Ciao ehm..scusa il ritardo provo a recuperare
Cominciamo col punto 1 passettino passettino cosi facciamo tutto per bene : questo è uno dei motivi per cui ho cestinato i micro, dopo aver mandato in coriandoli diversi igbt son tornato a dispositivi lineari . con un uc3856 che sembra nato per questo progetto avete un controllo ciclo per ciclo ed è in grado di pilotare direttamente il ponte con un trafo ad impulsi (soluzione che permette inoltre di isolare galvanicamente il driver ) quindi su come strutturare il tuo main , aimè non ho mai piu approfondito la cosa e coi pic ci faccio le scritte sui display o poco piu. (esistono altri micro piu coraggiosi ma non mi fido piu ) in questo caso il ritardo che introduci è spesso fatale , inoltre anche risolvendo questo problema c'è quello piu grande che troppo spesso poi il micro si ingarbuglia a causa dei rumori elettromagnetici. Il miglior consiglio che posso dare e di considerare l'utilizzo di questo dispositivo
http://www.ti.com/lit/ds/slus227a/slus227a.pdf abbinandolo a micro per gestire la temperatura, il display etc noi abbiamo speso quasi 2 anni in questo senso ma alla fine non dava vantaggi , solo problemi. (nel caso lo schematizzo io bello pronto ad essere calato nel progetto)
punto 2 : il dimensionamento degli snubber, necessari e fondamentali a proteggere gli interruttori elettronici dalle sovratensione generate durante l'apertura del dispositivo, non lo trovi perchè non esiste una formula accademica risolutiva , già , ogni progettista ha il suo modo e adotta la sua tecnica che dovrebbe portare al risultato voluto. Comunque quello che da una stima orientativa valida è dare al condensatore una capacità che sia circa 2 volte quella stimata del dispositivo (transistor o igbt o mosfet) e la resistenza che sia in grado di scaricarlo abbastanza velocemente sopportando l'energia immagazzinata nel condensatore , come puoi intuire non è semplice perchè poi ci sono le variabili del lay out del pcb , tuttavia non c'è da spaventarsi , intanto si stima lo snubber cosi come ho fatto io in base all'esperienza , poi si va di polpastrello e di oscilloscopio
e li si balla un po. ma è VITALE avere la massima cura degli snubber e del layout o il convertitore si romperà presto o tardi.
3: il condensatore di disaccoppiamento è necessario appunto per disaccoppiare ma ci vogliono anche 2 diodi verso massa o suona come un campanello
allora scherzi a parte se il driver è fatto con 2 push pull non è strettamente richiesto la capacità serie che , in caso contrario , per esempio degli open collector , immagazzina l'energia necessaria ad alimentare il primario . (se non sono stato chiaro te lo schematizzo meglio) la capacità quindi avrà approssimativamente un valore tale da mantenere energizzato il primario durante la fase successiva a quella che lo ha caricato considerando la resistenza di primario. I 2 diodi però sono sempre necessario per fare da volano alle correnti inverse prodotte dall'avvolgimento primario , e servono belli grandi , domani vediamo come dimensionarli se no ora sbatto sulla tastiera
Per ultime cose uhm.. la tensione di uscita non è un problema si puo ridurre un po il primario di una spira e ottieni 81V circa da cui si deve togliere ancora la Vd dei diodi di uscita e il tempo morto quindi forse è il caso di valutarlo se serve quella tensione , non vedo grossi problemi in questa modifica . Piu importante è la distribuzione delle spire sul nucleo. anche per questo domattina faccio i conti che sono a casa. (anche se ora stiamo considerando la condizione ideale , quando la corrente viaggia in anticipo ci sarà da ridere ma anche di questo parleremo successivamente )
Per il sistema di innesco io ne ho disegnato uno alcuni anni fa estremamente semplice ed efficace senza spinterometro con 1 resistenza 2 condensatori e un gas discharge tube da 3500KVA (è un soppressore grosso come una lenticchia) con un dv/dt terrificante
ma non voglio mettere troppe cose al fuoco se sei daccordo mettiamo a posto prima l'ondulatore allo stato dell'arte cosi poi si gioca meglio
salut