CARLINO: "Max tu come fai ?"
la mia era una provocazione, all'atto pratico va bene ragionare spannometricamente e considerare la sola sezione ma in realtà il computo va fatto considerando anche lunghezza. Un po' di numeri: resistività del rame: 0,017 (circa) ohm/mmq al metro Quindi, un cavo di sezione 2,5 mmq inserirà una resistenza serie di circa 0,0068 ohm per ogni metro di lunghezza. Con 16A di corrente, questo cavo dissiperà una potenza di P =I(2)*R = 16*16*0,0068 = 1,74W
Ora bisognerebbe fare un calcolo sulla dissipazione termica ma per farlo dovremmo sapere com'è fatto il cavo: geometria, tipo di isolante, ecc. Diciamo che restando su valori di potenza così bassi questo calcolo ce lo possiamo anche risparmiare.
Quello che però diventa importante è la caduta di tensione, che calcoliamo come segue: V = R*I, quindi nel nostro caso V = 0,0068*16 = 0,1V. Assolutamente trascurabile. Ma se il nostro cavo diventa da 10m ecco che la nostra cdt diventa 1V, e se il cavo lo allunghiamo ancora fino a 100m arriviamo a 10V, e qui inizia a diventare critica.....
Il tutto per dire che si, sono concorde nel dire che un cavo da 2,5mmq porta tranquillamente 16A ma la cosa andrebbe contestualizzata meglio ed il discorso lunghezza, soprattutto con queste correnti, andrebbe considerato. La ragione per cui l'elettricista classifica la portata di corrente in base alla sola sezione ha delle basi logiche: è vero che aumentando la lunghezza aumenta anche la cdt e di conseguenza la potenza dissipata ma è altrettanto vero tanto più lungo sarà il cavo quanto più distribuito sarà il calore che questi deve dissipare. Se fate caso spesso sulle prolunghe con avvolgicavo viene indicata una potenza massima con cavo completamente srotolato dalla matassa ed un'altra potenza, sensibilmente inferiore, con cavo arrotolato. Il motivo è proprio questo: se il cavo resta arrotolato il calore dissipato resta concentrato un uno spazio molto più piccolo e il cavo non sarà in grado di dissiparlo in modo efficace.
_________________ McMax
“None of us can change the things we’ve done. But we can all change what we do next.” – Fred Johnson
fulminato in tenera età
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