MECCANICA e DINTORNI

per la carta sconto dei mezzi pubblici puoi chiedere o in comune o alla sede della sigla dei pulman (atm x milano)...
per il canone..avevano solo ipotizzato di non farlo pagare.. ma per il momento si paga ancora...
poi se tua zia è in affitto .. c'è lo sportello affitto ..fai domanda all'acli le rendono dal 10 al 50 % della cifra...
se ti servono altre informazioni fammi sapere...

La vedo dura, se chi ha una pensione con cui riesce a malapena a pagare il cibo per sopravvivere, le bollette, le tasse e le fregature, ottiene uno sconto per spostarsi verso un posto in cui non può andare perchè tanto non c'ha una lira per permettersi nemmeno le noccioline alla bancarella, a non fargli venire la depressione con lo sconto sul treno!!! Mi padre faceva il ferroviere, lui e mia madre il treno ce l'hanno gratis da tutta la vita, ma tanto pagato l'enel, il telefono, l'ICI, la spesa per mangiare, l'assicurazione ed il bollo della macchina, e tutto il resto dove cacchio vanno? Magari a 150 Km da casa, partono la mattina col primo treno, mangiano il panino e poi prima che faccia sera ripartono....

Premetto che io per principio non sono d'accordo con nessuna forma di paternalismo! (niente befane aziendali, niente mense gratuite, etc), tu datore di lavoro mi paghi e io compro dove e cosa voglio. Ma c'è una bellissima teoria economica e statalista di Enaudi che io sposo in toto, facco solo degli esempi per esserer meglio chiaro.
Un genitore o chi per esso muore lascia un'eredità lo Stato (che ha la funzione di tutore), fa pagare le tasse nella stessa misura agli eredi a prescindere se quacuno ha il reddito più alto. Se il defunto lascia dei debiti lo Stato pretende il rimborso in misura uguale dai successori senza tenere conto dei redditi procapite. Un padre di famiglia dovrebbe fare la stessa cosa con i figli dividere il patrimonio in parti uguali a prescindere se durante la vita uno dei figli sia stato più o meno capace o fortunato! Ritorniamo allo Stato, il debito pubblico viene suddiviso in parti uguali a prescindere se sei appena nato, pensionato, ricco o povero. Il problema (e sono contro all'assistenzialimo) è che molti redditi non sono adeguati al costo della vita e a parer mio andrebbero rivisti. Poi per ritornare alle forme (che non sono per me assistenzialistiche), di sconti che alcune categorie hanno (anziani) queste servono a dare una spinta di vita a chi sta diventando fragile e questo succede nelle grandi città dove si muore in un appartamento condominiale e ti ritrovano dopo mesi (grazie alla decomposizione). Nei paesini gli anziani sono molto più impegnati anche socialmente (beghe con i vicini, confini di terreni ancora non stabiliti, piccole invidie di chi ha un albero o un metro quadro in più etc etc). Quindi sei un sorvegiato, anche questa è una forma di assistenza e monitoraggio della persona!!!! Caro gamma il concetto di molti è: che chi non produce è un peso per la società e quindi va lasciato a se stesso (bambini, anziani, artisti, filosofi etc etc).
Le proposte???!!!! Darsi da fare (e chiamatemi comunista!!) dividere la ricchezza totale tra i cittadini, non pretendo in parti uguali ma meno differenze!!!!!! (i soldi ci sono!!!!!)

