MECCANICA e DINTORNI

La parallela è un problema facilmente risolvibile con il dos , bastava l'indirizzo esadecimale della porta e un bel FF o 00 a seconda se si voleva tutto spento o tutto acceso piazzato nel config.sys ...ma oggi è windows che gestisce tutto in contemporanea con l'harware quindi non c'è uno standard, ti può capitare che un pc con win10 al boot si ritrovi con tutta la porta spenta e su un altro pc con lo stesso winzozz mezza accesa e mezza spenta ... non so se è possibile una configurazione in assembler ma non credo ,però non sono molto pratico su sta cianfrusaglia

ps
anche io avevo pensato a 6 sfere , forse mi sono spiegato male ...ma intendevo 3 sfere per ogni boccola , 2 boccole =6 sfere

Soluzioni puramente software non ne vedo.
Difatto avevo lo stesso problema su linuxcnc gia' 20 anni fa' quando si chiamava emc2 , non c'era il problema con turbocnc ma usarlo oggi sarebbe da pazzi.
Rimarro col mio sistema di sprecare un pin controllando cosa fa' la macchina, restera' poi sempre a vedere se cambio pc cosa succede.
Le schedine usb questo problema non l'hanno e possono andre piu' rapide della parallela senza cambiare i settaggi di clock in mach3

Una domanda
vai diretto dalla parallela del pc alla scheda ? se si , la scheda è optoisolata dal resto del mondo ?

https://fr.aliexpress.com/item/32776800397.html
si e' optosolata ha un rele' a bordo che non uso,c'e' il ponticello per usare il pin per altro , per me sempre un rele' e' ma SSR, ha potenza a sufficienza per pilotare direttamente l'SSR ,la parallela non ce la fa' a meno di aggirare con un segnale active low.
Ha l'uscita pwm e puo' gia' di suogestire i segnali 0-10v per gli inverter cinesi piu' ltre cosette su cui non ho approfondito dato che non mi servono.
Per come e' fatta e per quel che fa e' un buon prodotto
Se ti serve per 1 euro in piu' la trovi col cavo parallelo incluso, avevo gia' dei cavi ma per la cifrona ho preso tutto ed il cavo e' ben fatto, sara' lungo circa 1 metro.
Piedinature e caratteristiche vanno cercate in giro per il web, sti cinesi sempre piu' ti mollan l'osso a prezzo ma poi per farlo andare ti devi arrangiare.
https://ae01.alicdn.com/kf/HTB1Aoo7JpXX ... pg_q50.jpg
non ho provato ma i nema 17 li dovrebbe pilotare direttamente, l'alimentazione sarebbe il 12-24v opzionale
nasce per rubare i 5V al pc tramite usb, avevo gia' un 5V a bordo del controllo ho strappato via l'usb e ci ho saldato 2 fili per collegarmi internamente all'alimentatore, una porta libera in piu' sul pc fa' sempre comodo

@lelef:

i miei due centesimi per la parallela: quando accendi il PC (boot) l'interfaccia verso Mach3 e' gia alimentata?

Se ben ricordo, in fase di boot la parallela manda dei livelli logici che servono a capire lo stato della scheda madre.

Se la scheda interfaccia verso Mach3 venisse alimentata 5/10 secondi dopo l'accensione del PC, il problema della parallela non dovresti riscontrarlo.

Un ritardo in accensione (della sola scheda interfaccia Mach3) dovrebbe essere facilmente gestibile.

Ciao :-)

Mauro

Grazie ,il ritardo era una soluzione che avevo valutato ma cambia da pc a pc e non e' costante pure sullo stesso pc quindi bisognerebbe darsi un gran margine.
Avevo anche pensato per dirle tutte ad un sistema con micro che teneva isolati gli optoisolatori semplicemente togliendogli la massa in modo da avere un solo segnale, il micro alimentato via usb per partire e spegnersi assieme al pc avrebbe letto il primo cambiamento di stato e avrebbe tenuto la porta isolata, al secondo avrebbe eventualmente fatto un check sullo stato del pin del rele' e dalla sua prima messa in off sino al successivo spegnimento del sistema svrebbe ricollegato gli optoisolatori.
Entrambe i sistemi implicano un hardware aggiuntivo un po' invasivo

Non per polemizzare ma:
quanto tempo impiega il PC a fare il boot?
Quanto tempo impieghi per avviare il programma della CNC?

