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 Oggetto del messaggio: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per alluminio
MessaggioInviato: sab nov 23, 2013 22:27 
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ciao a tutti...

avrei bisogno del vostro aiuto per riuscire a capire qualcosa in piu' sulla saldatura tig dell'alluminio..

questo post ha il duplice scopo di capire come settare correttamente i parametri della mia saldatrice nella saldatura dell'alluminio, e di capire anche alcuni concetti che ad essere sincero mi sono poco chiari.

tengo a precisare che sono un completo autodidatta e tutto quello che so (cioe' nulla) e' frutto di nozioni trovate su internet a volte discordanti...

per non mettere troppa carne al fuoco vorrei discutere con voi di un argomento alla volta (che riguardano la saldatura tig) in modo che ad ogni mio dubbio possiate darmi le richieste spiegazioni e delucidazioni...

innanzitutto dico subito che sono piu' che convinto che la saldatrice sia l'elemento fondamentale nella saldatura dell' alluminio ed e' per questo motivo che ho previsto l'acquisto di una saldatrice tig di un livello superiore, per il momento pero' mi basterebbe riuscire ad eseguire qualche cordone di saldatura decente su dei lamierini di alluminio dello spessore di 1 o 2 mm...

purtroppo tutti i miei tentativi di fare qualche saldatura su alluminio sono finiti sul pavimento sotto forma di metallo fuso...

come detto la saldatrice in mio possesso e' una cebora ac/dc con inverter modello 1530 con un amperaggio massimo di 150 A.

per saldare su alluminio uso l'impostazione ac....

a questo punto parto subito con la domanda e richiesta di delucidazioni di questo mio primo messaggio...

collegamento della torcia e della massa...

in ac ho letto che essendo la corrente alternata il collegamento della torcia e della massa ai poli della saldatrice e' ininfluente...

l'unica cosa a cui bisogna stare attenti e' quando si procede al bilanciamento dell'onda (argomento che tocchero' in seguito) perche' invertendo il collegamento ai poli la regolazione avverrebbe al contrario di quanto voluto (questo l'ho letto in un post trovato su M&D ma ad essere sincero non ricordo l'autore)....

nel mio caso la saldatrice non ha la regolazione dell'onda (almeno credo sia cosi) e quindi usandola sia per saldare acciaio (dc) ed alluminio (solo tentativi fino ad ora) lascio sempre la torcia collegata al morsetto negativo e la massa al positivo....

ho capito bene quanto letto e detto ???

faccio bene ???

ho detto qualche cavolata ???


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 03:14 
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allora... per imparare su alluminio inizia con uno spessore diciamo sui 2 mm.... sta storia dell'inversione dell'onda non l'ho mai sentita.... poi spiega meglio qual'è il problema,metti qualche foto dei mostri che crei.... insomma facci capire altrimenti come ti aiutiamo?


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 11:10 
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come ho scritto prima non ho alcuna foto da mostrare in quanto la mia saldatura fonde completamente...
solitamente quello che accade e' che mentre passo con l'elettrodo i lembi dei pezzi da saldare sembra che restino li fermi senza formare il classico bagno di fusione che vedo quando saldo l'acciaio... insomma i lembi si trasformano come se fossero maionese.. morbidi ma senza bagno.. se mi avvicino con la bacchetta si forma una pallina di alluminio che non si attacca da nessuna parte.... se insisto con l'elettrodo a sciogliere pallina e metallo accade che ad un certo punto il tutto si scioglie e me lo ritrovo sul pavimento...
sicuramente sbaglio qualche parametro impostato sulla saldatrice....

comunque... e' corretto collegare la torcia al - e la massa al + per la saldatura dell'alluminio ????


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 11:18 
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1) non è vero che in AC è ininfluente dove colleghi la torcia e dove colleghi la massa, proprio perché l'onda è sbilanciata. Fai comunque bene ad usare la stessa connessione che usi per la DC (torcia al - e massa al +).
2) a occhio direi che stai decapando poco, prova ad aumentare la componente positiva della corrente, ed ad aumentare il gas.
3) che frequenza stai usando?

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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 14:49 
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che vuol dire decapare poco????
il manuale della mia saldatrice non e' chiaro ma ne ho trovato uno analogo che riporto appresso..
per aumentare la componente positiva della corrente devo ruotare la manopola in senso orario??? ma leggendo il manuale questo comporterebbe una profondita' del cordone maggiore
io ho usato dei valori che vanno da 0 (secondo il manuale onda perfettamente bilanciata) al valore massimo che e' 8 (quindi penso che la componente positiva sia aumentata al massimo)...i risultati sono sempre gli stessi.
per quanto riguarda il gas uso argon puro con una portata da 6 ad 8 litri/min.
ho fatto prove con frequenze che variano da 50 a 150 Hz ma i risultati sono sempre gli stessi..