Io veramente intendevo una cosa leggermente diversa. Voglio dire, se una persona non ha i soldi per campare, come fa ad usufruire degli sconti per spostarsi per il turismo? Non mi riferisco a chi non fa un cacchio dalla mattina alla sera ovviamente e la mia posizione anti-protezionista mi sembra di averla espressa in modo fin troppo palese. Il punto secondo me è che bisogna muoversi in modo diverso. I soldi ci sono si. Ma servono a finanziare gli sprechi. Adesso non mi rimetterò a delirare mandando a quel paese i politici e tutti quelli che alimentano queste forme di sperpero, però se si controllassero, si potrebbero ricalcolare ad esempio le pensioni minime. Non parlo dei miei genitori, alla fine se la passano bene, tra tutti e due prendono circa 1900 euro di pensione al mese, ma ci sono persone che devono campare con 500/600 euro. Se gli tassi la casa, non controlli il mercato, fai aumentare le bollette ecc... come cacchio fanno? Ma la cosa grave è che poi ci sono fondi che vengono destinati ad "attività" completamente improduttive come alcune testate giornalistiche, che ricevono milioni, non in base al numero di giornali venduti, ma di quelli stampati. Significa che se ne stampano 100000 copie e non ne vendono nessuna, i soldo li prendono lo stesso. Di Pietro disse una cosa allucinanate proprio a questo proposito:<<Io nemmeno sono d'accordo su questa cosa, ma i soldi destinati al mio giornale, li ho presi lo stesso, perchè se no non si sa che fine fanno>>. L'atro politico della serata, credendo di fare sensazione sul pubblico rispose:<< vedi? Se eri una brava persona, qui soldi li davi in beneficenza!>>. Beneficenza??? Ma se qua ci sta la gente che muore di fame!!??!?! Un'attività commerciale deve sostenersi con il commercio dei proprii prodotti, a me se faccio 400.000 vestiti e non ne vendo nemmeno uno, non solo non mi arriva una lira, ma probabilemente vado fallito e non è che lo stato mi tutela, anche se ho pagato le tasse. Il problema allora è che bisogna poter mettere tutti nella condazione di poter campare con i soldi che si hanno. Se uno prende pochi soldi, gli dai 40 euro al mese in più (che sono poschi, ma è un primo passo) va benissimo, ma se poi non controlli il mercato, non hai fatto niente. Non so se sono riuscito a spiegare che intendo. Io dal canto mio non mi lamento perchè alla fine la mia azienda va bene e sono stato molto fortunato, ma lo sproposito di tasse che mi tocca pagare, serve appunto a coprire questi sprechi, che generano tutto il casino. Allora sarebbe meglio ridistribuire le tasse, facendo in modo che sia tutto il mercato ad assorbirle, un po' per uno. Insomma, se qualcuno se lo può comprare sto benedetto biglietto ridotto anche li lo stato incassa. E su quello le tasse le paghi per forza. Se ad uno gli metti il 65% di tasse sul reddito d'impresa, la gente non è che evade il fisco e lo stato non incassa una parte di tasse. Non dichiarano più nemmeno l'apertura delle aziende....

Caro gamma, io concordo con te ma qui è tutto da rifare e il problema è che non possiamo buttare via il vecchio e comprare il nuovo (come si fa con le scarpe), ma bisogna ripararle e farle ritornare nuove. Come fare???!!! Cominciare da una qualunque cosa, quale? Non appoggiare e magari contestare ciò che non ci sta bene. Quando io parlo di soldi non parlo di quelli dello stato (sperperato dai politici) quelli sabbe facile gestirli basterebbe gestire i politici, ma parlo dei soldi guadagnati da alcune categorie con un arricchimento illecito e spesso queste categorie non sanno dove mettere i soldi da tanti che ne hanno. Poi esistono alcuni imprenditori e industriali che mirano all'arricchimento tramite il mondo finanziario poi crolla tutto e noi paghiamo, l'imprenditore e l'industrale devono creare un prodotto e venderlo non giocare in borsa. Tutto questo ha portato la Cina ed ora l'India ad un boom produttivo che sta invadento i nostri mercati. Ci sono già tantissime persone che io conosco che sono dipendenti dei cinesi (oramai nuovi datori di lavoro). Lo stato dovrebbe essere costretto da noi a risolvere questi problemi che sarebbero il primo passo per non avere pensioni da fame. La ricchezza si fa con la produzione a basso costo, se ci riesci è fatta.
Henry Ford un giorno entrando in fabbrica vide degli operai, di altre fabbriche, che scioperavano diede subito disposizione di dare l'aumento ai suoi operai, prima che iniziassero a scioperare (erano pagati a settimana) la settimana dopo ci fu un aumento di produzione spontanea ed è da aggiungere che non ci fu nessun danno per sciopero! D'altronde Ford disse che la tecnologia sarebbe stata utile quando gli stessi suoi operai avrebbero potuto comprare l'auto che costruivano. Ford ha incominciato facendo anche lui l'operaio!!

E poi aggiungo, noi facciamo bla bla bla e la pioggia ha distrutto mezza Italia. Si vuole fare il ponte su messina. Il ponte si dovrebbe fare in sicilia si ma per poter raggiungere la casa del vicino visto che le strade sono oramai fiumi

A proposito dell'argomento, io però sono daccordo al finanziamento pubblico dei giornali, ma solo a quelli che vendono poco e che non riescono a pagarsi i giornalisti: la ragione è che molto spesso il giornale migliore vende molto meno del giornale peggiore.
Sembra un paradosso ma secondo me non c'è nulla di strano, le idee importanti prima di essere tali non godevano certo di ampia diffusione.
Insomma, non è detto che un giornale poco comprato sia peggiore della testata nazionale, anzi, in alcuni casi è esattamente il contrario.
A me non serve un giornale che mi riporti ogni giorno l'opinione comune, mi serve un giornale che mi informi, che mi dica quello che mi serve, non quello che mi piace sapere.
Certamente non bisogna finanziarli con milioni, sennò è un magna-magna inutile.
Fosse per me i giornalisti li farei pagare direttamente dallo stato, ma alla prima caxxata che scrivono vanno licenziati.

