Interessante vero? Ne conservo un pezzo e quando mi capiterà di ripassare per l'università glielo porto a un prof. mio amico che potrerebbe trovare molto interessante, una lega che genera cristalli di quelle dimensioni nel giro di una manciata di secondi merita un'indagine più approfondita.
Comunque oggi pomeriggio ho messo insieme un altro crogiolo e ho rifuso il cilindro di cui avevo postato le prime foto quelle con le cavità con le scorie, volevo provare ad utilizzare il filtro, come pensavo non è fattibile la viscosità del metallo fuso è troppo alta e la gravità non è sufficiente, qualche cosa passa ma troppo poco, ci vuole tempo ma il metallo si solidifica, bisognerebbe filtrare a pressione, quindi la cosa non è fattibile a livello hobbistico;
in compenso nel fare le varie prove la lega fusa è rimasta parecchio tempo (più di mezz'ora) nel crogiolo al fuoco e ho notato che lentamente le scorie vengono in superficie e da lì è facile eliminarle, ne ho fatto quindi una piccola colata, ecco due foto della superficie dopo aver tagliato a metà il pezzo, everla spianata e levigata con carte di gradazione decrescente fino alla 1200 (non ne avevo di più fine),
Allegato:
File00320.jpg
Allegato:
File00321.jpg
è il massimo ingrandimento a cui riesco a tirare la macchina fotografica, quello di fianco è il mio dito che sorregge il pezzo, dà l'idea dell'ingrandimento, le striature parallele sono date dalla grana della carta
le cavità sono quasi scomparse, se ne vedono un paio sulla superficie fotografata, molto piccole che potrebbero però essere solo inclusioni di gas.
La conclusione a cui sono giunto è che bisogna semplicemente avere pazienza, lasciare alla gravità il tempo di agire, lasciare la pentola a cuocere per un pochino, ogni tanto sfiorare, può anche darsi che insufflare dell'argon aiuti a portare più velocemente in superfice le scorie ma temo anche di andare a inglobare del gas nella massa con effetti indesiderati, voglio fare ancora qualche prova, ma mi sembra che questo sia già un buon risultato.