MECCANICA e DINTORNI

Vorrei sottoporvi questo disegno per i vostri commenti sulla fattibilità del pezzo. mi riferisco in particolare alla rugosità delle sedi sferiche ed alla tolleranza sul diametro sfera. Materiale 100Cr6 temprato e rinvenuto con HRC 63 circa.
Grazie e saluti

con che macchine lo faresti per curiosità

se è temprato e rinvenuto, come fa ad essere a 63 hrc che è invece un valore di durezza tipico della sola tempra?

Per quanto riguarda la fattibilità, credo che sia più semplice di quanto possa sembrare: vedo che non ti interessa una geometria perfetta delle sfere,quindi lavorerei queste di fresa (direi una 4 taglienti minimo), poi dopo tempra e rinvenimento la lucidi con carta abrasiva fine e pasta abrasiva, ma già con la prima dovresti arrivare a rugosità di progetto. Meglio ancora se ti costruisci un tampone sferico in gomma o legno, ci avvolgi la carta abrasiva e poi vai di trapano/avvitatore (così dovresti recuperare qualcosa anche sulla sfericità)

La superficie 25h7 va rettificata dopo la tempra

Hai ragione, la durezza finale dovrebbe essere intorno a 58 HRC. Su che macchina farlo ? Seguirei il consiglio di AndreaNSR125 ma sono molto perplesso sulla tolleranza sul diametro sfera.

visto che la sfera è scaricata al centro si potrebbe usare una fresa sferica raggio 6,

e con un tornio 4 assi con contromandrino avresti il pezzo finito

mmmh...

chi ci lavora potrà smentirmi, ma propongo ugualmente una soluzione. Perchè non partire dal materiale già duro e fare tutto con l'elettroerosione a tuffo? Forse i costi salirebbero troppo...

Mauro

io chiedevo se lo fai con una cnc?

devi stampare delle viti?

No, non devo stampare viti. E' un componente di un giunto un po' particolare

Per ottenere una buona superficie (forma e rugosità)della calotta sferica, bisogna lapparla.
La superficie si forma per "contatto superficiale", le parti "alte" della sfera, si consumano prima delle parti basse.
E' lo stesso procedimento che si usa per lavorare le superfici ottiche.
Serve un tampone convesso (a fungo), che và sfregato dentro alla calotta concava, con della pasta abrasiva.
Lo stesso procedimento della lappatura delle valvole.
La rugosità, la si controlla riducendo la grana dell'abrasivo.
Per il controllo del raggio, vale la seguente regoletta: Rcc= Rcx+Sgr
Rcc = Raggio concavo
Rcx = Raggio convesso
Sgr = Spessore (medio)grana abbrasivo

L'unico problema che vedo, è che per ottenere una buona lappatura ottica, la calotta concava deve essere vista (al massimo) dal centro di curvatura, sotto un semiangolo di 72°, mentre dal tuo disegno, quell'angolo si avvicina a 90°,
in altre parole, ti tocca rivedere lo spessore del cianfrino.

Buon lavoro

non avrei saputo descrivere meglio il problema, complimenti però la sfera sarà qmq un casino ottenerla perchè all'estreno ci sarà più superfice di contatto quindi più abrasivo e mangerà di più che verso il centro e meno male che c'è un foro, potrebbe ovviare basculando il tampone.


P.S. TRANQUILLI SI TRATTA DELLE SEGHE MENTALI DI UN MECCANICO

No problem!

Per fare la lavorazione:

Pezzo montato su un "tornio verticale", (tipo quello dei vasai)
Superficie concava (rivolta verso l'alto),centrata sull'asse della macchina.
Rotazione 50 - 100 rpm

Come utensile:
Calotta sferica [semiapertura della calotta 72° (vista dal centro di curvatura)]
Fungo con peduncolo, che s'allunga di circa 3 volte oltre il centro di curvatura,
agendo sul peduncolo, si fa oscillare la calotta sferica dentro la superficie concava.
Raggio dell'utensile: Raggio da ottenere, - spessore grana (utilizzata).

Quando tutte le righe di tornitura sono sparite e la superficie è di un grigio uniforme, si ferma la lavorazione.

Tutto quà.

noi a lavoro per lappare le matrici di stampaggio delle viti che per alcune sono simili a quella del disegno si monta il pezzo su un tornietto e con le paste abrasive vengono usati legnetti o bastoni con sopra del cotone e si ripassa la figura fino a quando si lucida tutto a specchio

ragazzi, 5 centesimi di tolleranza!!! :D
Una fresa tonda è più che sufficiente direi
In aggiunta puoi prendere delle sfere da cuscinetti di misura adeguata e usare quelle sia come utensili per riprendere la sfericità (dopo la "sgrossatura" di fresa), ma anche da usare come alesatori: realizzi "un pò" (quanti riesci a farcene stare) di spicchi con con un accenno di angolo di spoglia superiore (invece l'angolo di spoglia inferiore lo lasci "tallonare").
Fissi la sfera su un albero e poi con un avvitatore e olio da taglio giri...
Il funzionamento è questo: anche se il tagliente tallona, quando si trova davanti delle "creste", le asporta.. man mano asporta sempre meno, avvicinandoti alla sfericità, andando poi a rimuovere il materiale più per usura che non altro.. però si parla di un alto hrc contro uno basso, e si usura prima il pezzo (prima della tempra naturalmente) della sfera.
Occhio che si scalderà parecchio (e tu devi tenerlo vicino a temperatura ambiente)
poi è inutile andare troppo di fino, tanto con la tempra si storta di sicuro un pò..

l'idea dell'elettroerosione non è malvagia, ma la superficie viene scabra e non so quanto si possa "tirare" di precisione geometrica...

"L'unico problema che vedo, è che per ottenere una buona lappatura ottica, la calotta concava deve essere vista (al massimo) dal centro di curvatura, sotto un semiangolo di 72°, mentre dal tuo disegno, quell'angolo si avvicina a 90°,
in altre parole, ti tocca rivedere lo spessore del cianfrino."

Fammi capire meglio: i 72 gradi li intendi così?