il discorso sulla resistenza dei materiali: se si hanno competenze (vere, non immaginarie... lo specifico perchè non è una dote molto diffusa anche tra gli stessi ingegneri, vedi i miei due colleghi.) si può dimensionare correttamente un pezzo, togliendo il peso e facendo qualcosa di leggero ma resistente.
Se si sa di non avere queste competenze, mettete su quanto più materiale potete...spessissimo (diciamo anche quasi sempre...) nelle realizzazioni artigianali ci sono delle pecche notevoli e anche pericolose. Facciamo fare a ciascuno il suo lavoro secondo le sue capacità. Oppure più semplicemente: copiate con criterio!
Per quanto riguarda il discorso del penetratore: prova di durezza e resistenza del materiale sono strettamente legate tra loro, anche se non in maniera facilmente calcolabile (tranne eccezioni: per esempio sugli acciai normalizzati, il valore di resistenza è di circa 3,3 volte quello di durezza). Le leghe di alluminio allo stato di fornitura sono praticamente tutte invecchiate. L'invecchiamenteo è un processo che dura giorni, non anni e non tutte le leghe invecchiano. (il famoso "T6" alla fine delle leghe di alluminio vuol dire proprio "invecchiato") In ogni caso, la prova è puramente di tipo comparativo, prendi un pezzo di 7075 e un pezzo di 10s e hai i due estremi di resistenza... le misure intermedie ti danno indicativamente, INDICATIVAMENTE, il valore di resistenza del materiale,da cui magari si riesce a risalire alla durezza e al tipo di lega, ma in fin dei conti salvo esigenze specifiche (per esempio resitenza alla corrosione, diverse conducibilità termiche, ecc)a noi interessa il valore di resistenza
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