MECCANICA e DINTORNI

Scusami MB ma mi sembrava inopportuno segnalare un mio topic, avevo aggirato "elegantemente" la cosa invitandoti a dare una occhiata nella sezione inverter e motori.
Comunque, come ti hanno già detto, la materia è vasta, c'è ancora molto da dire, quindi vai pure avanti per arricchire quello che già c'è.

Grazie Yrag, non era mia intenzione "scavalcare" nessuno.....
Ho curiosato spesso nel forum e purtroppo non avevo trovato il tuo topic.
Il mio intento era solo quello di contribuire, con la mia esperienza (modesta...), completando ciò che sinora avevo trovato.
Quanto sopra è frutto della mia esperienza professionale maturata negli anni 1991-92, quando costruivo e collaudavo questi aggeggi . Allora erano molto più primitivi ma far girare quei cassoni con motori da 7,5 Kw lanciati al doppio dei giri nominali era divertente..... tranne quando andavano in corto e, con un blocco improvviso del rotore, ti trovavi un giunto in gomma che correva per il laboratorio dopo aver rimbalzato su un soffitto di 6 metri..........ma allora ero giovane ed incosciente .......

Tranquillo, non scavalchi nessuno.
E allora, ce la trasferisci la tua esperienza ?

Giusto ho ancora una mezzoretta per stasera ............
C'è qualche domanda ......................???
Coraggio aiutatemi

Questo di alimentare un trifase con la monofase pensavo fosse impossibile... Gli inverter già predisposti 230 mono-400 trifase, non usano un metodo differente? Dall'alto della mia ignoranza avevo capito che erano inverter appositi, che praticamente avevano uno step-up dopo la batteria di condensatori di filtro, per portarla al valore che si dovrebbe avere all'ingresso con la trifase.

Ho qualche domanda, sugli inverter in generale, più che sugli inverter per motori. L'inverter genera delle armoniche che se non sbaglio sono quelle che fanno fischiare i motori. Immagino che questo problema ci sia anche usando uno di quegli inverter che portano la 12V DC in 230V AC. Queste armoniche possono dare problemi se volessimo alimentare un altro inverter, come ad esempio una saldatrice, o un inverter per motori oppure altri componenti elettronici?

Avanti con il topic !

Magari la conoscenza subito non serve . . . . ma presto o tardi . . . .

Queste si che sono domande!!!
Allora non tutti gli inverter trifasi possono essere alimentati in monofase, perchè solo su alcuni è possibile inibire il guasto "perdita rete". Rimangono valide le considerazioni sulla limitazione ad 2/3 della potenza se non a rischio del ponte raddrizzatore in ingresso.
Sinceramente non conosco, ma ne ho sentito parlare, dei cosiddetti 220/400. A mio avviso sono così costituiti 1 ponte raddrizzatore 2 primo condensatore di filtraggio 3 step-up 4 secondo condensatore di filtraggio a tensione più alta 5 ponte trifase di transistor 6 unità di controllo. almeno io lo avrei fatto così. Dovrebbero esser parecchio costosi....
Per quanto riguarda le armoniche..........
Il segnale sinusoidale di uscita in realtà è un'approssimazione ottenuta aprendo e chiudendo una serie di interruttori in maniera opportuna: ciò genera, come si diceva un'approssimazione, tanto più vicina quanto più alta è la frequenza con la quale vengono aperti e chiusi gli interruttori. Questa frequenza si chiama "portante" e raggiunge negli inverter anche i 10-16 Khz. Ricadendo nella gamma delle frequenze udibili costringe il motore a funzionare da "altoparlante" e questa è la ragione per la quale lo sentiamo fischiare. In realtà le frequenze generate sono ben più alte e ciò genera i cosiddetti radiodisturbi.

