Ciao, se l'impianto è realizzato nel modo che hai descritto la certificazione di conformità e fasulla, senza entrare nei dettagli per arrivare a 20 m dal contatore serve un interruttore di protezione.
Se uno fa un impianto fuori norma e lo certifica, lo si pio prendere per le orecchie e farsi rifare tutto, se si rifiuta, ci si fa fare una perizia che certifica le difformità dalla norma e lo si denuncia per falso,se si è subentrati nell'immobile, per falso e truffa se si è i committenti. Poi mentre i lentissimi ingranaggi della giustizia lo lavorano, con questa si fa un esposto in CCIA cosi gli tolgono l'abilitazione.
Se non si vuole spendere e soprattutto non ci si vuole mangiare il fegato, ci si può anche rivolgere ad un'associazione consumatori che poi si diverte a fargli un mazzo tanto.
Per quanto riguarda le giunzioni, i morsetti volanti sono previsti e regolamentati dalle norme CEI EN 60998-1 (CEI 23-20) e CEI EN 60998-2-1 (CEI 23-21).
http://www.elenet.altervista.org/Elettr ... a/MorsettoCon questo tipo di morsetti solitamente puoi raggiungere le parti attive con il cacciavite in corrispondenza della vite e attrezzi o le dita dalla parte della protezione per le dita (lato ingresso dei conduttori) la norma prevede che vengano marchiati se il grado di protezione IP supera IP20.
Ovviamente il grado di protezione deve essere adatto al luogo e alla posizione di installazione, per intenderci se uso i forbox per giuntare i cavi della plafoniera (a soffitto) dove non sono raggiungibili sono a norma, cosi come è a norma un portalampade Edison 27 (è IP 0 se non c'è la lampada ci puoi infilare le dita), se invece ci giunto dei cavi vicino al pavimento, cove possono esserci schizzi d'acqua quando lavo i pavimenti sono fuori norma, In questa posizione i morsetti devono essere segregati nelle scatole di derivazione.
Per le tratte interrate bisogna stare molto attenti , quelle che normalmente chiamano scatole stagne sono per posa a parete e normalmente hanno un grado di protezione IP 55 (quelle con i passacavo in gomma), o IP 56 (quelle da forare e usare con i passacavo con guarnizione a pressare) quindi ben che vada sono protetti dagli spruzzi potenti (grado IPx6).
Sotto terra ti puoi trovare sommerso quindi devi andare su un grado IP 67 con pozzetti drenanti e IP 68 con pozzetti non drenanti. Solitamente si preferisce realizzare l'impianto interrato con pozzetti senza fondo in modo che siano drenanti, ovviamente anche il terreno deve essere drenante.
La situazione peggiore è quando il terreno è a base argillosa, scarsamente drenante, quando scavi e interri i cavi e i relativi tubi di protezione costruisci un sistema drenante che cattura l'acqua e te la porta nei pozzetti, ciclicamente ti ritrovi con i pozzetti allagati per lungo tempo, qui è d'obbligo il grado IP68.
Il problema è trovare queste scatole per fare le giunzioni.
Il miglior sistema è fare i pozzetti senza fondo in modo che drenino e allontanino l'acqua (Enel lo prescrive per i suoi impianti) ed evitare le giunzioni interrate, nel caso fossero necessarie oltre che le scatole idonee è bene proteggere i giunti con nastri autoagglomeranti o meglio fare dei giunti resinati. Comunque si operi i giunti interrati sono sempre a rischio.
Per la scelta delle taglie degli interruttori è bene seguire un criterio di selettività, la taglia deve decrescere partendo dall'interruttore generale passando a quelli generali dei sottoquadri e degli utilizzatori. In questo modo se c'è un guasto o un sovraccarico salta la protezione della macchina o dell' apparecchio difettoso, il resto continua a funzionare e individuo subito la fonte del problema.
Se ho un interruttore generale da 20A e a valle di questo nell'officina metto interruttori da 25 A in caso di guasto o sovraccarico scatta il più sensibile, ovvero quello generale, e ti ritrovi con la moglie che ti prende a padellate in testa perché hai fatto saltare la corrente in tutta la casa e gli si è sgonfiato il sufflè.
Saluti
Giovanni