MECCANICA e DINTORNI

Ciao,grazie a un artigiano della zona (un fabbro di quelli di una volta) che ha voglia di insegnare qualcosa ai giovani (molti mi han detto papale papale che se ti insegno poi mi rubi il lavoro)mi sto avvicinando al ferro battuto e alla forgiatura.
Mi sto costruendo una forgia a carbone e comprato un incudine da 90 kg...ora siccome lasciarla fuori all'aperto mi rompe un po la sera la rotolo col suo ceppo all'interno ma sta diventando un po faticoso è pericoloso oltretutto.
Mi son innamorato di un supporto in metallo che ha costruito il mio "maestro" e pensavo di far uno simile con le ruote...dite che facendole in metallo (c40) e cuscinettate tengano peso e martellate?

io farei delle ruote che scendono con delle viti quando necessario....

Non hai una capretta per poterla movimentare,
lasciando il supporto fuori, ben fisso nel terreno?

Quoto Eugenio. Quando vai di martello é meglio che ci sia il ceppo appoggiato a terra....

metti le ruote al ceppo distanziate e gli fai due manici in pratica una carretta per intenderci, manici ripiegabili o sfilabili, ci vuole il legno sotto l'incudine.

Ci vuole il ceppo e anche un terreno solido, altrimenti l'incudine non "risponde".
Comunque non ho mai visto un fabbro portare avanti e indietro l'incudine, dagli una spennellata di olio e mettici un coperchio di lamiera se sta alla pioggia.

La mia che ha circa 70anni è coperta di un nero che non arrugginisce nemmeno a lavarla (sporco dei secoli), solo il piano lucido prende la ruggine.

Poi se la usi una volta al mese è un altro conto.

Ciao Staccio,

io ho questa bella Perrin canterina su di un ceppo vecchissimo e che da solo pesera piu' di mezzo quintale tranquillamente, eccola:



e' ben affossate dalle martellate che ha ricevuto nei lustri:





per lavoretti di raddrizzatura uso invece questa rotaia che ho ancorato ad una sezione di traversa in legno di un vecchio binario, cosi' da potermela portare in cortile all'occorrenza o col bel sole:



ed infine per non chinarmi troppo ne ho un' altra un po' piu' piccola, ancorata con quattro bulloni di 35cm in lunghezza ad un cipresso, che si scorge dietro la pressa:



ti posso dire, per mia piccola esperienza che se ci batti a lungo con una mazzetta come quella ritratta sopra l' incudine (pesa 1,6 kg) ne soffrira' pure la pavimentazione, molti infatti le tengono in cortile oppure scassano il massetto ed incassano una bella pietra che funga da plinto. (ci batti su ferri ben coloriti altrimenti rovinerai l' incudine, poi dipende che tipo di incudine sia)

Che belle immagini !

Ho sempre desiderato un'incudine . . . ma non saprei dove piazzarla . . . .

io vorrei fare un supporto tipo questo...se lascio fuori il ceppo...mi va marcio :) ho l'officina in montagna precisamente a 1200 mt :D

eh mi vengono storte...pure senza l'ausilio del vino! son fatte con un telefonino quasi km0 fatto in canada da BlackBerry, progetto pilota per le paghe dei dipendenti, anziche' la solita manodopera infantile...ma l' obbiettivo va a piacimento in occhi di bue Escheriani cosi' e di sua sponte!

