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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI) (LA PERLA NE
MessaggioInviato: ven dic 02, 2011 22:56 
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Stasera ho fatto qualche altro cordone giusto per provare... mi sono mangiato sti 4 elettrodi così tanto per gradire :mrgreen:

Ho provato con 1,6mm a 50A e sembra che a questi regimi la macchina si comporti molto bene; la penetrazione sembra corretta e l'arco è molto stabile e facile da mantenere.
Ho unito set 2 piattine da 3mm di testa ed al di la della mia scarsa pratica (sono una chiavica a saldare ma imparerò :mrgreen:) direi che il risultato non è male:
Allegato:
IMG_0233.jpg


Questo è invece un cordone fatto con lo stesso elettrodo su una trave da 5mm di spessore. Ovviamente non si può pretendere chissà cosa da un povero rutilico da 1,6mm con 50A su una trave di quelle dimensioni ma anche qui non mi sembra male:
Allegato:
IMG_0234.jpg


Qui invece ho messo elettrodi da 2,5mm ed ho alzato la corrente a 90A. Si iniziano a riscontrare i problemi già notati ieri di instabilità dell'arco dovuti molto probabilmente ad una tensione di secondario troppo bassa. Come si può notare la penetrazione non è granché:
Allegato:
IMG_0235.jpg
Allegato:
IMG_0236.JPG


Il problema molto probabilmente ha una doppia causa:
1 - tensione a vuoto troppo bassa: ca 50V
2 - ripple sulla VBUS troppo elevato

La tensione di secondario è stata abbassata togliendo 2 spire di trasformatore per limitare la corrente sul primario che aveva causato l'esplosione sia nella mia prova che in quella di Raban con carico resistivo. Molto probabilmente dovremo trovare una via di mezzo a ca. 70V per guadagnare un po di stabilità ma nel contempo mantenere un duty cycle basso ed evitare troppa corrente sul ponte primario.
Per il ripple invece dovremmo aumentare la capacità della VBUS a 315V che attualmente è a 4000uF e soprattutto utilizzare condensatori di migliore qualità con ESR più bassa. La batteria di condensatori che usiamo attualmente è davvero di pessima qualità....

Se a qualcuno guardando le foto vengono altre idee o suggerimenti sono molto ben accette


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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI) (LA PERLA NE
MessaggioInviato: ven dic 02, 2011 23:20 
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La tensione a vuoto dovrebbe essere alta solo a vuoto. Iniziando a saldare deve scendere per cui non influisce sulla potenza.

QUesto tipo di funzione è usata per mantenere l'innesco dei cellulosici che altrimenti sono molto difficili da saldare.

Le saldatrici per cellulosici costano molto di più delle saldatrici normali.

Come controllare contemporaneamente corrente e tensione non saprei, a meno di usare un doppio stadio primario (cioè due primari in cascata. uno per la tensione e l'altro per la corrente.

Per il fatto che i condensatori scaldano stavo anchio pensando all'ESR. Per applicazioni PWM ci vogliono condensatori particolari appunto con ESR bassa ma anche con alta corrente di ripple altrimenti si schioppano molto presto.


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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI) (LA PERLA NE
MessaggioInviato: ven dic 02, 2011 23:49 
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Io credo sia solo un problema di numero di spire al secondario , con una spira in piu' dovremmo risolvere .
Alla fin fine non sapendo la resistenza dell'arco elettrico siamo dovuti andare per tentativi .
Non credo sia un problema il ripple, le saldatrici a trasformatore AC come potrebbero saldare altrimenti ?

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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI) (LA PERLA NE
MessaggioInviato: sab dic 03, 2011 02:27 
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Non mi fraintendere. Non sto dicendo che sia un problema di ripple. Sto solo dicendo che in uno stadio PWM non si possono usare dei normali elettrolitici. Ci vogliono condensatori di qualità con bassa resistenza serie (altrimenti scaldano, viste le alte correnti in gioco) e inoltre devono resistere ad alte correnti di ripple. Infatti durante la commutazione di un PWM è il condensatore a fornire l'energia al circuito e ti puoi immaginare quindi a che genere di ripple siano sottoposti in una saldatrice. Se usi dei normali condensatori si scoppiano molto presto. Ho risolto il problema di una ditta che usava dei condensatori normali in un circuito di alimentazione PWM da 3A. Il circuito si guastava nell'arco di 1 o massimo 2 anni. Sostituendo i condensatori elettrolitici con dei condensatori appropriati il circuito non si è più guastato.


