Primo: di certificazioni per il saldatore ne esistono un'infinità: ci vuole un certificato diverso per ogni procedimento (TIG, Elettrodo, Filo pieno, filo animato, ecc.), per ogni tipo di materiale d'apporto (chi è qualificato per il ferro, non è qualificato per l'inox e viceversa), per il tipo si saldatura da effettuare (la saldatura a piena penetrazione non qualifica la saldatura d'angolo e viceversa, a meno che non si esegua una prova integrativa), per il tipo di prodotto (la saldatura su tubo qualifica la saldatura su lamiera, ma non viceversa), per la posizione di saldatura (in piano, orizzontale, verticale, ecc). Per cui io in azienda ho 10 saldatori ognuno con almeno 8 qualifiche diverse. Secondo: la qualifica è proprietà dell'azienda e non del saldatore, pertanto chi si licenzia perde la qualifica. Terzo: la qualifica ha una scadenza semestrale se non si dimostra la continuità lavorativa. Per cui conviene si imparare al saldare, ma certificarsi autonomamente non ha senso: se tu ti presenti nella mia azienda già certificato, io non dico che non ne tengo conto, ma devo comunque farti fare una prova d'arte per verificare se ti adatti alle mie macchine, ai miei materiali d'apporto e ai prodotti che costruisco, e poi ti devo comunque ricertificare a nome della mia azienda.
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