consigli acquisto saldatrice inverter

lupo83

ciao serval76

ma l'elenco che hai trovato tu è uguale a quello di bell47?tu che tipo di elettrodo e diametro consigli per il lavoro che ti ho detto?

bell47

Gli elettrodi che soffrono l'umidità di solito si mettono in un fornetto apposito, ma per il tipo di uso che farai tu, non occorre, conservali nel suo stesso pacco con il celofan ben chiuso. Io ti consiglio il basico perche in generale è il migliore per resistenza e rotture e quando ci prendi la mano ti dà un colpo d'occhio come aspetto del cordone. Nei corsi di saldatura per abituare a controllare il bagno di fusione si usa solo il basico dalla prima passata con penetrazione fino alla finitura. Se ti viene difficile a saldare usa il rutile.

serval76

Lupo, l'elenco l'ho trovato in questo link http://www.telwin.it/webtelwin/site.nsf ... openform&I nella sezione "L'arte della saldatura" non so perchè ma non riesco copiarti il link diretto :???:

bell47

Serval76 infatti lupo a fatto solo un esempio di classificazione non ha detto mica che è il 6010 sia un basico!
certo che è un cellulosico, che io in gergo lo chiamo citoflex. Per quanto riguarda il diametro con quella saldatrice (lincon 120) sei costretto ad usare solo fino a 2,5 , ma credimi basta ed avanza.

serval76

Io non ho mai parlato di spessore, volevo solo dire che il quarto numero, nel caso del 6010 lo zero sta a significare che si salda corrente continua con polarità al +!

bell47

Si si salda in corrente continua con pinza al +. Anche se nella classificazione è consigliato con cc al +
nelle prove di saldatura sostenute dagli ispettori del RINA il 6010 per effettuare la prima passata con posizione 6g veniva utilizzato con l'elettrodo al - questo per favorire la penetrazione. poi si cambiava la polarità ed si continuava con il basico E7018 fino alla finitura.

serval76

bell47 ha scritto:

E = elettrodo
60= resistenza alla trazione minima, espressa in libbre per pollice quadrato
1 = posizioni di saldatura permesse:
1 = tutte
2 = orizontale e ad angolo
1 = correnti di saldatura permesse:
0 = continua con elettrodo a polarità negativa, per elettrodi cellolosici
1 = alternata e continua [polarità positiva]
2 = alternata e continua [polarità negativa]
3 = alternata e continua per elettrodi rutili
4 = alternata e continua per elettrodi rutili ad alta efficienza
5 = continua con elettrodo a polarità negativa per elettrodi basici
6 = alternata e continua er elettrodi basici
7 = alternata e continua [polarità qualsiasi] per elettrodi ad alta efficienza per ossido di ferro
8 = alternata e continua [polartità positiva] per elettrodi basici ad alta efficienza

Per capirci: voglio solo dire che la discrepanza che ho trovato è questa........ poi se ci sono dei casi particolari dove gli ispettori vogliono una saldatura con l'elettrodo al negativo ci può anche stare, le variabili nella saldatura sono molteplici....

serval76

Concludendo rispondo a Lupo83 consigliando un elettrodo di 2,5 ti tipo rutilico (6013), si tratta di un elettrodo di facile innesco adatto per strutture mediamente sollecitate. Per chi è alle prime armi può partire da qua....... poi se vuoi puoi passare ad un elettrodo di tipo basico come il 7018, il quale è un po' più ostico da saldare.
N.B: la saldatrice che hai intenzione di comprare non salda gli elettrodi cellulosici.

bell47

Serval76 è provabile che tu abbia delle informazioni che io disconosco, ma in oltre 25 anni di saldatura alle spalle con Km di cordoni questa è la prima volta che sento che una saldatrice inverter o ... non riesca a saldare un cellulisico in DC . Eventualmente la mia cemont 160 avra delle doti nascoste :smile:

(non te la prendere)

serval76

Non me la prendo mica....anzi.... è sempre un piacere sentire altri pareri e c'è sempre da imparare. :smile:

Ora ti dico la mia opinione e ti spiego il perchè secondo me ci sono alcune saldatrici ad inverter che non lo saldano:
la struttura fisica del cellulosico per lavorare deve avere una tensione d'arco elevata, di conseguenza la saldatrice deve avere una tensione a vuoto abbastanza alta (oltre 70 volt) altrimenti si possono verificare durante la saldatura delle continue e fastidiose interruzioni dell'arco.

bell47

Sono del tuo avviso sulla tensione di 60v, di genere le saldatrici comuni ne hanno 48v poco+ , infatti nelle saldature dei giunti tipo tubo si esegue la saldatura a goccia fruttando proprio l'interruzione. Nelle saldature discendenti si usa un innalzamento di corrente creando un movimento dal basso verso l'alto in modo da prevenire la interruzione. Il rivestimento del elettrodo è formato principalmente da cellulosa con aggiunta di varie sostanze chimiche che aiutano ad ionizzare la zona dove si crea l'arco, ma haimè la stessa cellulosa e molto volatile e disperde l'area ionizzante per cui si interrompe l'arco, ma con un pò di allenamento lo si può utilizzare tranquillamente.

serval76

Ecco, la tecnica della saldatura a goccia non la conoscevo, ma se devi saldare in piano ci si riesce lo stesso? Io una volta ho provato con un citoflex da 2,5 ed una normale saldatrice ad inverter, e non ci sono riuscito, facevo dei piccoli tratti e l'arco si interrompeva anche se cercavo di tenerlo il più corto possibile.

serval76

Volevo anche aggiungere, visto che hai una cemont, che se scarichi il pdf dei prodotti del 2012 di questa casa produttrice, potrai notare che su alcune saldatrici viene specificato che non saldano il cellulosico.

bell47

Certo la saldatura a goccia è un espediente che si usa sopratutto nei giunti sottoposti a controlli, tipo rx o ecografici, appena posso cercherò di creare un accrocchio da montare sulla telecamera per riprendere una saldatura con il citoflex. La mia cemont e una s1601 che eroga una tensione a vuoto di 85v. Quelle a cui ti riferisci sono della serie Puma che erogano una tensione a vuoto di 48v.

onorino

bell e serval bravi a tutti e due , state scrivendo un trattato sulla saldatra a eletrodo con varie tecniche , mi piace .

pensavate ad un richiamo èhhhhhhhhhh :rotfl:

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