MECCANICA e DINTORNI

Salve ragazzi,
dalle mie parti l'umidità è una bestiaccia e purtroppo in garage dove faccio i lavori ce ne è con un sacco di problemi.. ruggine se non oli bene i macchinari, scatole umide, elettroniche ossidate... e in ultimo gli elettrodi!!

Volevo dei consigli per sapere come fare per conservarli bene senza umidità e nel caso l'avessero assorbita se c'è un modo per asciugarli (tipo in forno).

Un amico usa delle bottiglie di plastica vuote per metterli dentro...

So che può sembrare banale ma per me la giusta conservazione si sta dimostrando importante...

I tipi di elettrodi sono rutilici basici e cellulosici, non so se cambia..

Grazie

Mi pare una buona soluzione quella delle bottiglie di plastica, oppure tienili in casa o comunque in un luogo asciutto, in officina ne tieni solo pochi da usare subito.
Gli elettrodi umidi li puoi asciugare in forno con temperature attorno ai 50 gradi non metteli a temperature da pizza.

deumidificatore, fa miracoli!!

Grazie per le risposte, quindi le temperature per asciugarli devono essere basse? io avevo capito che andavano quasi ricotti... meglio così.
Ora mi chiedo prima di metterli in un contenitore ermetico mi sembra giusto riasciugarli giusto?

prima fai una passaggio in forno poi li fai raffreddare in luogo asciutto e poi li metti in un contenitore adeguato, ho visto una ditta che fa riparazioni di tubazioni interrate le fa mettere sottovuoto in confezioni da 10 o 20 elettrodi è geniale

anche io li metto sotto vuoto e funziona , ormai la mia cucina è un'officina.

Ci avevo pensato anche io, dopotutto producendo insaccati e prosciutti da soli la macchina da vuoto è obbligatoria!!

Mi interessava capire però le temperature e i tempi per asciugarli, ripeto una mico saldatore mi ha detto al max del forno per diverse ore, ma si può fare solo 2 volte poi si rovina, altri mi dicono basta poco.... insomma non c'è sto a capire!!

se sono fracichi (termine prettamente laziale) fai conto che qualcuno li mette nel forno con tempi e temperature da porchetta, io qualche hanno fa ho riparato un forno per gli elettrodi ad un amico, il range di temperatura era da 20 a 75 gradi e aveva la funzione controllata da un orologio giornaliero, in pratica le teneva al caldo nei periodi invernali.
la cosa buona che aveva l'anticondenza.

sui miei c'è scritto 2 ore a 200° max 5 volte.

Rino quello che dice è esatto alcuni arrivano anche a 250° le temperature di mantenimento le trovi scritte sulle confezioni, fate attenzione che variano da marca a marca, questo dipende dalla composizione del rivestimento , da considerare che in ogni caso un elettrodo tenuto in temperature adeguate alle specifiche lo rendono performante specie su saldature soggette a controlli (CND). A proposito di mantenimento, parecchi anni fa a Milano durante la costruzione dell' apliamento dello stadio di san Siro qualche collega poco rispettoso mise a cuocere in un tegamino dentro il forno di mantenimento alcune uova con tanto di olio, risultato che abbiamo buttato circa 5000 elettrodi da 3,25 al 5mm. Questo è uno dei tanti episodi che capitano in un cantiere dove il forno è senza lucchetto

Ma almeno le uova come erano venute???

Buono vado a cercare anche se per ora non ho trovato nulla, ad esempio ho una confezione da 100 pz. da 3.2mm della soder basici tipo 1010 ma sul sito e sulla confezione c'è mezza indicazione e basta!!

Mentre per quelli della esab cellulosici dovrei trovare le info sul sito.


Allora faccio così:
-prima fase giro in forno per asciugatura
-seconda fase o sotto vuoto oppure cerco quei contenitore per pasta o caffè lunghi con la guarnizione

Vediamo se così riesco a conservarli a lungo senza sciuparli..

Che bella ed interessante questa discussione : non avrei mai immaginato di dovere (potere) conservare gli elettrodi sottovuoto nè di doverli ricuocere . . . . .

Comunque, a seguire i vari consigli, dopo anni ed anni, sono riuscito ad eseguire qualche saldatura decente : grazie a tutti !

Ti dò un'altro consiglio quando fai l'esiccazzione gli elettrodi da mettere sottovuoto o in bottiglia come suggerito, fai in modo da fare questa operazione solo in ambienti denumidificati, perche basta l'umidità presente in ambiente a vanificare il lavoro. Esistono sacchetti per sottovuoto che resistono alle alte temperature, di solito sono in alluminio.

Confermo anche che le temperature di deumidificazione (l'umidità crea inclusioni di idrogeno) sono abbastanza elevate 150-180-200 (perlomeno sulle scatole di quelli che uso io c'è scritto così).
Io in genere quando apro un pacco sigillato e plastificato faccio mazzetti da 20pezzi, li metto sottovuoto e quindi non ho problemi dal primo all'ultimo.
Lo faccio anche con le bobine di filo per il mig.
Il metallo d'apporto per il tig invece lo metto in tubi di pvc (per gli scarichi) in cui faccio il vuoto quando non li utilizzo.
L'anno scorso ho trovato a pochi euro e vicino a casa un fornetto portatile termostatato per elettrodi.

Cavolo, meno male che pensavo fosse una cosa semplice...
Farò il lavoro di metterli sotto vuoto in casa, e assieme al forno accendo il condizionatore così mi deumidifica la stanza.
quelli che uso invece cercherò un contenitore per pasta con guarnizione.

Non sapevo di dover tenere asciutto anche il filo per mig e le bacchette per tig?? possibile per l'ossidazione? non basta avvolgerle nella carta da giornale?