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 17:31 
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Se saldi in DC con l'elettrodo al negativo, il pezzo si scalda di più dell'elettrodo. Se saldi con l'elettrodo al positivo, si scalda di più l'elettrodo, fondendo.
in AC, più la componente della corrente è al negativo, più scaldi il pezzo, e più aumenti la penetrazione, al contrario più sbilanci l'onda al positivo, e più scaldi l'elettrodo (ma rimuovi meglio l'ossido). La semionda al negativo porta calore al pezzo, quella positia lo pulisce (si dice anche decapare, togliere la cappa di ossido).
Probabilmente il manuale da te riportato prevede di collegare la pinza all'inverso, cioè al positivo, poiché inverte gli effetti.
Comunque, ti rendi conto di cosa succede osservando quanto l'elettrodo fonde.
Se non rieci a formare il bagno, vuol dire che stai usando troppa poca semionda positiva, (e lo vedi anche dal fatto che l'elettrodo fonde poco), mentre se usi troppa semionda positiva hai poca penetrazione e usuri troppo l'lelettrodo.
Comunque, per rendertene conto, prova in DC con l'elettrodo al positivo ( e corrente molto bassa, max 20-30A con l'elettrodo da 2mm). Poi, confronta con l'alternata, sempre a corrente bassa. Con corrente così bassa non saldi nulla, all'alluminio gli fai il solletico, ma è solo per avere un idea.
Ultima cosa: nel dubbio esagera con il gas, tutt'al più ne sprechi un pochino, ma almeno escludi che possa essere un problema di ossidazione a causa di scarsa protezione gassosa.

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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 19:08 
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Ciao,
Io ho la tua stessa saldatrice. Anche se non saldo mai alluminio. Comunque.
La regolazione tu dici andare fino ad 8 in realtà va da un -8 a +8. I valori negativi non sono indicati con il segno meno ma con un lampeggio. Per essere più chiari il valore fisso 8 indica la massima penetrazione, il valore 8 lampeggiante la massima pulizia (o forse il contrario, adesso non ricordo bene). Non è molto chiaro, comunque la cebora sui modelli successivi ha cambiato impostazione inserendo il segno meno.

Ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 21:47 
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per micter

si in effetti ho scoperto che il campo di variazione della manopola per il bilanciamento dell'onda va da -8 a +8 (come dici tu il meno e' rappresentato dalla cifra che lampeggia)..... per quanto riguarda l'introduzione del segno penso sia una pura convenzione (+ per senso orario di rotazione della manopola - per senso antiorario).

per miughe

leggendo quanto hai scritto tu ho le idee un po' piu' chiare...

quello che ho detto nel primo messaggio, da quanto hai scritto tu e da quanto ho capito ragionandoci su, e' esatto cioe', il collegamento di torcia e massa ai poli deve essere corretto altrimenti il bilanciamento dell'onda avverra' al contrario di quanto voluto.

sul manuale della mia saldatrice alla voce saldatura tig dice di collegare la torcia al polo negativo e la massa al polo positivo...
mi bastera' fare delle prove ruotando la manopola del bilanciamento dell'onda nei due sensi estremi e verificare che gli effetti siano quelli da te descritti (quando si usura l'elettrodo vuol dire che ho sbilanciato l'onda troppo al positivo).

ora faccio alcune domande:
per le mie prove ho utilizzato un elettrodo verde di 2.4 mm..
ho letto da qualche parte che la punta dovrebbe essere leggermente tronco-conica affilata in maniera longitudinale... da altre parti invece suggeriscono di usare una punta perfettamente piatta... chi ha ragione ???

per risparmiare gas ho utilizzato una portata da 6 ad 8 l/min mentre sul manuale rileggendolo con maggiore attenzione viene suggerito di utilizzare una portata di circe 6 volte il diametro dell'elettrodo cioe', nel mio caso di circa 14 l/min.... mi sa' che per risparmiare ho invece creato dei gran casini...

per quanto riguarda la frequenza ho fatto prove con valori che andavano dai 50 ai 150 Hz... ho letto che una frequenza maggiore permette di avere una larghezza del bagno di saldatura molto stretta ma in compenso si ha una maggior penetrazione mentre, usando dei valori di frequenza bassi si ha una larghezza del bagno di saldatura molto ampia ma con una piccola penetrazione... e' corretto ???


