I parametri più importanti sono in genere la frequenza di rotazione min e max (che è poi la velocità di rotazione), il numero dei poli (indicato sulla targhetta del motore) e la potenza; oltre ad una serie di parametri che impostano il controllo della velocità e dei tasti di avvio/arresto e senso di marcia sia dal pannello utente (in genere chiamato PU) che dai tasti e pontenziometro che eventualmente collegherai esternamente. Altro parametro che vale la pena di verificare è la frequenza del carrier PWM, regolabile in genere tra i 2 e i 15/20Khz che, semplificando, determina l'accuratezza con cui viene sintetizzata la forma d'onda sinusoidale generata. Idealmente più alta è meglio è anche perché si elimina il rumore acustico ma se i motori sono vecchi è meglio stare bassi per evitare cross conduzioni tra gli avvolgimenti e conseguenti bruciature nei casi più gravi. In pratica, per farla semplice, i motori vecchi non erano costruiti per funzionare con gli inverter e l'isolamento smaltato sui cavi degli avvolgimenti potrebbe non essere idoneo a lavorare ad alta frequenza e quindi rompersi causando micro cortocircuiti che, alla lunga possono portare alla bruciatura completa del motore. Se si sta bassi, sui 2/4Khz, in genere non ci sono problemi.
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fulminato in tenera età
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