MECCANICA e DINTORNI

Buon giorno a tutti, a qualcuno di voi che possiede un T044, è mai capitato che durante una lavorazione la testa della fresa scenda da sola di colpo diciamo di circa uno e due millimetri? Mi è già capitato un paio di volte ma non ho ancora capito se perché non sono bloccati abbastanza i lardoni sulla testa o se cala per qualche altro motivo, logicamente è una cosa talmente veloce che non hai tempo di capire cosa stia succedendo ,grazie

Mai successo.
Ma scende la testa , il cannotto, o la fresa (utensile)?

Io ho la TO44 , ma se stringo i fermi sui lardoni ed il fermo sul cannotto , non si muove .....

Io ho notato che quando tengo il cannotto libero, per esempio per portare la fresa (in rotazione) a filo del pezzo, il cannotto (con portapinze e fresa) non scende con fluidità, ma leggermente a scatti. Anzi peggio. In alcuni tratti scende bene, ma poi si impunta, continuo a girare il volantino micrometrico e il cannotto fa un "salto" verso il basso. È una cosa che devo sistemare perchè se la fresa dovesse andare a sbattere sul pezzo, la scelta è se rompere la fresa, segnare irrimediabilmente il pezzo o la somma dei due problemi.
Detto questo, che l'intera testa possa spostarsi verso il basso non credo sia meccanicamente possibile.

viewtopic.php?f=93&t=15954&start=0

Qui avevo ripreso gran parte del gioco tra la vite trapezia e la chiocciola della slitta della testa sulla colonna ; se il gioco è ridotto , la testa non scende di così tanto , anche con il fermo dei lardoni lasco ....

Può succedere che portando la testa in discesa con la vite , con i lardoni stretti giusti , che lavori la faccia inferiore della vite, quindi con sotto il gioco : se non si bloccano i lardoni, con le vibrazioni l'equilibrio salta e c'è la discesa improvvisa della testa di una quantità corrisopndente al gioco o anche di più se la vite a causa delle vibrazioni ha fatto un mezzo giro.

Ecco appunto !

Penso sia un problema come quello descritto da carlino, se non sbaglio il problema ogni volta che si è verificato avevo da poco spostato la testa, comunque scende tutta la testa e non il canotto, la cosa che non capisco è che sia in salita che in discesa non dovrei aver gioco sulla vite della colonna, in quanto con il peso della testa il gioco tra chiocciola e madre vite si annulla, nel senso su una chiocciola x o y ho la ripresa del gioco, ma su z la chiocciola rimane sempre schiacciata sulla cresta della vite, quindi sto gioco da dove arriva? A meno che con le vibrazioni la madre vite tende a svitarsi se ho i lardoni laschi

A meno che, vedendo le foto di dasama46 sia il gioco nella bussola, se salgo con la testa e poi scendo e per qualche motivo non si azzera il gioco nella bussola,tipo se ti scordi di ammollare i lardoni poi scende di colpo

Se i lardoni sono stretti correttamente la testa con il suo peso non dovrebbe scendere , per cui quando abbassi la testa con la vite questa lavora a spingere in giù : spingendo ancora la testa in giù con una forza estranea alla vite ( possono essere le vibrazioni e gli sforzi di una lavorazione ) questa scenderà ancora fino ad appoggiarsi alla vite di una misura pari al gioco.

se salgo con la testa e poi scendo e per qualche motivo non si azzera il gioco nella bussola,tipo se ti scordi di ammollare i lardoni poi scende di colpo

Questa a me sembra l'interpretazione più logica .....

Scusate ma in questo caso è un errore procedurale.

È come dice dasama e secondo me il gioco si crea nella bussola con la cava ovale nelle foto di dasama, quando scendi il gioco si azzera nella parte bassa della bussola,rimane però il gioco sopra che probabilmente si azzera poi con le vibrazioni,probabilmente ho alzato e abbassato senza lasciare i lardoni, e ragazzi ci devo prendere la mano, comunque a non usarla spesso ci sono delle accortezze che a volte scordi

Già che siamo in argomento fresa da banco, qualcuno di voi ha montato il visualizzatore a 3 assi? Stavo guardando ci sono una marea di marca a prezzi diversi, qualcuno è pratico dell'argomento?

Se cerchi , nel Forum mi pare che se ne sia parlato più volte . . . .