Gli inverter ai quali fai riferimento, i cosiddetti 12/220 lavorano invece intorno ai 50 hertz (onda quadra) ovvero arrivano ai 200 hertz per realizzare un'approssimazione molto approssimativa

fanno eccezione quelli a onda sinusoidale pura, molto molto più costosi.....
Per quanto riguarda la tua ultima domanda la risposta è NI, perchè dipende moltissimo dalla natura elettronica di ciò che vai ad alimentare. Potresti ottenere un beneficio utilizzando in serie un filtro con delle bobine e dei condensatori che contribuiscono ad attenuare (ma non totalmente ...) il contributo delle armoniche . in ogni caso alimentare una saldatrice con un inverter mi sembra un caso estremo, tant'è che nell'eventualità si usavano le motosaldatrici. ora mi devo assentare ma riprendo domani e se c'è qualcosa che vorresti approfondire, ben volentieri.

Nb per black.
forse la tua più che una domanda era la ricerca di una soluzione.
Se devi alimentare un apparecchio che potresti utilizzare è il gruppo continuità per computer.
Si chiamano anche UPS. La APC costruisce vari modelli che arrivano anche a 1500 watt.
Premesso che il loro impiego è stimato per circa 2/3 della potenza , quindi 1000 watt, sono ottimi come segnali d'uscita, ben filtrati, ma hanno solo 50 hertz.....ci puoi collegare 2 batterie d'auto (24 volt) è hanno un enorme vantaggio: quando le batterie si esauriscono (spesso costano di più che comprare il prodotto nuovo) molti li buttano via o li trovi a pochissimi soldi.
Ricorda che senza batteria NON PUOI ACCENDERLI, sicchè quando le batterie vanno a P.... molti sono convinti che l'UPS sia guasto e li buttano.....
Magari combini....

Ciao Mb, al riguardo di alimentare in mono un trifase ti dico la mia esperienza: con i telemecanique (altivar) non ci sono riuscito però non sapevo che si potesse inibire la mancanza fase, invece con gli Omron vanno alla grande, ho un tornio che alimento da tempo con un inverter ingresso trifase 220 dandogli solo la monofase, la tensione raddrizzata è pressochè uguale a quella che esce alimentandolo in trifase. Inoltre ho anche dei Toshiba Vfs 11 che alimento con la trifase 380, poi tolgo una fase e i motori continuano a girare, lo stesso succede anche con un allei bradley da 2,2 kw certo questo và bene finchè ho un carico limitato se lo aumento la tensione in continua scende di più e a volte vanno in errore. A tal propossito vorrei aumentare la capacità aggiungendo dei condensatori, cosa ne dici?
Di domande ne avrei a decine , per adesso ti lascio respirare.

@MB65 no, la mia era semplice curiosità. Oggi si parla sempre più spesso di accumulatori domestici, di smart grid, di autosufficienza ecc, quindi di inverter. Mi chiedevo se ci fossero problemi per collegare certi dispositivi.

Grazie del gradimento domani prometto cercherò di trovare le risposte piu opportune. Sono molto contento della vostra partecipazione

Dimenticavo che devo trovare alcune figure e disegnini vari così si capisce meglio...notte

Eccoci.... il tempo di far un paio di schemi.......
allora per mafa.....
ecco cosa succede nel tuo (nostro ) inverter...
il primo schema rappresenta la terna (le tre fasi ..) che alimentano l'inverter.....
come vedi sono tre sinusoidi sfasate a 120 gradi......

Subito dopo il ponte raddrizzatore ti trovi in questa condizione...senza condensatori .
In realtà, con i condensatori, trovi (a vuoto...) una tensione livellata pari alla tensione di alimentazione moltiplicata 1,41, quindi se hai 220 volt trovi 310 volt mentre se alimenti a 380 ben 536 volt.
L'andamento che vedi lo ritrovi sui condensatori anche in condizioni di carico! vedi grafico seguente.......

I due grafici che seguono rappresentano le tensioni sui condensatori, come risultante, quando hai il carico (blu)....
Osserva invece quello rosso...
Quello è l'andamento della tensione se stacchi una fase. considera che i grafici usano la medesima scala.....