MECCANICA e DINTORNI

L'altro giorno ero sulla scala e mi è caduta la mia "nuova" punta da 16, attacco cm2... e ha ben deciso di separarsi in 2 alla radice, chissà come recuperarla...
vabè, mi trovo così con l'esigenza di una punta da 16 che non ho assolutamente voglia di comprare e mi serve abbastanza lunga perchè devo fare un foro in un lamierino che è poco accessibile.

di seguito come ho risolto in nemmeno mezz'oretta di lavoro...

spero di aver azzeccato l'ordine delle foto, comunque:
1) tornitura codolo e sgrossatura dei taglienti con il flex.
2) tempra (la foto è col flash)
3) ripresa dei taglienti con il flex e poi molata
4) prove di taglio su un pezzo di alluminio

Bella soluzione da aggiungere alla gavetta !

sembra forare bene , anche senza scarichi laterali del tagliente.

il ,metodo valtellinese fa la differenza!

buoni consigli!

Si beh é una cosa fatta al volo, i taglienti non sono dritti a 180 gradi, ma saranno a 150, non son stato a scaricare il fianco perche tanto devo forarci una lamiera da 1mm... Infatti in quel pezzobda 10mm di spessore, negli ultimi 2-3 mm si sentiva che l punta sfregava sul fianco e faticava... Però sono soddisfatto dalla tempra, ultimamente mi veniva piuttosto molle, ero basso con la temperatura...

molti fanno la prova con la calamita , quando non attacca il materiale è pronto per essere raffreddato.

Praticamente è una punta fatta come si faceva negli anni 20-30, all'epoca si prendeva un pezzo di C70 o giù di lì, poi si forgiava la punta a mò di lancia (così quel che striscia è solo la punta e non anche il gambo) e si affilava. Quando dopo svariate affilature si esauriva la parte forgiata, si scaldava di nuovo, si riforgiava e si riaffilava fino a che non si arrivava in fondo al gambo. Poi col passare degli anni hanno cominciato a fare le punte elicoidali in HSS come fossero fiammiferi e realizzarsi le punte in casa non ha più avuto senso.