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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: mer apr 25, 2012 10:47 
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CAPO OFFICINA
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Iscritto il: dom gen 31, 2010 21:46
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Ale, hai poi provato ad attaccare 2 PCB ?

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McMax

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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: mer apr 25, 2012 11:30 
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AMMINISTRATORE
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ancora no max.... una settimana di m...da guarda.... :???:


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: mar mag 01, 2012 10:43 
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SON PASSATO AI TRAPANINI
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complimenti ragazzi ...interessante... a me servirebbero un 3500mm ... chissà se si può utilizzare il nastro di rame incollato su qualcosa ed inciso... :roll:


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: gio apr 11, 2013 23:32 
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GUARDIANO DEI CESSI
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Questo post è iniziato bene, ma è finito nel nulla, che peccato....
Max, volevo chiederti una cosa facile, se mi sai aiutare. Siccome la mia fresatrice piccolina non ha i noni per la Z, ho comprato un calibro digitale economico da 200mm, da avvitare direttamente sulla fresatrice. Ora, siccome mi è caduto un altro calibro nella vasca del lubrorefrigerante, l'ho smontato tutto per asciugarlo e mi sono accordo che c'è uno sportellino che permette di accedere a 3 piedini. Sai di cosa si tratta? sai se è possibile mettere un display remoto?
I calibri del Lidl secondo me hanno il grave difetto che quando si spengono (per time out) e poi si riaccendono pur non modificando la posizione si autoazzerano. Il mio calibro del leroy merlin è costato di più, sui 16 euri, mi pare, ma anche se si spegne quando si riaccende "ricorda" dove era arrivato; in più si riaccende da solo appena si sposta il cursore; spero che quello da 200mm sia pure così, sarebbe ottimo per la Z della fresatrice. Se poi si può mettere il display remoto, è fatta!
Grazie Max (o anche agli altri che mi sapreanno dare buone informazioni....!!!)

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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: ven apr 12, 2013 08:36 
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CAPO OFFICINA
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Iscritto il: dom gen 31, 2010 21:46
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Lo sportellino ha in realtà 4 piedini che sono rispettivamente 2 di alimentazione (V+ e GND) uno per il clock e l'altro per il dato. E' possibile alimentare il calibro dai pins di alimentazione facendo a meno della batteria; la tensione da dare è di 1,5Vdc. Dai pins dato e clock il calibro trasmette di continuo i dati di misura utilizzando 1 tra 2 formati ben noti; in genere quello più di ffuso è il 2x24: in pratica escono due stringhe da 24bit in cui vengono rispettivamente codificate una misura assoluta (non interpretabile) e una misura relativa, che corrisponde esattamente a quanto visualizzato sul display ma in pollici e in forma intera con segno in complemento a 2.
Il post non è finito in nulla; guarda qui: viewtopic.php?f=80&t=7280&hilit=mcdro
Troverari anche maggiori dettagli circa l'interfacciamento.
Ad ogni modo remotizzare il display è fattibile ma non basta un semplice display; occorre un microcontrollore per leggere il calibro....

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McMax

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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: dom mar 08, 2015 11:04 
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Per chi dovesse capitare in questa discussione ormai abbandonata da più di un anno.

E' opportuno che si tenga conto di un fattore importantissimo,

se

la striscia incisa e il cursore sono li a formare un nonio e quindi, la lettura degli spostamenti è la medesima o è una frazione o è un multiplo o sottomultiplo degli spazzi ricavati sulla riga e/o sulla slitta, non si spiega come mai c'é la possibilità di incremetare e decrementare oltre che di azzerare su uno dei qualsiai centesimi visualizzati.
Ne consegue che il tutto ( la riga e la slitta ), non sono e non possono essere paragonabili al nonio meccanico, diciamo che la slitta è un supporto con le piazzole equidistanti tra loro, ma sulla slitta viene messa in atto una strategia per cui, quando una sezione captatrice rileva uno spostamento, lo visualizza tal quale, poi, continuando a spostare la slitta sulla riga, il precedente sensore "cede" il testimone all'altro sensore che a sua volta lo prende in carica e lo visualizza sul display lcd; a questo punto ci siamo spostati soltanto di un centesimo di millimetro.. il passo successivo consiste nel far proseguire la slitta e la relativa visualizzazione di altro centesimo di millimetro ad opera di altro sensore e siamo a tre centesimi di spostamento/misurazione, il pic incorporato nella slitta di fatto, sincronizza le rilevazioni dei sensori in maniera di come avviene su un motore trifase dove è possibile cambiare il senso si rotazione cambiando la sequenza di una fase rispetto all'altra... ecco che il pic opportunamente istruito, riesce a "capire" e a visualizzare se stiamo procedendo in un senso o nel senso opposto... ricapitolando, è importantissima la precisione delle piazzole sulla riga, ma se volessimo realizzare il tutto come il classico nonio meccanico, dovremmo riuscire a realizzare tutti i centesimi possibili con altrettante piazzole, ma sappiamo che non è possibile eseguire una stampa così minuta, specie su una riga di rame e comunque, la slitta dovrebbe sempre individuare frazioni di centesimo per poter indicare se ci sitiamo spostando in un senso o nell'altro.

