Il corindone è un minerale a base di allumina. L’allumina (Al2O3, ossido di alluminio) oltre che dura è anche un ottimo refrattario (e credo che gli ugelli di cui parli siano di allumina purissima e non di corindone).
La uso per rivestire i miei forni e, tra l’altro, mi capita di averne di scarto (è igroscopica e quella troppo vecchia non la uso). Se qualcuno vuole fare qualche test gliene regalo un sacco
E’ da un po’ che vorrei provare a farci qualcosa, ma tra una cosa e l’altra, passa sempre in secondo piano.
P.s. noi la sinterizziamo a 1300 gradi, ma credo si possa anche provare a fare qualche impasto, magari aggiungendo un po’ di cemento refrattario. Ovviamente dopo ci vuole adeguata asciugatura in forno
Edit: non avevo letto tutta la discussione. Vedo ora che si parlava di corindone come ossido di fusione, in tal caso, si tratta di allumina appunto, che in quanto ossido refrattario forma scoria pastosa e durissima quando solidifica. Si forma per ossidazione, poiché l’alluminio reagisce con l’ossigeno presente in aria. Per fondere alluminio dovete proteggere il bagno (non ho letto tutto, magari è già stato detto
) e il coprente più usato una volta (quando si usavano forni a gas a crogiolo) è il comune sale da cucina. Va fatto fondere (occhio che è igroscopico, quindi scoppietta all’inizio, finché non si secca. Coprite il crogiolo) e poi si aggiunge il rottame di alluminio. Con una bacchetta di ferro si può provare velocemente la consistenza nel bagno. Quando è tutto fuso si cola in uno stampo che abbia uno sfogo per la scoria (la scoria di sale, leggera, resta sopra)
Non sono esperto di fusione di alluminio, ma vengo da una famiglia di fonditori e sono storie che ho sentito molte volte. Noi usiamo il sale nel fornetto a gas che usiamo per i campioni, per fondere i bronzi all’alluminio (per la stessa problematica)
Edit 2
: ho visto che usate forni ad induzione. Ovviamente non si può usare il sale in quel caso, se non aggiungendolo dopo a bagno fuso. Ma ad induzione normalmente non si usa, non avendo fiamma diretta il bagno si ossida molto meno. I consigli di cui sopra valgono in caso di fornetto a gas
Edit 3 (aggiungo info man mano che leggo, scusate sono indietro
). @lipeu se posti una foto ben fatta penso di poterti dire cosa sia. Il sale resta grigio scuro, l’ossido è più chiaro. Il problema del crogiolo che si rompe penso però che sia shock termico, con il forno ad induzione devi fare un preriscaldo lento (ma non con il materiale di fusione, se fondi alluminio) o se i crogioli non sono perfettamente secchi, si rompono. Inoltre il bagno fuso in basso, mentre il crogiolo in alto resta freddo, stratifica il calore e provoca cricche da dilatazione. Oltretutto partendo a forno freddo l’alluminio ci mette di più a scaldare e quindi si ossida di più (da lì la scoria).
Per preriscaldare il crogiolo usa quello che si chiama un “suscettore”, che altro non è che una barra di ferraccio che fai scaldare dentro al crogiolo fino a renderla rossa (700-800 gradi), possibilmente lentamente e con un tappo per tenere dentro il calore. Quando sei in temperatura togli la barra incandescente, la metti dove nessuno possa uccidersi
e carichi il crogiolo con il metallo da fondere. Puoi anche usare tornitura, preferibilmente asciutta, ma avrai un po’ più ossido (chi diceva che la maggior superficie di contatto aumenta l’ossidazione, aveva ragione), che comunque si può “schiumare” prima della colata con un cucchiaio
@Davide: fondere l’ottone è facile… per non fare fumo basta non surriscaldarlo e colarlo subito appena fuso (vale comunque per tutti i metalli).
Se volete vi insegno a fare il bronzo in casa con materiale di recupero