Certo che voi ad Agosto discussioni un po più semplici no e' ???
Avete detto più o meno tutto salvo due piccole cose che però, purtroppo, vi anticipo già che difficilmente contribuiranno a chiarire meglio il concetto
Si parla di cos-fi solo ed esclusivamente quando i vettori risultano sfasati, non distorti. Nelle forme d'onda tipiche dell'assorbimento degli inverter (quelle postate da serval) non si parla di sfasamento ma di distorsione. La forma d'onda della corrente sfasata è tipica dei carichi induttivi e capacitivi e mantiene la forma sinusoidale mentre quella distorta (visibile appunto nelle immagini allegate da serval) è caratterizzata da picchi di assorbimento localizzati nei momenti di massima tensione. Queste forme d'onda generano armoniche della frequenza fondamentale di rete (50Hz) caratterizzate da assorbimenti di corrente piuttosto elevati che disturbano altri carichi sulla stessa linea (e non solo) come sinteticamente ma chiaramente ci dice anche sarto.
Il PFC è uno stadio di conversione vero e proprio che viene inserito tra il rettificatore (ponte a diodi) e l'inverter e consta in un convertitore boost elevatore di tensione che alza la tensione di bus al valore massimo applicabile considerando un ingresso da rete ac universale (265Vac max.).; in genere il PFC regola una tensione continua di bus a ca. 375/380VDC ed il suo controllo primario è un PWM modulato a ca 125/150Khz il cui integrale è la forma d'onda della frequenza di rete raddrizzata. In questo modo l'assorbimento di corrente viene forzato a restare in fase e soprattutto fedele alla forma d'onda della tensione eliminando quindi ogni distorsione armonica.
La normativa citata da sarval in realtà è la EN61000-3-2 e impone semplicemente i limiti di corrente che può essere assorbita nelle armoniche della fondamentale 50Hz, in particolare in quelle dispari dalla terza (150Hz) alla 51esima (2,55Khz) se non ricordo male....
Il PCF boost serve proprio a questo: a limitare le correnti armoniche, limitando la distorsione. Il risultato è quello di rendere il carico il più simile possibile ad un carico resistivo, cioè quello in cui la potenza attiva e quella apparente coincidono e la potenza reattiva è = 0.