Vi presento qui una mia idea, che mi è venuta tentando di risolvere ( nel modo più semplice possibile) lo sgancio del mandrino MT3 della mia vecchietta cinese Sieg T058; ho aperto questa nuova conversazione per rendere più visibile il tutto, sperando che possa servire anche ad altri per cambiare il cono morse MT3 di questa fresa si deve tenere fermo il mandrino con apposito perno infilato lateralmente, svitare leggermente la vite a testa esagonale che si vede sotto, che è avvitata sul cono morse MT3, dare 2 o 3 colpi di martello metallico ( fa rumore e battere assialmente sui cuscinetti radiali non mi piace, anche perché il carico applicato in questo modo impulsivo non va soltanto sui cuscinetti, per quello fino ad oggi l’ho cambiato raramente ma adesso ho un porta pinze nuovo ER32 e un porta frese modulari, quindi mi servirà cambiarlo più spesso), svitare completamente la vite e togliere il cono, rimettere nuovo cono e avvitare, ovviamente non a morte xchè è solo una sicurezza.
Ma (ho pensato) se io con una staffa non permetto alla vite di svitarsi (tenendola ferma dov’è verticalmente, a parte la rotazione), sarà il cono morse a farlo, giusto ? Per il principio di azione e reazione, visto che la vite M12 è avvitata per un pò sul cono !! La vite sta ferma dov’è, il cono scende e lo si svita, si ruota la staffa, si rimette il nuovo cono, si riavvita il tirante di sicurezza con una leggera coppia e si richiude la staffa: è l’uovo di colombo ? :D !!!
No, però funziona, non fa rumore e non stressa i cuscinetti: è vero che un po' di carico finisce sui cuscinetti xchè comunque l’albero porta mandrino è “appeso” sulla testa mediante i 2 cuscinetti (nel mio caso peraltro nuovi perché gli ho cambiati assieme agli ingranaggi , ora tutti metallici, quando ho sostituito l’ingranaggio di teflon originale esploso in pezzi…), ma è da tener presente quanto il carico di sconamento sia applicato lentamente mediante la chiave e comunque sarà un carico di primo distacco basso, visto che il tirante non viene serrato a morte (non deve e non serve!) e di certo migliorativo rispetto a martellate da dare sul tirante stesso; svitando di 2 o 3 giri si sente il caratteristico rumore “stuck”, segno che il cono si è sconato, resta avviato al tirante ovviamente, basta girare un po' il tirante in direzione antioraria e il tutto viene giù.
Ho realizzato il bloccaggio tramite 2 colonnette filettate ed una staffa (che avevo intenzione di rinforzare a flessione con una nervatura saldata a TIG in verticale ma per il momento ho visto che non flette minimamente), ho riprodotto con le colonnette le attuali viti M6 aggiungendo la spianatura per chiave da 17 ( la stessa chiave della vite di sblocco), realizzando però un centraggio preciso dove invece adesso ci passa libera la testa cilindrica a brugola ( esagono incassato) delle M6 TCCE; così facendo spero di scaricare lo sforzo più a flessione sulle colonnette e sulla superfice delle colonnette che appoggia sulla testa, piuttosto che a trazione sui filetti dei perni, visto che quest’ultimi sono avvitati su una ghisa…non proprio “qualitativa” diciamo , anche se i filetti non sono pochi perché una M6 x 20 si avvita tutta !! Ho notato comunque che basta veramente poco per sconare, quindi immagino anche che il carico per lo sconamento che si sviluppa sia davvero basso.(e diviso su 2 cuscinetti).
Resta da stare attenti alla coppia di serraggio del tirante, io non mai tirato quel tirante se non un minimo e appena sento che la chiave comincia a fare resistenza basta, poiché so essere solo una sicurezza per la fresatura (che non si sconi e ti arrivi in faccia il mandrino a causa dei carichi radiali di fresatura) visto che in foratura si va in favore di sicurezza, dal carico assiale che deriva dalla punta a forare e che “aiuta” lo sviluppo dell’attrito sulla faccia del cono.
Ho deciso inoltre di lasciare un “aria” di 2 (mm) tra la testa della vite ed il fermo meccanico xchè, nel caso si sfilettasse il tirante, avrei comunque un minimo di corsa per dare un colpo e sconare, inoltre questa “piccola” aria mi permette di sopperire ad eventuali differenze di lunghezza nei coni morse di diversi produttori.
Vi allego anche i disegni, così per chi ha il mio stesso modello di fresa è tutto pronto, per chi ha modelli leggermente diversi basta adattare un po' le quote, scusate le macchie sui disegni, “fa tanto officina “diciamo” :D
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