A livello di passione penso che 10 secondi di ritardo all'avvio (sulla sola scheda interfaccia) non inficino la resa e dovrebbero bastare e avanzare per evitare i segnali indesiderati sulla parallela.

Sempre che tu non abbia il PC acceso h24 :-)

Ciao :-)

Mauro

P.S. un semplice tentativo: alimenta la scheda di interfaccia solo quando il PC ha terminato il boot. Se funziona ti ingegni con soluzioni piu' evolute.

ma andrebbe benissimo , solo che conscendomi non mi ricorderei e mi incasinerei uguale, aggiungere una spia di avventa accensione basterebbe a farmi capire.
Comunque ho risolto grazie alla scheda, nella documentazione ,bah la documentazione si ferma allo schemino sopra,non c'e' ma il segnale enable ha un filtro implicito, se si disabilita stacca subito se si abilita il segnale deve essere attivo per un tot tempo ,quanto non ho idea ma funziona .
Quindi alla fine ho il rele SSR con il suo pin di comando al negativo, ho usato il 17 nello specifico ed invece del positivo il segnale dell'enable .Si,sono invertiti a come si potrebbe immaginare quindi il comando e' active low.
Bon almeno adesso funziona come vorrei e se cambiassi pc rimarrebbe tutto ok,insomma i fuffi ci hanno pensato o hanno copiato giusto ma non te lo dicono.

Ottimo!

Buono a sapersi che c'e' questa possibilita'.
Le soluzioni semplici sono sempre le piu' efficaci.

Ciao :-)

Mauro

aggiorno per il controllo velocita' da pwm.
Il regolatore funziona con un segnale 0-10v dc
ho trovato sto circuitino bello e pronto
https://youtu.be/dt09OkopU6c
https://fr.aliexpress.com/item/10050022 ... 6c3751gwW8
Considerato che costa quasi niente e funziona pure bene aspetto che arrivi e non perdo tempo a far circuitini

Ciao,

nei precedenti messaggi si e' anche accennato al problema del centraggio della contropunta.

Una soluzione a cui penso da un po' e' quella raffigurata nell'immagine:
il caNNotto della contropunta e' all'interno di due tubi.
Particolarita' di questi due tubi e' di essere eccentrici per tutta la loro lunghezza.

Ruotando i due tubi uno rispetto all'altro si possono ottenere infinite posizioni per la contropunta.

Non saprei dire se una simile soluzione sia facilmente realizzabile.
Ne' se sia fruttuosa nell'impiego pratico.
La usano sul Cazeneuve per tornire decentrato (vedi immagine spaccato contropunta).
(Lo so: il Cazeneuve non e' certo all'altezza dell'Hobbymat MD65 :-)

Ciao :-)

Mauro

P.S. non e' una mia idea. La soluzione eccentrico e' mutuata dall'ottica e serve per centrare le lenti.

"Avevo anche pensato per dirle tutte ad un sistema con micro che teneva isolati gli optoisolatori semplicemente togliendogli la massa in modo da avere un solo segnale,"
Azz leggi pure nel pensiero ? era proprio per questo che avevo chiesto se era optoisolata ...
Io comunque sulla mia cncinesina adotto il sistema di billielliot accendo il pc , lancio mach3 con l'impostazione della mia macchina , faccio cose ...e a boot avvenuto accendo l'elettronica. Mai avuto sorprese !!!

quella e' una contropunta di stralusso,e' anche la prima volta che la vedo.
Sti frocesi molto raramente mi sorprendono per genialita' ma questa e' ben fatta .

mah si anche io ho sempre acceso una cosa e poi l'altra ma visto che con le varie schedine usb, arduino e raspberry non serve mi sono abituato comodo e d'istinto accendo tutto .
Questo e' un nano ma vedersi accendere random una robetta piu' grossa e' inquietanta e puo' indurre a errori

@billielliot
Quel sistema della contropunta ha bisogno di due cilindri che ruotino uno dentro l'altro e, a parte il lavoro preciso che si deve fare , c'è il problema che (credo) necessiti di un supporto robusto, ( guarda le dimensioni della controtesta della foto che hai messo , rispetto alle dimensioni del cannotto ) cosa che l'hobbimat non ha ...