Tornando ai basamenti per incudine, molti imbullonano piu' travetti in legno, accoppiati verticalomente, sino ad aver raggiunto la massa e le superfici d' appoggio adeguate.
Bisognerebbe poi prendere un martello in pugno e le nocche dovrebbero sfiorare il cielo dell' incudine ed allora dovremmo essere all' altezza giusta per non affaticare troppo schiena e gomito.
Alle fiere oppure alle esibizioni ed anche presso la Biennale Europea dell' Arte Fabbrile di Stia, durante la quale e' stato pure indetto il campionato del mondo di forgiatura, spesso ho visto stand tre piedi che riescono e trovar miglior equilibrio dei quattro su terreni irregolari e pesano meno, anche se a Stia, molti partecipanti, non hanno grandi indugi a muover utensili pesanti

ah! Adesso scrivevo del tre piede....non puoi far una tettoia pure leggera ma ben robutsta per la neve, sotto la quale alloggiare incudine una bella morsa a gambo (la morsa a gambo adesso e' d' obbligo!) ed un braciere a mantice! Cosi' ti sbizzarrisci!Sono pure belli e di grande arredo, certi utensili da fabbro, se l' officina spartisse cortili con civili abitazioni, non stonerebbero di certo, anzi!

Che genere di incudine hai recuperato? Ha scritte o loghi incisi?

Anche io stavo guardando subito.it per un'incudine... Ma prima devo attrezzarmi con cannello ecc ecc

invece del cannelo, potresti prendere una forgia a mantice a manovella e poi fare la modifica applicando un piccolo motore (cosa che io non ho fatto e non intendo fare).
Staccio potresti pensare al basamento in metallo ma il rumore diverrebbe uggioso col ceppo invece si attutisce

https://www.youtube.com/watch?v=_WLsHePDQCo

invece...riempiendo le gambe con olio motore e sabbia, il rumore dovrebbe attenuarsi di molto:

https://www.youtube.com/watch?v=_eA3ucgKtto

ps personalmente non ho gran problemi di rumore, davanti all' officinetta stalla ci sono valli di selva e boschivo
ci sarebbero pure i tre piedi a cariola, ma con un incudine di 90kg, diventa problematico:

https://www.youtube.com/watch?v=FSq4IayDgpA

interessante questa discussione. pure io ho recuperato incudine e morsa a gamba.
Il ceppo: un tronco di castagno, anche io lo tengo fuori, riparato, secondo me prima di marcire....

il mio incudine prima era di mio suocero, è praticamente identico al tuo LorenzoG solo che il mio non è così ben messo, ha un avvallo in mezzo che sarà 6o 7 mm forse più . penso irrecuperabile. non me ne sono preoccupato più di tanto perché l'ho usato più che altro per fare delle sgorbie per intagliare il legno.
bella anche l'idea della rotaia, ma dove l'hai recuperata?

Eh si, le incudini si recuperano assai malino, fresar via la buccia del cielo, vorrebbe dire levare parte dell' ingegneria di funzionamento dell' incudine stessa la cui durezza e' variabile da durissima a tenera nella parte nucleica ed in quelle con piastra di acciao bonificato sopra, vien da se che assottigliando quella tutto si compormette e non per ultimo il rebound.
Le rotaie sono due: una molto massiccia che porta lo stampo delle " Regie Lettere Patenti n° 443" (quindi e' roba vecchia, 1844 circa) comperata da un collezionista a Bra', Piemonte; la piu' piccola invece apparteneva ad una rotaia privata all' interno di un Area Ansaldo come si evince dallo stampo. Appropiarsi di monconi di rotaia, ancora in potenziale uso e di cui uno stampo o la fattura non mostrino chiaramente altra provenienza e' furto ai danni dello stato ed e' un reato (paradossalmente!) assai grave.
Tornando al basamento, il ceppo continua ad essere l' ideale. Da sottolineare di come un bel ceppo massiccio da 70-80cm di diametro non e' molto deteriorabile all' acqua ma nesi' al sole!
l' azione dei raggi potrebbero infatti stagionarlo troppo in fretta spaccandolo. Di solito per ritardare la stagiionatura e renderla omogenea in tutto il ceppo si isola con della pece oppure meglio con olio di lino scaldato con cera pura d'api cosi' da creare una guaina nella parte sommitale e nel basamento. Le pareti del ceppo io le tratto con del banalissimo grasso sintetico steso col pennello per ben entrare nelle fibre una volta l' anno e piu' ( e quando ne ho voglia con olio di lino)