f.sco


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: dom mar 08, 2015 12:17 
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Non so, questi ragionamenti non mi convincono. :grin:
L'inductosin (o come si chiama) ha un pattern di circa due millimetri (se non ricordo male) e funziona in maniera mista, un circuito conta i cambi di pattern e cioe' i due millimetri, mentre un'altra parte misura la variazione del voltaggio (dovrebe esere un trasformatore differenziale ..non sono sicuro del termine tecnico perdonate :???: ) e con opportuni circuiti si ricava la parte frazionaria, mi sembra che gia' 30 anni fa questo sistema leggeva le frazioni di centesimo!!!.
Voglio semplicemente dire che c'e' un nonio elettronico che probabilmente misura su piu' elementi la capacita' ( quindi una frequenza di solito e il fatto che ci siano piu' elementi in ballo media gli errori dello stampato) e in base a questa determina la porzione frazionaria della misura e un contatore che rileva quante volte ho passato lo "zero" per contare i pattern .

Mandi Mecha


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: dom mar 08, 2015 12:52 
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Località: Provincia di Trapani
la tua spiegazione potrebbe essere condivisibile ( ma non la condivido ) soltanto per quanto concerne la misurazione del singolo centesimo o frazione, non tenendo conto comunque che se di oscillazioni stiamo parlando, esse sono influenzabili da agenti esterni a scapito della precisione della rilevazione, ma un'altro aspetto importante, non lo spieghi... come fa il tutto a capire il verso di scorrimento?... sempre per differenza aritmetica delle frequenze o per l'effetto doppler?... La vedo ardua.... comunque, stiamo ragionando giusto per mantenere oleati i neuroni, sarebbe opportuno investigare approfonditamente per poi poter sfruttare anche la tecnologia da bancarella... che è oltremodo sofisticata ma snobbata dalla.... "mia" superficialità.

f.sco


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: dom mar 08, 2015 20:57 
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Prova a cercare dati su inductosin o inductosil per avere un'indicazione sul suo funzionamento e magari qualche spunto salta fuori anche per i calibri.
Ora ripeto che non ricordo bene il funzionemento ma grossomodo e' quello che ho indicato.
Mi ero interessato a questo sistema dato che mi erano capitati in mano spezzoni di riga di questo tipo e così ho voluto conoscerne il funzionamento.


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: dom mar 08, 2015 21:20 
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In queste ore ho fatto qualche ricerca... in effetti non è proprio come pensavo io...
partivo dal concetto che usano i sistemi con motori passo passo, due o tre coassiali ma sfasati di un terzo di passo elementare così da poter avere delle rotazioni assiali minuscole, a seconda di quanti passi è previsto che ruoti quindi, viene fermato eletrronicamente; questo è il sistema che adorttavano le macchine per scrivere con elemento porta caratteri a "margherita" dove ad ogni petalo corrisponde un carattere specifico, una posizione da raggiungere a partire da un punto zero che si resetta ad ogni rigo di scrittura... comunque, la cosa mi intriga parecchio e spero di scoprire per davvero come stanno le cose... solo così si può sfruttare a pieno le potenzialità di questa tecnologia così "semplice" e così funzionale. :smile:

f.sco


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MessaggioInviato: dom mar 08, 2015 23:35 
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Interessantissimo post seguo tutto ! bravi

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Del maiale non si butta niente !

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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: lun dic 26, 2016 20:51 
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DavidTyday......


Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.

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https://www.youtube.com/user/zeus240658 . ho sempre detto quello che pensavo,ma forse era meglio non dirlo,avrei fatto piu' strada
aiuto mod. ISO 0,001
AD DELLA B.Vk3 LATHE TOOLS & FREE POWER


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: lun dic 26, 2016 20:57 
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CAPO OFFICINA

Iscritto il: lun dic 23, 2013 14:36
Messaggi: 10255
Località: Roma Monte Sacro
Valerio per quel c.....e che ci insozza il forum, quella è troppo piccolina e delicata, roba per bambini, ....a quello ci vorrebbe un tortore al carbonio da collaudarlo sulla zucca e provare quanto resiste (no la testa ma il tortore!)


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 Oggetto del messaggio: Re: Anatomia di un calibro digitale
MessaggioInviato: mer lug 08, 2020 09:15 
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CAPO OFFICINA
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Iscritto il: lun feb 29, 2016 11:29
Messaggi: 13594
Località: Ustica & Dintorni saltuariamente Bologna o Pesaro
Bellissimo e interessante questo post
Grazie McMax per la sperimentazione ...
Su sto forum andando a spulciare si trovano cose che voi umani ... :risatina: ma per fortuna abbiamo il tasto "cerca" con la certezza che non troverà una bella fava :frusta: :risatina:

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Gli errori sono per i principianti, noi esperti puntiamo al disastro !!!
Le conoscenze acquisite, sono proporzionali al DANNO PRODOTTO !!! ( esperienza personale...)
youtube



Immagine 2°socio TIRATOSAURO CLUB ITALIAN


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MessaggioInviato: mer lug 08, 2020 09:17 
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TORNITORE E FRESATORE

Iscritto il: dom apr 04, 2010 16:54
Messaggi: 4039
Località: Rovigo/Delft
Davide ci vorrebbe il topic dei topic, un topic dove son elencati quelli gutosi

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"La roulette russa non uccide" affermano 5 esperti su 6
"La prima cosa che guardo in qulo è la ragazza"
"Se non sei parte della soluzione sei parte del problema"
"Simplicity is the ultimate sophistication"


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