Ogni superficie ottica, introduce delle alterazioni sulla forma delle immagini e si chiamano aberrazioni Di aberrazioni ce ne stanno di due tipi: a) Dovute al progetto ( e queste sono fisiologiche). b) Da lavorazione (e queste si devono ridurre) Fino a dove si deve spingere la precisione sulla lavorazione? Una legge molto conosciuta in ottica, recita: Una volta che il sistema ottico, trasmette un'errore sul fronte d'onda (E< di lambda/4) l'ottica è in tolleranza, ossia perfetta. Fra un lambda/4 ed un lambda/100, non si nota nessuna differenza. (lambda è la lunghezza d'onda di massima del 'occhio umano. ( lambda= 0,56 micron riga d del giallo) Nel caso delle lenti, per avere 1/4 sul fronte d'onda, l'errore massimo che si può commettere su tutta la superficie è di 1/2 lambda. Questo perché l'indice di rifrazione del vetro, (1,5 nel d) aiuta il lavoro dell'ottico. Nel caso degli specchi, per avere 1/4 sul fronte d'onda, l'errore massimo sulla superficie deve essere minore di 1/8 lambda. (le superfici degli specchi, devono essere quattro volte più precise di quelle delle lenti) Questo perché gli specchi raddoppiano il percorso ottico e quindi anche gli errori. Per uno specchio quando la differenza fra superficie sferica ed asferica, è minore di lambda/8, lo lo specchio si può dichiarare perfetto. Questo dipende dall' (F/# effe numero) del sistema. Più è basso, più è facile da fare (F/10, F/20= Basso F numero),( F/2, F/3 alto F numero) Nel caso di uno specchio di 200 mm di diametro, con una focale di 1600 mm,(F/8), lla stessa situazione si ha con un 300 mm di diametro , ma con F/32 di F/ numero si può adottare uno sferico al posto del parabolico, perché le due curve differiscono del famoso-- lambda / 8-- P.S. In ottica fare uno sferico è da operaio, fare un'asferico è da artista.
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