MECCANICA e DINTORNI

io invece avrei fatto il massaggiatore di tette giovani ma per colpa del babbo sono diventato perito metalmeccanico e le tette le massagiavo a tempo perso
adesso siamo alla frutta pure nel tempo perso

inoltre, visto che dite che si lavora per passione, ho come l' impressione che in italia, in qualsiasi campo vedi avvocati ingegneri medici etc se vuoi il meglio e quindi il meglio fa pensare a gente appassionata del proprio mestiere paghi tanto tanto tanto...

chi sa di valere si fa pagare e fa bene.. nessuno fa beneficienza.. a parte medici senza frontiere che stimo assai

Guarda che scienze politiche ha degli sbocchi professionali, il fratello di mio cognato si è laureato in scienze politiche ed adesso fa il capo redattore in un giornale della Sicilia.

Eugenio, stavamo parlando di figli . . . .

Quindi, secondo me, trovo giusto desiderare per loro una vita lavorativa piena di soddisfazione . . . .
Questa si può realizzare qualunque sia l'attività nella quale si sia impegnati, purchè gradita e gratificante.

Il guadagno viene dopo, sia che sia importante sia che sia modesto (purchè dignitoso) . . .

Purtroppo conosco professionisti che lavorano prevalentemente per il denaro . . . .

Ugo, se fossi in te, proverei a proporle la carriera ecclesiastica....

io dei figli non posso capire.. non ne ho. e penso che dall alto della saggezza di un padre si voglia la piena sodisfazione dei figli. ma l italia è cambiata e da giovane dico, a volte bisogna fare un lavoro che non piace e farlo comunque bene e portare a casa i soldi, tanti e prima possibile perchè fra poco non ce ne saranno piu. io dico prima fare soldini e poi togliersi le altre soddisfazioni

I padri, le madri e gli amici piu' grandi, conoscendone doti pregi e difetti, devono consigliare e convincere i piccoli a percorrere la strada giusta.
Non la vedo come coercizione ma come scelta dettata dalla maturita'. Poi se un cucciolo si trova genitori caxxoni e' un'altro discorso.
Avessero insistito i miei genitori, ed avessi io ascoltato...
La storia di lasciarli liberi di scegliere non mi piace.

Ok, come non detto è che sono propenso a credere male della gente perchè oggigiorno vedo sempre meno ragazzi veramente appassionati in qualcosa, e molti credono che tutto gli sia dovuto e si lamentano alla minima difficoltà. Tanto meglio, comunque sempre più o meno di un ramo similare c'è economia, piuttosto che scienze politiche, dai, almeno hai un'idea di qualcosa di più concreto, poi la scuola chiaramente non è tutto, è la stoffa che conta, conosco un tizio che ha la quinta elementare e di mestiere revisiona turbocompressori, effettua saldature particolari, rettifiche, 'nsomma uno che che fa quei lavori meccanicamente brigosi che non tutti si sentono di accollarsi. Il bello è che la fa continuamente in barba ad ingegneri plurilaureati che hanno impiego in atenei di spicco oppure in aziende di prestigio tipo Garrett, Aermacchi e compagnia bella...

SAVONAROLA L'HANNO MESSO AL ROGO I MIEI CONCITTADINI e pure Bergoglio rischia parecchio, con il mio carattere di dire quello che penso mi fucilano dopo 10 giorni

Bergoglio non rischia niente altrimenti avrebbe già fatto la fine del suo predecessore che durò 33 giorni.
Devono pulire l'immagine della chiesa che si notevolmente compromessa negli ultini tempi...

