MECCANICA e DINTORNI

Non ho detto e non penso che saldare a 50Hz crei problemi, semplicemente non capisco cosa vuol dire la frase non usare le frequenze.... Se mi dite che, per evitare instabilita' dell'arco su pezzi sporchi, inquinati o corrosi, sia meglio usare frequenze al di sotto di un certo valore allora posso capire. Quale sia tale valore poi e' da definire. Mii sembra strano che sia proprio 50Hz, solo perche' tale valore era imposto dalla rete (e negli USA tra l'altro hanno la 60Hz) e non scelto in base alle caratteristiche dell'arco che produce.

intervengo nella discussione magari possibilmente dare un consiglio per risolvere il problema (visto che sono un ex saldatore) , Io procederei così: Dopo aver appurato che tipo di lega di alluminio è , procedo a procurarmi la bacchetta di apporto più adatta, poi con solventi adatti , procederò al lavaggio del pezzo, successivamente con una fresa , magari di 3mm procedo alla fresatura passante , sia inferiore che superiore
poi con un cannello con fiamma poco ossidante (l'ideale sarebbe propano) riscaldo le parti con temperatura intorno ai 120° , impostando la saldatrice per un'arco possibilmente stretto (90-100hz) procedo alla saldatura con più riprese cercando di mantenere la temperatura costante, in poche parole devo evitare l'ossidazione, il che produce l'allumina (cliente ostico)

Bell, sinceramente aspettavo il tuo intervento, pero' cortesemente chiarisci meglio:

1) come fai a capire di che lega si tratta? Se mi dici che usi uno spettrometro, be devi considerare che non sempre e' disponibile.
2) In base a cosa scegli i solventi? Adatti a cosa? al tipo di lega o al tipo di incrostazione? Acetone va bene?
3) Fresatura passante, non capisco, cosa intendi?

Tra gli interventi Zorki e Stefano mi sembra abbiano messo in evidenza due fattori importanti che possano compromettere la riuscita della saldatura: la presenza di materiale il cui nome non è pronunciabile su questo forum in lega e le incrostazioni di calcare. Entrambe non credo si risolvano coi solventi. Forse per eliminare il calcare si potrebbe usare dell'acido cloridrico ma a vedere questo video http://www.youtube.com/watch?v=xSikNy2BP0A non so se sia il caso....

zorki ha ragione.... le fusioni presentano spesso e volentieri quel problema e si risolve appunto "diluendo con apporto".... per i milleroni.... la MILLER (SALDATRICE UFFICIALE A DOPPIA ONDA DI CURVATURA RIDONDANTE A BORDO DELLA USS ENTERPRISE) è una saldatrice che ti da tanto ma non tutto anzi.... se non si regola tutto a dovere non salda al contrario di tante altre concorrenti che perdonano settaggi non perfettamente eseguiti.... e comunque ho saldato spesso con un rottame ACDC a trasformatore da 350 amp e ti posso garantire che anche se non ha tutte le regolazioni proprie di un moderno inverter ha una stabilità d'arco che nemmeno la Dynasty conosce...

blanko monta anche un ugello oversize che un pò t'aiuta

Blanko : cloruri ed alluminio reagiscono violentemente; ho provato a fare una "erosione" di una targhetta di alluminio in percloruro ferrico, quello per i circuiti stampati : una basetta di rame, a caldo, la erode in dieci minuti; l'alluminio in dieci - venti secondi, con grande ebollizione.

Nelle macchine da caffè casalinghe, che hanno la caldaia in alluminio, si usa acido lattico per togliere il calcare .

Acido lattico nel senso che è quello che ti viene nei muscoli usando l'olio di gomito per levare il calcare?

Rispondo alle giuste osservazioni: come fai a capire che lega è ? Quando ci portavano un giunto da saldare , ci fornivano le specifiche, purtroppo il nostro amico non è fornito di tale documento per ovviare basta informarsi presso la casa madre per sapere di che materiale è la pompa. I solventi si scelgono in base alla impurità da eliminare (per esempio gli oli con acetone o trielina o simili per il calcare va bene anche il cloridrico , ovviamente diluito, perche quello che agisce è la concentrazione alta. La fresatura passante intendo che devi creare nel giunto una cianfrinatura in modo che i lembi da saldare siano perfettamente puliti ed equidistanti. Una volta ho saldato un pistone di una Toyota Runner che si era bucato a causa di un fuori fase causato (da un gatto poco furbo) per preparare il pistone l'ho fatto fresare a V con una spalla di 3mm dopo averlo pulito perfettamente l'ho saldato senza il minimo problema.
La saldatrice che viene usata è importante, io usavo la millerona la 600A e di solito la regolavo con una tensione di 75-80v con una stabilità di arco eccezionale.

bell un pistone ha una qualità di fusione (e di lega) che un corpo pompa si sogna la notte.. io ho saldato gran poco alluminio, ma esempio sui carter motore (cross\trial etc)
non ho mai avuto problemi.

Grazie Bell ora è tutto chiaro, ma purtroppo il mio amico è arrivato alle 7 di sera con il pezzo che gli serviva il mattino dopo alle 8.... io l'unico ragionamento che ho fatto è che un pezzo di fusione deve essere per forza al silicio e a quanto dice wikipedia ci ho azzeccato in quanto la lega di alluminio utilizzata per i pezzi di fusione è il Silumin che è appunto alluminio al silicio: http://it.wikipedia.org/wiki/Silumin

Ora leggendo su wikipedia la descrizione del Silumin vedo che per ridurre il restringimento durante il raffreddamento viene aggiunto del sodio. Che sia il sodio (invece che lo z.i.n.c.o) la causa del problema?

P.S. che fine ha fatto il gatto? E' passato attraverso la cinghia della distribuzione?

Almor a dire il vero aspettavo anche il tuo intervento. Comunque la mia Fimer penso che in quanto a stabilità d'arco non abbia nulla da invidiare alla tua MILLER (SALDATRICE UFFICIALE A DOPPIA ONDA DI CURVATURA RIDONDANTE A BORDO DELLA USS ENTERPRISE)... Mi piacerebbe poterle confrontare!!

Dasam:, anche acido acetico o del semplice Viacal allora!!!

Si il gatto è diventata gatta

blanko io parlavo di una saldatrice a trasformatore non della Dynasty......

e comunque quando bolle così l'unico modo è fare come t'ha detto zorki.... personalmente i pezzi d'alluminio non li pulisco mai più di tanto a meno che non debba eseguire giunti stutturali... per il resto saldo facilmente ma più lentamente anche l'anodizzato (quasi tutto).... certo tracce d'olio o sabbia tipo taglio waterjet diventano un problema e la pulizia è fondamentale....

considera anche che parti criccate che lavorano a caldo tipo testate o basamenti assorbono lo sporco e non riesci a toglierlo con prodotti chimici.... in quel caso è meglio cianfrinare anche se non ce n'è bisogno in modo tale da rimuovere residui di olii e grasso penetrati profondamente nelle cricche grazie alla dilatazione del metallo sottoposto a temperature elevate di esercizio.

ma quanto costa mai questa pompa?
dico così solo per deformazione professionale, in quanto per professione faccio sempre la valutazione costo/tempo/benefici
saldare una flangia su un corpo pompa in alluminio specialmente se si è rotta non in fase di smontaggio ma durante il funzionamento non lo vedo particolarmente indicato come rimedio