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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI) (LA PERLA NE
MessaggioInviato: sab dic 03, 2011 07:41 
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La ac front-end monta 4 elettrolitici normali in parallelo da 1000uf 450 v , essendo in parallelo la esr totale si abbassa infatti quelli rimangono
freddi .
Il condensatore che si scalda e' un elettrolitico montanto direttamente sulla primary switch e li mi sa che dovremmo metterci un bassa esr perche' anche con 2 in parallelo comunque scalda .

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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI)
MessaggioInviato: sab dic 03, 2011 10:01 
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Blanko70 ha scritto:
Come controllare contemporaneamente corrente e tensione non saprei, a meno di usare un doppio stadio primario (cioè due primari in cascata. uno per la tensione e l'altro per la corrente.


No Blanko corrente e tensione non potranno mai essere controllate contemporaneamente. Il parametro che le regola entrambe è sempre e solo uno: il duty cycle. Quello che si può fare è regolare una delle due e limitare l'altra, che poi è quello che facciamo noi regolando la corrente e limitando la tensione.

Indipendentemente dalla natura del carico è sempre ohm che comanda su tutto quindi imponendo una tensione il carico assorbirà una certa corrente, imponendo invece una corrente sul carico cadrà una certa tensione: in pratica vanno variati due parametri ed il terzo si adeguerà di conseguenza. Essendo il carico fisso (o quasi) viene da se che noi possiamo intervenire sulla tensione o sulla corrente, non su entrambe contemporaneamente ! Anche mettendo due primari in cascata non si potrebbe fare perché il secondo comanderebbe sul primo ed il primo avrebbe solo la funzione di adattare la tensione o limitare la corrente per il secondo.

Io ritengo che il problema sia tanto del ripple quanto della tensione a vuoto; Se avessimo una batteria come sorgente di alta tensione DC, e questa batteria avesse anche una resistenza interna molto bassa (ESR), son certo che la tensione sul secondario non scenderebbe così tanto sotto carico e quindi non avremmo problemi di innesco. Il problema è che per raggiunge quel risultato dovremmo usare condensatori di altissima qualità con costi paurosi. Alzando invece la tensione a vuoto (abbassando il rapporto spire primario/secondario), stresseremmo un po di più il primario ma riusciremmo comunque a mantenere una buona tensione anche con elevate correnti di carico e quindi un buon arco anche con grossi elettrodi.

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MessaggioInviato: sab dic 03, 2011 13:55 
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Ocio comunque, perchè con un elettrodo rutilico da 2,5mm, 90A sono pochini, potrebbe essere questa la causa dell'instabilità dell'arco. Gli elettrodi eran buoni e ben asciutti soprattutto?


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MessaggioInviato: sab dic 03, 2011 20:03 
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Si in effetti nutro dei dubbi anche sulla bontà degli elettrodi però il problema è di certo più imputabile alla tensione visto che in partenza l'arco è buono ma poi cala di prestanza... proprio come se fossero i condensatori che si scaricano....

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MessaggioInviato: dom dic 04, 2011 04:07 
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McMax, fino alla legge di ohm ci arrivo!

Il controllo in tensione sarebbe sulla tensione del ponte (o in maniera equivalente cambiando il rapporto spire del trasformatore), mentre il controllo in corrente e' sul carico. La legge di ohm qui non c'entra nulla, non si tratta di controllare contemporaneamente tensione e corrente sul carico.

Poter variare la tensione sul ponte permetterebbe di avere:

a) alta tensione a vuoto
b) un duty cycle meno stressante per i condensatori e per gli stadi di commutazione in fase di saldatura a parita' di corrente erogata.

Infatti, se a vuoto, per ottenere alta tensione, si usa un elevato numero di spire, quando si salda, per ottenere la corrente voluta si deve ridurre il duty cycle. Riducendo il duty cycle i condensatori sul secondario si trovano ad avere meno tempo per ricaricarsi e piu' tempo per scaricarsi. Se i condensatori non ce la fanno a ricaricarsi, la tensione ai loro capi decresce e quando il ponte va in conduzione si viene a creare un picco elevato di corrente dato dalla differenza di potenziale tra i condensatori e la tensione di carica.