per me è meglio se valuta per bene cosa gli piace veramente fare o cmq gli riesce di fare meglio....e poi in base a quello si deciderà il da farsi......anche se, per quella che è la mia esperienza personale, purtroppo certe scelte fondamentali per la propria vita futura vengono fatte quando non c'è ancora la maturità mentale per farle.
io ho quasi 34 anni, ho fatto ing.meccanica perchè fin da piccolo appassionato di meccanica e con mio nonno (meccanico di quelli bravi) che mi diceva sempre di diventare ingegnere.....laureato a 25 anni (circa 7 anni di univ di cui il primo disastroso), genitori tutti contenti, lavoro dopo 3 mesi dalla laurea...ad oggi sono circa 8 anni che lavoro, il posto è abbastanza sicuro,ecc....però.....però.............ogni tanto mi fermo a fare qualche riflessione,anche in base a più recenti esperienze di vita e mi domando: "ma se dopo la maturità piuttosto che andare a perdere tempo per 7 anni all'univ fossi andato via a fare esperienze dirette??magari oggi mi ritroverei a fare quello che sognavo da bambino con una officina tutta mia in qualche Paese del Mondo, tipo quelle che seguo sempre in tv su DMAX....."
l'apertura mentale me l'hanno data alcuni soggiorni all'estero....in particolare nel 2009 quando ho vissuto e lavorato in Giappone dove girando avrei potuto avere mille opportunità per lavorare come avrei sempre voluto con le auto da corsa, in officine di preparatori visto che ho scoperto di avere delle doti di intraprendenza che mai mi sarei aspettato
purtroppo l'ho capito tardi cosa davvero sarei riuscito a fare.......ai tempi del liceo e dell'univ avevo ancora la mentalità "paesana".......ed ora mi ritrovo quà...non che stia male per carità.....però sicuramente avrei potuto fare qualcosa di più...

di rimpianti non si vive
fabryh oggi come oggi in qualsiasi campo devi avere conoscenze che la pratica non ti dà, anche nelle corse tutto viene nonitorato e analizzato matematicamente certo poi serve l'estro o il manico come lo vuoi chiamare ma a monte c'è sempre una solida preparazione culturale e scientifica altrimenti non vai da nessuna parte. Le mie poche conoscenze le ho apprese studiando e rubando con gli occhi.
Intanto il mese prossimo va a fare l'incontro di orientamento in facoltà per capire meglio se è la strada giusta, è fondamentale che capisca se gli piace oppure no

defe fare quello che le piace, questo è ovvio. per certe facoltà, come ingegneria, in cui è richiesto un certo impegno, senza la passione si combina poco. con l'impegno ci si laurea comunque, ma se non si ha la passione non si ha una vera conoscenza della materia secondo me.

scienze politiche piace a molti, è una facoltà a parer mio molto semplice, le materie spaziano su tanti argomenti, praticamente si fa tutto e niente. non si ha un albo, non si ha un titolo vero e proprio, ma sei un dottore comune. trovano molte difficoltà a trovare lavoro perchè l'indirizzo non mira ad un nessun settore particolare, lavorano spesso nelle risorse umane, ma molte ditte li evitano perchè alcuni sono incompetenti. conosco parecchie persone laureate in scienze politiche, nessuno fa di lavoro quello che è stato promesso dalla facoltà.
le persone sveglie e intelligenti lavorano comunque, ma a volte per iniziare serve una spintarella, e non tutti riescono ad averla.
se studia ragioneria e le piace, falle studiare economia, a molti piace e certe figure (marketing, finanza) sono richieste e ben retribuite

Zeffiro,

cerca semplicemente di capire cosa le interessa. Scienze politiche è un po' un calderone, io (pur tenendo presente quello che ti ho detto nel messaggio precedente) mi orienterei anche sulle lingue straniere, qualche porta la aprono di sicuro.
Poi...discorso ingegneri e preparazione scientifica: avrai anche ragione, Zeffiro, ma di questo passo il mondo non avrà bisogno che d'ingegneri, e secondo me è comunque una caxxata. Ovvio che date le premesse (automazione di massa) la direzione è scontata, ma secondo me saranno dolori in ogni caso. Fine OT, ad ogni modo.

Mauro

beh però la non comoscenza approfondità delle materie è compensata dalla conoscenza di quasi tutto
esempio legge non ha esami di economia idem per economia non ha esami di diritto, scienze politiche ha tutti e 2.
Riconosco che ci sono esami più facili di altri ma non facoltà più facili di altre, esempio ingegneria aveva chimica e disegno industriale che per uno come me erano facilimente preparabili in 15 giorni e ho preso 28 a tutte e 2 poi ho avuto lo scoglio di analisi 1 e mi sono bloccato