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: dom nov 24, 2013 22:56 
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Per saldare l'alluminio niente punta, dopo pochi secondi la punta dell'elettrodo fonde e diventa a semisfera, e resta così per tutto il tempo. La punta si fa per saldare in DC con elettrodo al negativo, quindi solo per acciaio. Anche nei rarissimi (e malauguratissimi) casi in cui si salda in DC con elettrodo al positivo, non si fa nessuna punta.
Per la portata del gas, in realtà dovresti considerare la larghezza della tazza di ceramica (o meglio la sua superficie), che a sua volta dipende dal diametro dell'elettrodo (ma non solo, dipende anche dalla conformazione del pezzo da saldare). In rete trovi una marea di tabelle e/o altre formule per il calcolo. Io generalmente, dopo aver consultato qualche tabella parto dal valore massimo, e diminuisco a poco a poco fino a trovare il punto migliore.
Per la frequenza hai detto giusto. Diciamo che più si alza la frequenza, e più l'arco diventa "dirigibile", cioè che va in linea retta con l'elettrodo, cioè non viene deviato dalla conformazione del pezzo. Con frequenza troppo bassa, se saldi in un cianfrino stretto, rischi che l'arco vada sui bordi del cianfrino invece che nel fondo.

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Ultima modifica di miughe il lun nov 25, 2013 00:52, modificato 1 volta in totale.

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a dire il vero non ho parlato di punta vera e propria ma di una forma a tronco di cono cosi come riportato in un manuale che ho trovato in rete e che riporto in allegato.
quindi usi elettrodi perfettamente piatti (anche se appena si innesca l'arco tendono ad arrotondarsi) ???

riguardo al diametro dell'ugello le tabelle che ho trovato suggeriscono un diametro da 4 a 6 volte piu' grande del diametro dell'elettrodo.

fermo restando il diametro dell'ugello come determini la portata di gas corretta ???

quando dici che, una volta consultate le tabelle ed ottenuto un certo range, parti dal valore maggiore e diminuisci la portata di gas fino a trovare quella giusta su cosa ti basi ???
qual'e' il fenomeno che ti fa decidere quale sia la portata piu' corretta ????


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allora... una saldatrice del genere non dovrebbe prevedere l'inversione delle polarità dei cavi se non nel caso di cambio processo e cioè da tig, ac o dc che sia,a elettrodo.... l'escamotage dell'inversione dei cavi nel processo tig si utilizza in casi paradossalli e cioè quando si cerca di saldare l'alluminio con una sorgente che è solo dc.... per il resto vale ciò che t'hanno spiegato sopra,argomento comunque gia trattato e ritrattato in molti post.

una sola domanda sei sicuro che l'alluminio non sia anodizzato?
ti ripeto... fai una foto di ciò che esce fuori ... qualcosa rimarrà no? o i pezzi si smaterializzano ?


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MessaggioInviato: lun nov 25, 2013 01:09 
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@peloritano:
in base alla mia esperienza, la punta puoi farla o non farla, cambia solo come saldi nei primi 4-5 secondi. Cambia molto di più se usi elettrodi blu (WL20), che a parità di corrente fondono più lentamente.
Riguardo il gas, direi che la risposta più corretta riguardo come opero io, è "a occhio", anche se seguo qualche regoletta empirica e/o guardo qualche tabella (tipo questa: http://professoreguerra.altervista.org/ ... datura.pdf). [adesso Yrag mi dirà: Mast a uocchie, mast a capocchia].
Riguardo al cosa guardo se ho abbassato troppo il gas, è se la saldatura viene una ciofeca, o, semplicemente ossidata ai bordi.

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MessaggioInviato: lun nov 25, 2013 08:54 
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CAPO OFFICINA

Iscritto il: dom nov 06, 2011 17:34
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Si, Miughe, dalle mie parti si dice esattamente così, ma io non lo dico perchè lo sono per primo :risatina: :risatina: :risatina:


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: gio nov 28, 2013 00:22 
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Iscritto il: mar mag 03, 2011 17:42
Messaggi: 196
Località: Calenzano (Fi)
poche seghe mentali su gas ugelli e ammennicoli vari...
il gas per saldare a tig va tenuto tra gli 8 e i 12 l/min
per il discorso ugelli io ho sempre usato il #5 su TUTTO, per l'alluminio usavo il gaslens

appuntare il tungsteno verde è INUTILE spallera' sempre e subito.

metti qualche foto!!!!!!!


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 Oggetto del messaggio: Re: saldatrice tig cebora ac/dc inverter 1530 150A per allum
MessaggioInviato: lun dic 02, 2013 19:44 
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Iscritto il: gio feb 03, 2011 21:20
Messaggi: 545
Località: Rovigo
Per diminuire l'usura dell'elettrodo devi ruotare la manopola del bilanciamento verso la penetrazione, se è ruotata verso la pulizia la punta diventa una sfera.
Ti consiglio di provare gli elettrodi con l'1,5% di lantanio (colore oro)


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