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 Oggetto del messaggio: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: sab ott 27, 2012 11:18 
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TORNITORE E FRESATORE

Iscritto il: ven set 04, 2009 23:43
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Vorrei chiedere, a chi l'ha fatta fare o chi ne sa qualcosa in merito, se il trattamento si può fare su tutti i tipi di alluminio e se il trattamento fa variare dimensionalmente i pezzi.
Grazie


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: sab ott 27, 2012 11:52 
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TORNITORE E FRESATORE
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Iscritto il: lun ott 31, 2011 01:09
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Da ex serramentista (l'ho fatto per 9 anni) ho visto parecchie volte anodizzare l'alluminio per serramenti ed a volte anche anticorodal, altri tipi di alluminio non ricordo. c'erano diverse vasche con acidi all'interno, in base al colore che dovevano fare. Riguardo le dimensioni, penso siano centesimi o forse neanche, su quello non so rispondere con sicurezza.

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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: sab ott 27, 2012 17:19 
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TORNITORE E FRESATORE

Iscritto il: ven set 04, 2009 23:43
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Località: romagna (RN)
Ottimo, infatti dovrei utilizzare proprio l'anticorodal.
Dovrei costruire delle parti di una pompa in cui gira acqua calda a 90°C


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: sab ott 27, 2012 18:26 
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TORNITORE E FRESATORE
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Iscritto il: sab set 05, 2009 19:48
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Interessato, spiegaci Drago :grin:

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Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: sab nov 03, 2012 00:17 
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TORNITORE E FRESATORE
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Iscritto il: lun ott 31, 2011 01:09
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Località: Prov di SV
Scusate il ritardo, come dicevo c'erano diverse vasche, prima l'alluminio passava nella vasca per la disossidazione, poi nelle altre vasche, i colori più usati (per i serramenti) all'epoca erano argento, bronzo e testa di moro, adesso da circa 10 anni la ditta non anodizza più alluminio per serramenti (in quanto adesso sono tutti verniciati a polvere) ma avevo sentito che anodizzava parti di veicoli. Se avete altre domande, cercherò di ricordare, sono passati quasi 20 anni -.-.,ì

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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: sab nov 03, 2012 14:14 
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Iscritto il: mer mag 12, 2010 12:24
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io sapevo che lo spessore dell'anodizzazione non era importante tanto da doverlo tenere in conto in un assemblaggio, di sicuro sotto il centesimo... per sentito dire, è vero?


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 09:22 
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Iscritto il: dom apr 15, 2012 09:20
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io mi sono attrezzato per farla e la eseguo ormai da qualche tempo con ottimi risultati, si può eseguire su tutte le leghe di alluminio ed i pezzi non subiscono modifiche dimensionali in quanto il trattamento è innanzitutto eseguito a basse temperature, inoltre lo strato di ossido penetra dalla superficie verso l'interno del materiale e non viceversa, in ogni caso la profondità di petentrazione difficilmente supera i 20 micron.
Ricordo che differente è l'anodizzazione dalla colorazione dei pezzi che è una operazione successiva alla prima
qualche esempio di quello che ho fatto col mio impianto


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 09:56 
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CAPO OFFICINA
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Iscritto il: mar mar 23, 2010 22:18
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Asso su spiega passo passò la procedura , mica ci vorrai lasciare con la curiosità :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 15:32 
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APPRENDISTA E ADDETTO ALLE PULIZIE

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Concordo, sarei molto interessato pure io :grin:


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 16:00 
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TORNITORE E FRESATORE

Iscritto il: sab gen 29, 2011 17:49
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Eccone un'altro interessato!


