MECCANICA e DINTORNI

Cima
,non ti preoccupare

Una volta rettificato l'albero si potrebbe coprire la zona di contatto con il nero fumo di una candela o lampada a olio.
Lo straterello di nero fumo agisce sia come "distanziale" che come distaccante; questo ovviamente solo sentito e mai provato di persona!

Ciao Max

@ cima
Alla South Bend sono andati avanti per oltre mezzo secolo con le bronzine con la regolazione a spessori che le ovalizza quindi credo che per quello problemi alla fine non ce ne saranno.
Purtroppo manca il fattore 'esperienza' quindi fino a che uno non ci mette le mani, tante cose sono per forza un po' incerte.
Credo che raschiettare a zero con l'albero vada bene, poi buona parte del gap lo si va ad ottenere anche con la successiva operazione di lappatura.
L'azienda che produce l'apposito compound per metalli morbidi (non dovrebbe aggredire l'acciaio dell' albero) dice che addirittura la raschiettatura è superflua e consiglia di di procedere con varie gradazioni di paste fino al raggiungimento del risultato finale. http://www.newmantools.com/lapping/timesaver_booklet.pdf

@ max
il nerofumo lo si usa come antiaderente quando si babbitizza per colata in uno stampo, io invece vorrei procedere per centrifugazione che dà un risultato più uniforme ed omogeneo; le uniche superfici eventualmente a contatto con il metallo fuso sono di alluminio e su quello le leghe a base di stagno non aderiscono. In gergo tecnico si dice che la lega non le 'bagna'.

Forse non mi sono spiegato bene, se in linea teorica raschiettassi a "zero" usando il mandrino come riscontro, semplicemente allargando i due semigusci non riusciresti ad ottenere un gioco di 3-4 centesimi (nel punto dove ne hai di meno) senza arrivare ad una ovalizzazione di un paio di decimi che mi sembrano francamente un po' troppi, da qui l'idea che in fabbrica usassero per riscontro magari una spina rettificata leggermente maggiorata rispetto al mandrino. Comunque se mi dici che poi sistemi di fino con la smerigliatura mi fido perchè è una cosa che non ho mai fatto a cui provo solo ad applicare un po' di ragionamento.
In ogni caso tanti complimenti ad Alberto perchè sembra che su sta cosa del vecchio South Bend ci stia studiando veramente tanto

concordo.veramente bravo a studiarci sopra e a condividere qui

Alberto, strane davvero le bronzine di un South Bend senza il loro felt, forse le loro si son perdute nei più dei cent' anni di vita della macchina. Capisco l' intenzione di cercare di preservarle forse legata all' usura dell' albero del mandrino.

Vi ringrazioper i complimenti - fanno sempre piacere Mi piacerebbe condividere cose più concrete, per ora sono più che altro pensieri a ruota libera, ma occorre fare un passo alla volta, specie per me che sono un'apprendista in meccanica.

Diaciamo che a differenza delle intenzioni iniziali, quando ho deciso di acquistarlo, in cui non prevedevo assolutamente un ripristino 'conservativo' (non sono amante dei restauri e non prevedo di muovermi in questo senso) adesso che so quanto è vecchia questa macchina mi dispiacerebbe apportarvi modifiche che la stravolgono e per ora miro a dei miglioramenti, ma moderati, possibilmente senza alterare troppo i pezzi originali per quanto possibile.

@LorenzoG

Non capisco... per felt intendi il feltro?
In questo modello non ci sono feltri nelle bronzine; se intendi quello, è presente nei modelli più recenti, dagli anni '40 in poi, dove la bronzina è in un solo pezzo con la lubrificazione dal basso.

