per sviluppare uno stadio boost conviene affidarsi a controlli monolitici tipo questo della INTERSIL ==>
http://www.intersil.com/content/dam/Int ... 731a-b.pdfQuesto è lo schema applicativo di massima:
Allegato:
ISL6731 PFC controller.png
La corrente di uscita indicata è quella necessaria ad accendere il MOSFET che, trattandosi di convertitore Boost, va previsto con VDS alla massima tensione di uscita possibilmente sovradimensionato di ca. 20/30%. Nel caso in esame, dovendo avere ca. 565V in uscita (valore di picco per avere una AC con Vrms di 400V) ci vorrebbe un MOSFET con VDS max 650V... che non è facile da trovare. In genere si trovano da 600V ma per questa applicazione sono troppo stretti. La frequenza di commutazione dei PFC è compresa tra 65 e 130Khz quindi non è possibile utilizzare IGBT che, in vantaggio rispetto ai MOSFET, sono più facili da reperire con tensioni VCE più alte.
Nel datasheet del ISL6731 ci sono dei paragrafi dedicati alla scelta dei componenti esterni ed in particolare al dimensionamento dell'induttore che è il componente più critico del sistema.
Con controllori come questo (io ne ho indicato 1 ma ce ne sono una marea anche di altri costruttori) il limite di potenza gestibile virtualemnte non esiste visto che essenzialmente dipende dal MOSFET che ci si mette fuori (o dai MOS, nel caso si vogliano prevedere più switch in parallelo). Se gli 1,5A di source in uscita non sono sufficienti a commutare il/i MosFET/s è possibile aggiungere un driver esterno.
Al di la dello schema e dei calcoli, che sono relativamente semplici da fare, la parte difficoltosa è il layout. Quando si commutano grosse correnti con alte tensioni la parte critica è sempre il layout. Nel datasheet ci sono un paio di link ad application notes con esempi di applicazioni reali che aiutano nel processo di studio e di sviluppo.