Questo post l'avevo perso..........
Mario, spero l'argomento sia ancora di tuo intesse e se eventualmente devi portare avanti il lavoro, posso darti dei suggerimenti per semplificare un po le cose. Purtroppo e da un po di anni già che non si lavora più su sistemi del genere, però qualcosina in mente ancora la ho, provo a buttar giù una spiegazione un pò sommaria, e per più chiarezza, posto qualche dispensa inerente l'argomento.
In campo automobilistico nelle applicazioni che inteteressano l'accensione, il sensore Hall viene usato in configurazione un pò particolare, il campo magnetico è fisso e per generare il segnale, viene posta una bariera tra il magnete ed il sensore per far si che la tensione commuti da 0 a Vout "di solito una campana di metallo nella quale sono state ricavate delle opportune feritoie dipendenti dal numero degli impulsi giro nesessari, che di conseguenza permettono al sensore di generare gli impulsi di segnale ad onda quadra, in questo modo si ha un sistema stabile, che è difficilmente influenzabile da vari campi magnetici che si potrebbero creare dalle rotazione dei vari organi o da interferenze di varia natura, ed in particolare anche quelle provenienti dal sistema alta tensione con scarso isolamento.
Con tale sistema, allargando e stringendo le feritoie si è anche in grado di creare un Dwell abbastanza ottimale, (cosa che con un sensore induttivo è molto più complessa e necessità di un adeguato circuito di trigger), nonostante sia già un buon sistema molto simile alle vecchie puntine, viene ugualmente migliorato dall'eletronica dei moduli, perchè il tempo di carica della bobina (come giustamente Yrag ha fatto notare) è di fondamentale importanza per il funzionamento del motore nei vari regimi di rotazione; l'elettronica del modulo, controlla e gestisce anche altri fondamentali parametri per il miglior funzionamento del motore, per cui il cosi detto amplificatore, oltre che commutare il negativo per far caricare la bobina nei tempi giusti, si occupa anche di limitare la corrente di carica della stessa per evitarne il riscaldamento, ed inoltre commutta allo stato off gli eventuali stati di spegnimento del motore con conttatto sensore on, che in caso di commutatore accensione inserito, lascerebbero la bobina in tensione con relativa veloce scarica della batteria e riscaldamento della stessa, tutto ciò per poter eliminare la resistenza sul primario presente sui vecchi sistemi a puntine, che limitava anche la buona carica della bobina, poi naturalmente altri varie strategie per permettere di avere una scintilla sempre ottimale. Allego qualche dispensa che tratta in linea di massima il sistema, così puoi farti un'idea più chiara del funzionamento; se hai necessità di argomentazione più dettagliata chiedi pure, dovrei avere anche qualche schema di qualche amplificatore che avevo costruito anni fa per un mio progettino, funzionava bene ma poi l'ho sostituito con un modulo commerciale che recuperavo in demolizione.