Ottimi articoli , grazie !
Rispondo alla tua domanda,
Si lo puoi fare , ma devi preparare la soluzione in pratica metti l'aceto di vino e il sale e due elettrodi di nichel all'interno ,poi devi fare un un circuito a relè per invertire la polarità ogni 20-30 minuti ,oppure lo puoi fare anche a mano... questo perchè quando dai tensione, gli ioni di nichel vanno dal polo positivo al negativo , si consuma un elettrodo e si "arricchisce" l'altro , invertendo l'alimentazione succede il contrario. In tutto sto casino di migrazione degli ioni una parte rimane in soluzione che è poi quella che ci interessa . Tutto cio' diciamo che in mezzolitro di soluzione , prenderà un tempo di un paio di giorni, ma poi la soluzione resta
.La soluzione deve diventare verdina , segno che gli ioni di nichel sono rimasti li... azzurra per il rame , rosa per il cobalto...eh si , ho provato pure con il cobalto
Per il nichel io ho comprato le lamelle per saldare le batterie , costano poco e sono pure al 95% ( dicono ...) , per il rame un vecchio tubo da caldaia il cobalto invece su amazon ...un cubetto di 1 cm di lato credo 15 euro...ma tanto si usa a ioni e morirò prima di averlo finito
Si può fare per tutti i metalli e non è dannoso per inalazione. Io ho fatto il cloruro di nichel, pochissimo, ed ho fatto un mezzo disastro , nonostante fosse all'esterno su un balcone, ho corroso la base di una veneziana
i vapori dell'acido cloridrico sono micidiali.
Non mi è ancora ben chiaro perchè alcuni utilizzino delle basi ed altri degli acidi, non so se dipende dal metallo o solo per rendere più conduttivo il bagno...
@Albi
In realtà l'aceto di vino ha senso solo se si utilizza il panno per strofinamento, perchè fa precipitare gli aghetti che si formerebbero mettendo in corto l'anodo con il catodo e vanificando il processo . L'acido acetico non saprei dove reperirlo , ma ammetto di non essermi interessato più di tanto perchè a me interessava di più il procedimento del panno in quanto più consono a ricoprire oggetti di cui non è possibile l'immersione.