Domande impegnative… :) Non sono capace di rispondere in maniera univoca né esauriente, né tantomeno sono particolarmente preparato, devi metterti a studiare e fare pratica, se conosci qualche saldatore preparato e/o qualche ispettore di saldatura stagli dietro… Tensione di saldatura e velocità del filo le si scelgono a seconda delle variabili (materiale, spessore, posizione di saldatura, tipo di gas e di filo, altro…). Non esiste una relazione unica tra tensione e velocità, la tua saldatrice ha delle curve preimpostate che nella maggior parte dei casi vanno bene, ma nessuno vieta di mettere mano alle impostazioni e creare diverse impostazioni a seconda delle esigenze. Comunque, semplificando, la tensione si sceglie in base al diametro del filo ed allo spessore da saldare, in rete si trovano mille tabelle, sulla base di queste vedrai che avanzando la torcia più o meno velocemente riesci a trovare il miglior compromesso, tieni presente che più la tua saldatura si deposita in piano, più puoi alzare la tensione, diversamente più sfidi la gravità, più diventa difficile saldare e devi abbassare la tensione. Tieni anche presente che puoi usare varie tecniche, sia di oscillazione della torcia, ad esempio per allargare il bagno, sia di distanza dalla superficie (allontanando la torcia fai più penetrazione ma anche più spruzzi). Per la preparazione, dipende. Il buonsenso dice che nell’unione di due elementi, lo spessore minimo deve essere garantito, quindi se il cordone è sovrapposto e non penetrato deve almeno garantire una continuità di spessore. Ad occhio e croce, se sei sotto i due mm e penetri per almeno un mm, non c’è bisogno di cianfrinare, a meno che non devi molare la superficie per altre ragioni. Di norma, si cianfrina dai 4mm in su, ma dipende sempre dall’applicazione. Per l’eventuale aria da lasciare tra i pezzi, più o meno vale lo stesso discorso, un po' di spazio aiuta la penetrazione, ma non sempre è opportuno. Le saldature, se ben fatte a mio parere non vanno smerigliate, tranne che per eliminare eventuali difetti. Una saldatura non migliora la tenuta smerigliandola, piuttosto puoi eliminare eventuali irregolarità (discontinuità) che possono costituire inneschi di rottura (le cricche partono di solito dai punti in cui il cordone non è raccordato “dolcemente” con il materiale di base). Diciamo così, un cordone regolare (ammesso che lo spessore sia giusto e che ben fuso sul materiale base) ha maggiore probabilità di avere una buona tenuta di uno irregolare. In via estremamente generica considera che i difetti di tipo tondeggiante (pori da gas, fori di fine cratere o comunque le irregolarità che hanno tre dimensioni ben distinguibili) sono meno pericolosi di quelli lineari (tipo le cricche o le incollature, o dove la terza dimensione sia molto piccola), perché formano un “angolo di attacco” molto acuto e che può “strapparsi”. Spero di aver reso il concetto… :) Appena proverai il gas lascerai perdere quella schifezza del filo animato senza gas, lamiera da 0,8 con un po' di pratica dovresti riuscire a saldarla con l’ 0,6, magari senza avere la pretesa di fare cordoni lunghi. Se hai difficoltà puoi fare dei tratti di pochi cm, quindi spostarti in un punto più avanzato, quindi ritornare a completare il tratto precedente, per non riscaldare eccessivamente un punto e distribuire le distorsioni. Ciao
_________________ Più grande è il problema, più grande è il martello.
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