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 19:12 
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Iscritto il: dom apr 15, 2012 09:20
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il procedimento è molto semplice e si trova cercando in giro su internet, quello che risulta difficile è fare in modo che tutti i passaggi siano rispettati scrupolosamente e che i pezzi prima di essere messi nel bagno elettrolitico devono essere assolutamente puliti e sgrassati con la trielina, da questo momento in poi non devono più assolutamente essere toccati con le mani nude.
un altro punto fondamentale è rispettare tempi e temperature, e questo è davvero difficile...
comunque cominciamo:
1. dopo aver realizzato il pezzo e prima che venga anodizzato bisogna avere cura che sia esteticamente perfetto, a differenza della verniciatura il trattamento di colorazione anodica non copre i difetti/graffi ma li mette in evidenza, quindi ogni imperfezione sarà amplificata;
2. una volta sistemato esteticamente bisogna lavarlo con cura in acqua e sapone in modo che esca pulito, quindi dopo averlo sciacquato lo asciughiamo e lo rilaviamo con trielina, quindi indossando i guanti in lattice puliti lo sciacquiamo di nuovo e lo mettiamo da parte;
3. immergiamo il pezzo dapprima in una soluzione di acqua e soda caustica, diciamo 150g di soda per litro d'acqua, lo lasciamo immerso finche il pezzo non sarà superficialmente uniforme, a seconda della tipologia di lega potrebbe persentarsi grigio scuro tipo satinato o diventare completamente nero;
4. a questo punto sciacquiamo il pezzo in abbondante acqua corrente avendo cura di lavare via per bene la soda, quindi lo immergiamo in una soluzione di acqua distillata e acido nitrico in una soluzione di 100ml per litro finchè il pezzo non diviene argento lucido, dopo questo passaggio avremo la possibilità di valutare se il nostro pezzo è effettivamente bello superficialmente, ovvero com'è adesso sarà dopo l'anodizzazione, semplicemente qualche tono più scuro.
5. Dopo aver ottenuto il pezzo pulito lo sciacquiamo di nuovo facendo attenzione a non prendere il pezzo con le mani, tutte le soluzioni adoperate sono estremamente corrosive sulla pelle ma non sulle materie plastiche quindi facciamo attenzione ad utilizzare guanti protettivi e una maschera che schermi tutto il viso, un singolo schizzo potrebbe fare molti danni!.
6. successivo al trattamento nell'acido nitrico si potrebbe passare all'anodizzazione se vogliamo ottenere un colore opaco, altrimenti è possibile eseguire un bagno ulteriore chiamato brillantatura che però sto ancora sviluppando e testando quindi al momento passiamo oltre che è gia sufficiente.
7. prepariamo un contenitore in plastica sufficientememte grande da poter ospitare il pezzo che dobbiamo anodizzaree lo riempiamo di acqua distillata e acido solforico (quello delle batterie auto), difficilmente si trova in soluzioni superiori all'80% quindi calcoliamo di fare la soluzione col 50% di prodotto e 50% di acqua distillata, il quantitativo di miscela deve essere sufficiente a consentire l'immersione totale dell'oggetto da anodizzare, quindi prendiamo un pezzo di piombo che immergeremo nella soluzione collegato al polo negativo dell'alimentatore mentre il polo positivo andra collegato al pezzo attraverso un filo di alluminio legato stretto al pezzo stesso.
8. E' di fondamentale importanza che la temperatura del bagno durante il processo elettrolitico non sia superiore ne inferiore ai 16-20° altrimenti il tutto va a farfalle, quindi personalmente ho creato una sorta di doppio contenitore a bagnomaria, nel contenitore esterno metto dell'acqua ed utilizzo un sensore di temperatura, una resistennza per riscaldare se troppo freddo ed una serpentina da frigo per raffreddare se troppo caldo... qui so caxxi se la temperatura sballa troppo, il processo non riesce!
9. a questo punto abbiamo bisogno di un alimentatore in cc che abbia la possibilità di regolare il valore di Ampere erogati e i Volt, io ho un alimentatore da 1.5 kw che eroga 200 A a 12v, il ciclo prevede una erogazione di 1 ampere per decimetro quadro di superficie da anodizzare, i primi 10 minuti di processo manderemo 5-8volts e i successivi 60-90 minuti (a seconda del colore) a circa 12-18volts.
10.terminato il processo togliamo subito i pezzi dalla vasca, li laviamo accuratamente e decidiamo se vogliamo colorarli o tenerli al naturale:
- nel primo caso abbiamo bisogno di colori indradenici, miscelati con la solita acqua distillata così come prevede il produttore ( io li prendo in US), scaldiamo il colore in un recipiente di pirex/ inox e quando la soluzione arriva ad 80° immergiamo i pezzi anodizzati per circa 10 minuti, quindi li tiriamo via, li laviamo accuratamente e li immergiamo in una soluzione bollente di acqua e solfato di nichel ( 50g per litro), il tempo di bollitura è di circa 10 minuti per micron di profondità dell'ossido che si misura con uno strumento a correnti parassite e varia a seconda del tempo del bagno a sua volta a seconda del colore che si vuole ottenere, i colori chiari necessitano di 5-10 micron, il nero ed i colori scuri 15-20 micron.
- nel caso invece non vogliamo colorare i pezzi dobbiamo comunque effettuare la bollitura nel nichel solfato.
terminato il processo li laviamo, lasciamo asciugare in corrente di aria calda e spruzziamo abbondante wd40 o olio di vasellina.

Beh in questa guida vi ho svelato gia numerosi trucchetti maturati con molte prove ed esperienza, ricordate di fare attenzione ai prodotti che vengono impiegati in quanto tossici ed estremamente corrosivi, inoltre durante il processo elettrolitico si sviluppano vapori di acqua che in piccola percentuale contengono acido solforico, tossico e corrosivo quindi lavorate in ambiente areato o dotate la vasca con una cappa aspirante.


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 20:09 
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qualche altra foto di altri colori


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 20:33 
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Iscritto il: mer lug 14, 2010 20:47
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Pezzi bellissimi, bravo.
Certo il procedimento è macchinoso e da fare con estrema attenzione ma il risultato è splendido.


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 Oggetto del messaggio: Re: ANODIZZAZIONE ALLUMINIO
MessaggioInviato: dom dic 30, 2012 23:06 
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Iscritto il: mar mar 23, 2010 22:18
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grazie.

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Iscritto il: dom ott 07, 2012 19:17
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Anche da parte mia un grazie, era da tempo che voilevo capire questo processo, tutto molto chiaro.
Una domanda sul punto 9: si deve rispettare la densità di corrente (amper/decim.quadro) oppure basta dare i volt che tu dici, la superficie da considerare è quella totale del pezzo oppure quella affacciata all'elettrodo di piombo, il pezzo può rimanere fermo o deve ruotare. Come vedi sono curiosità dettate dalla mia ignoranza in materia, però siccome quel processo mi ha sempre affascinato, avendo l'opportunità di apprendere da un esperto ne approfitto.


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