Usando condensatori con alta ESR, anche mettendo molti condensatori in parallelo, la ESR di ogni singolo condensatore risulta invariata. La ESR riduce la velocita' di carica del condensatore perche' e' una resistenza in serie alla capacita' e di fatto essendo la costante di tempo di carica del condensatore T=R*C aumentando R aumenta proporzionalmente il tempo di carica. Questo tempo limita la capacita' del condensatore di ricaricarsi durante il ciclo di conduzione del ponte.

La ESR fortunatamente limita la corrente di picco ma mettendo molti condensatori in parallelo, le correnti di picco di tutti i condensatori si sommano e per questo motivo, piu' condensatori ci sono e maggiore e' lo stress per il ponte.

Un modo forse piu' furbo che avere un doppio stadio primario per variare la tensione potrebbe essere di utilizzare un trasformatore con piu' ingressi al primario (o piu' uscite al secondario, ma in questo caso la corrente di commutazione sarebbe piu' elevata). In tal modo durante le varie fasi di saldatura si potrebbe dinamicamente variare il rapporto spire per realizzare la configurazione piu' opportuna: alto rapporto spire a vuoto, basso rapporto spire in fase di saldatura.


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Blanko70 ha scritto:
McMax, fino alla legge di ohm ci arrivo!
si lo so ci mancherebbe :risatina: !! L'ho tiarata in ballo nella spiegazione perché ci stava bene, non per spiegarti ohm :hammer:

Blanko70 ha scritto:
Riducendo il duty cycle i condensatori sul secondario si trovano ad avere meno tempo per ricaricarsi e piu' tempo per scaricarsi.
Aspetta, fermo. Il secondario è un generatore di corrente, non ci sono condensatori ! I condensatori a cui mi riferisco io sono quelli della VBUS a 315V che filtrano il ripple di rete a 100Hz.
Sul secondario abbiamo solo un'induttanza per filtrare il ripple di corrente; del ripple di tensione li non ce ne può fregare di meno.

L'idea dei più primari è carina ma tropo macchinosa e poco applicabile.
Il problema della tensione sul secondario in realtà ce l'abbiamo anche una volta che l'arco è innescato. Anzi, l'innesco è perfetto ed i primi 2 secondi di saldatura anche, i problemi iniziano poi perché la tensione sul primario scende (per via dei condensatori sulla VBUS) e di conseguenza scende anche la tensione sul secondario e quindi sull'arco acceso.... Alzare la tensione a vuoto è in realtà un palliativo per evitare di sistemare i condensatori in quanto la tensione poi scenderà comunque ma avendo una tensione di partenza (a vuoto) più alta l'arco resterà acceso lo stesso..... o almeno questo è quello che spero :mrgreen:

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sapevo di essere una chiavica a saldare ma non fino a sto punto !!!
E' poassato di qua il Raban che si trovava in zona ed ha provato a fare un paio di cordoni con la Mc_Raban..... il risultato parla da solo:
Allegato:
IMG_0237.jpg

Allegato:
IMG_0238.jpg


Elettrodo: 6013 da 2,5mm
Corrente: 90A


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Mica male!


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:risatina: tu pensa a costruire le saldatrici in serie , poi chi sa saldare si trova .

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Dunque , la corrente c'e' , ma l'arco e' troppo corto , quindi tensione bassa .
Dalle foto sembra che la penetrazione sia alta , in realta' e' di 1.5 mm circa , che e' abbastanza normale per un rutilico da 2.5 (peraltro di qualita' discutibile) saldato senza cianfrini .
Proveremo a ritoccare il firmware cercando di velocizzare la correzione della routine di retroazione , se non e' sufficente si aggiunge una spira al secondario per avere 70 v a vuoto contro i 50 attuali.
Avevo fatto anche una saldatura ad angolo decente , ma il McMax non ha messo la foto

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 Oggetto del messaggio: Re: La MCRABAN (LA REGINA DELLE TENEBRE) (LA PERLA NERA DELLE SALDATRICI) (LA PERLA NE
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se la spaccerà per sua più in là :risatina:

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