Un'altro motivo per cui non vorrei procedere subito col fare le bronzine nuove è che mi piacerebbe eventualmente farle in un solo pezzo come nei modelli più recenti. La cosa è senz'altro possibile, ma vorrei studiarne con calma i pro e i contro dopo aver messo in moto il tornio e aver visto un po' come girano le cose.

permetti un consiglio ? io, prima di tutto misurerei con precisione le tolleranze che hai attualmente . con un micrometro misuri la linea mandrino e con un'alesametro misuri l'interno delle bronzine da montate . intanto, serve ad avere un'idea di come è messo...perchè fin'ora , abbiam solo visto che ci son delle righe , ma non è detto che compromettano tutto . se il gioco non fosse eccessivo, potresti tranquillamente pensare di rimontare tutto così ed usare un olio di gradazione più dura . intanto cominci a fare qualcosa con la macchina e cominci ad impratichirti . poi, col tempo valuterai se è il caso di fare interventi radicali .

Alberto i Feltri i modelli pre guerra, li avevano eccome:

Per es:


http://www.practicalmachinist.com/vb/so ... on-281589/

Da altre parti del mondo, non in Italia, sono macchine diffuse con tanta tanta letteratura come stai tu stesso constatando.
Il tuo modello, come ti ho scritto, secondo la catalogazione South bend, è di tre anni più anziano di quanto dici, un pre-Prima Guerra ed allora potrebbe esser nato con dei bushings privi di felts ma sarebbe un caso preciso perche' molti modelli pre 30' I feltri, li hanno

Ho fatto qualche misurazione, sulla bronzina frontale che quella messa peggio, col calibro (Mitutoyo nuovo).
Per l'albero si va, a seconda del punto di misura da 52,39 a 52,45 ma è molto rigato;
per la bronzina sul diametro orizzontale si va da 52,4 (lato verso mandrino) a 53,0 (lato opposto) è molto più liscia dell'albero ma è sicuramente anche ovalizzata come foro.
Ho provato a montare l'albero sulle bronzine ben pulito e lubrificato ma gira male, il film d'olio non si forma, le superfici dovrebbero avere una superficie quasi lappata.

Nel catalogo 97 del 1938, nel mio modello e in quelli di medio size, ci sono ancora le bronzine spaccate senza feltro, nel catalog 100 del 1941 c'è il tipo nuovo di bronzina col cilindro lubrificatore di feltro. Il mio è fatto esattamente così: https://www.youtube.com/watch?v=K3c0iwFgORo Quello successivo cosà : https://www.youtube.com/watch?v=9UZJDCwkeKc.
Non vorrei che ci fosse un riferimento al bicchierino oliatore dei modelli più vecchi, che non è a goccia come molti potrebbero pensare, ma ha uno stoppino, non feltro, che pesca nell'olio e lo porta per capillarità giù fino alla bronzina.

Ciao dalle foto dell'asse mandrino mi sa che le bronzine in un sol pezzo non le puoi montare, le devi fare e poi tagliarle altrimenti non le monti.

Perché scusa?
L'albero è fatto a diameri decrecenti partendo dal maggiore che è la pista di rotolamento della bronzina frontale (tralasciando la flangia reggispinta)

per la cronaca mi sono divertito a fare due conti con i pollici e relative frazioni credo che il diametro originario fosse 2"1/16 pari a 52,3875mm quindi se così fosse l'usura (minima perché col calibro ho misurato le creste dei solchi) sarebbe dell' ordine di circa 6 centesimi.

allora, le misure devi prenderle con un micrometro e con un'alesametro (con quest'ultimo leggi anche l'ovalizzazione ) . col calibro , non valgono nulla . per l'olio, prova ad usare un olio più denso. che olio hai utilizzato ?

Il micrometro e l'alesametro, come avrai intuito, non li ho...
Anche se col calibro avessi sbagliato di qualche centesimo, penso che dati i valori risultanti, la diagnosi finale non cambi di molto, ti pare?
Un poco alla volta mi attrezzerò.
Poi per misurare l'ovalizzazione bisognerebbe ripristinare gli spessori da mettere sotto ai morsetti della bronzina, al valore corretto, altrimenti il foro è ovale.
Non li ho per cui è un'altra cosa che dovrò fare...
Come olio ho usato quello del motore della macchina SAE 15W40 (so che non è l'ideale ma è l'unico che avevo per casa).
comunque mi sembra di media densità.

allora , col calibro ti puoi essere sbagliato anche di un decimo ... per l'olio, prova con un 90 da trasmissioni .... e poi ne riparliamo...