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Archeofonderia
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Autore:  Zeffiro62 [ dom mag 24, 2009 14:32 ]
Oggetto del messaggio:  Archeofonderia

Le foto sono di scorie di fusioni trovate nel golfo di Baratti in toscana dove gli Etruschi avevano il porto e trasportavano il materiale da fondere dalla vicina Isola D'Elba.
Quello giallo è un magnete a riprova della presenza di ferro nelle scorie e i alto a sx si vede la presenza di verde-rame


http://www.wwmm.org/storie/storia.asp?i ... &project=0

Autore:  blacksmith [ mar mag 26, 2009 01:21 ]
Oggetto del messaggio: 

le scorie che tiro fuori dalla fucina sono piu' vetrificate..... ma uso il coke e la temperatura sale in un attimo... sai che cubo che dovevano farsi per ottenere un blocco di metallo spugnoso e pieno di inclusioni che doveva venire ulteriormente affinato a martello per avere un prodotto accettabile

Autore:  BEPPI46 [ mar mag 26, 2009 08:16 ]
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I forni erano strutture in argilla appoggiate alla pendice della montagna e venivano utilizzati facendo uso di carbone di legna e di soffietti azionati a mano.
Non si raggiungevano temperatura superiori ai 1200 gradi, quindi insufficienti alla fusione del ferro ma bastanti alla separazione delle impurità presenti nel minerale e per la costituzione di una massa di ferro spugnoso che veniva poi compattato .
Poi toccava ai fabbri.......

Autore:  Zeffiro62 [ mar mag 26, 2009 08:40 ]
Oggetto del messaggio: 

E' vero ottenevano una spugna poi toccava al fabbro affinare battendo via le scorie. Qmq vi racconto questa ho partecipato ad un stage di archeologia attiva presso un casale vicino a Grosseto si chiamava " Gli Albori " quel ragazzo è veramente in gamba dunque come dicevo ho partecipato a quel corso dove faceva vedere come i nostri avi quocevano l'argilla nei forni senonchè si alzato un forte vento che entrando dalla bocca del forno dove lui soffiava ha alzato la temperatura dentro a livello incredibile ha completamente vetrificato il forno e quando dico vetrificato intendo proprio vetro. Quindi credo che riuscissero ad ottenere del ferro abbastanza ottimo per l'epoca.

Autore:  blacksmith [ gio mag 28, 2009 00:56 ]
Oggetto del messaggio: 

si il materiale diventava buono...ma solo dopo martellature continue (vedi lavorazione acciai san mai giapponesi)che facevano schizzar fuori la scoria che in un altoforno normale galleggerebbe sul metallo fuso e si separerebbe automaticamente....per vetrificare un forno beh ...agli inizi per rivestimento della forgia usavo i comuni refrattari da camino 1050....altro che vetrificati!!!ne avro' fusi una ventina prima di trovare quelli giusti ...certo che (ri)scoprire sti metodi di lavorazione ci dovrebbe far capire che il progresso non è solo lusso ma ci sono cose oggi comuni che un tempo costavano sacrifici enormi e anche un semplice piatto o vaso o coltello erano visti come utensili preziosi e usati e conservati come tali..... anche attraverso molte generazioni

Autore:  BEPPI46 [ gio mag 28, 2009 08:19 ]
Oggetto del messaggio: 

Verissimo: basta pensare ai chiodi.
Adesso te li vendono a chili ma una volta venivano fatti uno ad uno dal fabbro.
Erano talmente prezioni che quando veniva smantellata una vecchia struttura il legno veniva bruciato per consentirne il recupero.

Autore:  blacksmith [ ven mag 29, 2009 09:33 ]
Oggetto del messaggio: 

ah si lo so poi venivano ripresi e raddrizzati uno ad uno...poco tempo fa mi occorrevano dei fuori misura e ho dovuto prima farmi lo stampo per ribattere la testa con una piastra prendere la barra affinarla conica poi ribatterla...totale mezz'ora di lavoro per due chiodi forgiati....ma quelli bravi e attrezzati con una calda riuscivano a farne uno con rapidita' e maestria...e soprattutto con gli attrezzi giusti eeeh si 'ste cose hanno un fascino particolare

Autore:  BEPPI46 [ ven mag 29, 2009 12:42 ]
Oggetto del messaggio: 

La cosa strana e' che il ferro forgiato di una volta ha poca propensione ad essere attaccato dalla ruggine.
A Vicenza c'e' la casa di Antonio Pigafetta, famoso navigatore vicentino che partecipo' alla spedizione di Magellano. Mori' nel 1532.
Ebbene, le inferriate delle finestre sono ancora perfette con una patina scura ma pochissima traccia di ossidazione.
Mi piacerebbe sapere se cio' dipende dalla qualita' del ferro, dalle ripetute forgiature o da qualche trattamento che forse facevano in origine.
N.B. le inferriate sono fissate alle pietre del muro con piombature.

Autore:  blacksmith [ ven mag 29, 2009 13:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Dalle informazioni che ho dipende semplicemente dal fatto che era proprio ...ferro infatti il ferro bassolegato è meno sensibile agli inneschi di corrosione intercristallina proprio per la bassa quantita' di elementi di lega(carbonio) .Una volta per lavori artistici si usava proprio questo materiale poco duro ma piu' malleabile dell'acciaio e meno costoso che comunque subiva ad ogni riscaldo una consistente decarburazione superficiale contribuente alla costituzione dello strato passivato...se fosse stato usato il cosiddetto ferro nero di oggi che in realta' è acciaio (basso di C ma sempre piu' di quello vecchio)ci saremmo persi un sacco di bei lavori del passato....mi pare addirittura che in India ci sia una colonna di ferro quasi puro che sta li da non so quanti secoli senza un filo di ruggine...e il mistero è come siano riusciti ad ottenere ferro quasi puro con le tecnologie dell'epoca

Autore:  Garkoll [ ven mag 29, 2009 14:12 ]
Oggetto del messaggio: 

parlavi di questa vero?

http://it.wikipedia.org/wiki/Colonna_di_Ferro

Autore:  Zeffiro62 [ ven mag 29, 2009 14:59 ]
Oggetto del messaggio: 

VOYAGER la puntata della scorsa settimana :rotfl:

Autore:  blacksmith [ ven mag 29, 2009 21:18 ]
Oggetto del messaggio: 

si proprio quella... voyager me sta' sul razzo e non lo vedo anzi giacobbo lo impiccherei proprio su quella colonna :twisted: parla parla e alla fine non sai nulla di nuovo o che non sia una mazzata sugli alieni :accetta: avra' detto sicuramente che l'ha forgiata un fabbro verde piccolo piccolo con le orecchie a sventola di nome Yoda.... e che il metallo è l'adamantio...lo stesso degli artigli di wolverine ... :mrgreen:

Autore:  rokko [ ven mag 29, 2009 21:49 ]
Oggetto del messaggio: 

Gira gira ti propinano gli allieni ...gli ufo e i cerchi nel grano :roll: :roll:

Autore:  Mav [ mer set 08, 2010 22:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Archeofonderia

Ragazzi io sto in provincia di grosseto e nella mia azienda agricola ho trovato proprio dei residui come quelli della foto...che siano anche quelli dei materiali di fusione?

Autore:  artista [ gio set 09, 2010 00:02 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Archeofonderia

Si manon dei motori dell'Enterprise................ :risatina: :risatina:

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