Ciao Davide,

concordo che su un Cazeneuve serve un sistema robusto visto che tornisce calibri ben piu' grossi di un modesto Hobbymat.

Ma proprio perche' parliamo di un minitornio, immagino che le pareti dei tubi possano avere spessori nell'ordine di 2 millimetri.
Un lato si assottiglia fino a 1 millimetro.
L'altro rimane a 2 millimetri.

Magari si riesce a scendere ulteriormente con gli spessori.
Con la soluzione 2mm si dovrebbero poter correggere fino a 2 millimetri di fuori asse. Un'enormita' anche per l'Hobbymat

A differenza del Cazeneuve, la parte eccentrica dell'Hobbymat non dovrebbe uscire dalla sede, seguendo la contropunta in fase di foratura

Sulla precisione non dico nulla perche' io non sono meccanico :-)

Ciao :-)

Mauro

P.S: estratto dal manuale del Cazeneuve. Numeri enormi rispetto a un Hobbymat :-)

CONTROPUNTA STANDARD (BREVETTATA)
-Contrariamente alle contropunte classiche che sono costituite da due parti principali (il corpo e la base che costituiscono un assieme piu' o meno rigido), la contropunta 360 HB X e' un monoblocco. Essa e' collocata sul prisma posteriore del banco e sulla superficie piana di appoggio frontale.
-Il movimento trasversale che consente la creazione dei coni e' stato eliminato. L'apparecchio per i coni e l'apparecchio riproduttore rimpiazzano egregiamente questa scelta che faceva perdere rigidita' e precisione alla contropunta deteriorando i centri.
-Volendo esser pignoli e' comunque possibile installare nel cannotto un utensile con punta decentrabile (esempio un classico utensile per alesatura).
-Lo spostamento trasversale e' stato sotituito dal dispositivo descritto di seguito: l'asse del canotto della contropunta si trova 3mm al disotto di quello del mandrino e la porzione conica della contropunta e' in linea con la testa. La rotazione del canotto permettera' quindi di mettere in linea la contropunta e il mandrino. Se si sara' precedentemente provveduto a realizzare un corretto parallelismo e una corretta altezza per mezzo di raschiettatura, questo posizionamento sara' dieci volte piu' accurato.
-La regolazione del canotto viene realizzata per mezzo di due viti che vanno a appoggiare su un lardone che e' guidato da una scanalatura longitudinale semicircolare, realizzata sulla parte esterna del canotto. Dei giunti sigillanti proteggono il meccanismo da possibili intrusioni di trucioli e polvere.
-Il blocco del corpo della contropunta si effettua per mezzo della leva di bloccaggio che ruota un albero con una parte eccentrica che agisce su uno zoccolo di blocco.
-Una volta bloccata la contropunta, bisogna esercitare una spinta assiale di 900Kg per farla arretrare.
-Questo arretramento protegge i cuscinetti frontali del mandrino: nell'eseguire una tornitura tra le punte, il riscaldamento prodotto all'asportazione del materiale genera degli sfozi importanti dovuti alla dilatazione del pezzo lavorato.
-Ad esempio, con un pezzo in acciaio lungo 500mm, con 50mm di diametro e nel caso di un innalzamento della sua temperatura di 30 gradi, si generera' una spinta di circa 14 tonnellate.
-Questo spiega anche la rapida degenerazione delle contropunte rotanti. D'altra parte, poiche' e' possibile forare in modo anormale con la contropunta, utilizando una leva molto lunga per fare forza sul volantino di manovra, e' preferibile che la contropunta arretri, piuttosto che danneggiare i cuscinetti del mandrino.