinnabarin [ mar ott 20, 2015 14:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

argomenti molto interessanti un pò tutta la vicenda della forgia e delle arti del fuoco è riferibile a tradizioni e credenze mitiche e mistiche.... una bella lettura è arti del metallo e alchimia di M.Eliade (è tutto sul mistico, storico, religioso, niente di tecnica spiccia) mi pare di ricordare che n antichità alla costruzione della forgia venissero anche sacrificate delle vergini.

Autore:  lorenzoG [ mar ott 20, 2015 15:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

Allegato:
images.jpg


E' vero, pensa a questa ed ha Cosa riporta scritto

Autore:  Andreabi86 [ ven ott 23, 2015 16:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: altra altra incudine

Questa del topic somiglia alla mia, o meglio a quella di mio nonno che mi ha lasciato. Appena posso ci faccio qualche foto, non vedo l'ora di toglierle l'ossido dal piano, con una bella sessione di forgiatura; il clima ora è quello perfetto!

Cmq personalmente non sono per "riempire" le incudini insellate al centro, se ci si deve lavorare; anche la mia ha il piano consumato da decenni di martellate ma ormai ho imparato a "conoscerla".

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