dico la mia su quest'ultima e poi buttatemi nel fosso....
non voglio fare il bastian contrario Jarni, però:
se i giornali usano il finanziamento pubblico inevitabilmente sono soggetti a ricatto (politico e quant'altro).
quando esco compro il giornale, e non ho sconti, perchè mai bisogna usare i miei soldi per finanziare suddetto giornale??cosa mi entra in tasca a me??(ricordo che le tasse si pagano per avere un servizio) mi spiace dirlo...non vendi = fallisci.....
se gamma non vende vestiti fallisce, e il governo non gli da finanziamenti pubblici....
due pesi e due misure.....perchè i giornali usufruiscono di finanziamenti pubblici???io un'idea me la sono fatta, ma sarei curioso di sentire anche la vostra....

Jarni, perchè hai tolto la pupetta???
Comunque, ho dovuto auto-censurare i primi due post che ho scritto in merito, visto che veramente avevo sbagliato il modo, ma se li avessi lasciati, Enzo, avresti capito che concordo con quello che dici tu. Sono d'accordo anche con il pensiero di Jarni, in via teorica, in pratica non lo so, perchè così si fomenta il proliferare dei "parassiti", cioè quelli che non volendo fare un cacchio, sfruttano qualcosa di buono (come la giusta diffusione del pluralismo, anche nelle sue espressioni minori) per campare a sbafo. Sembrerà duro e cinico, ma ne sono convinto. E' un po' come il papà che ti dice: non te lo dico perchè non mi va che fai questa cosa, ma solo perchè ti voglio bene... Magari lì per lì non lo capisci...
Poi voglio dire, se devo essere sincero io non mi fido di nessun giornalista. Trovo quasi impossibile, che un'intera testata non sia "corrotta" dalle ideologie dei giornalisti. A volte anche inconsapevolmente (se vogliamo dare fiducia). Comunque, visto che in Italia ancora sopravvivono Studio Aperto ed il TG4 vuol dire che la maggior parte delle persone a quello arriva. Dovrebbero essere i sontenitori delle testate "migliori" a garantirne la sopravvivenza. Personalmente non trovo giusto che i soldi che pago di tasse vadano divisi anche tra giornali di cui non condivido le ideologie. Se fosse una cosa spontanea, magari incentivandolo con una detrazione fiscale, allora si, ma così secondo me è sbagliato il modo. Ed infatti eccolo qui che succede... Giornali che la mattina stampano e la sera fanno il falò....

Quoto nippur al 100%.

Per Jarni,
allora vanno licenziati TUTTI!!!!!!!!!
Un po' di anni fa mi presentarono un giornalista free-lands il quale mi fece la cronistoria di Milosevic e i suoi legami con la Cina, il figlio e qualche parente coinvolti nel traffico di stupefacenti e probabilmente anche di armi, tutti gli stati (in particolar modo l'Italia) lo sapevano ma lo lasciavano fare perchè serviva!!!!! Poi quando (pare) si sia rifiutato di far entrare la telecom in Serbia si è fatta la guerra!!!! Questo giovane giornalista aveva un bel po' di condanne a morte per aver denunciato delle cose illecite nei paesi centro africani, ma la cosa assurda che le sue denuncie non sono mai state rese pubbliche ma condannato ugualmente, caro Jarni o dici quello che vogliono loro (padroni di giornali) oppure non lavori, questo giovane mi consigliò un giornale, che non ricordo più il titolo,dove apunto questi giornalisti d'avan guardia potevano scrivere era difficile trovarlo e poi denunciato e no l'hanno fatto più uscire!!!!!

PS in compenso esportiamo democrazia

Qui entriamo nella dura (ed orribile) realtà delle cose. Ma francamente credo che sia ancora peggio. Molte persone, si rifiutano di accettare la storia, solo per partito preso, e questo è molto grave secondo me. Ecco perchè non mi fido di nessuno. Poi, voglio dire secondo me un discorso del genere non premia la qualità dei pordotti-servizi. L'abbiamo visto per tanti con la Fiat, sempre con le spalle coperte dallo stato, che poteva permettersi di produrre i cessi con le ruote, tanto incassavano sempre... Quello che voglio dire io è: se una persona si ribella ad una "condizione" la ammazzano. Ma se si ribellassero 20.000.000 di persone che fa ci ammazzano tutti??? Il punto è che alla fine, a molti basta avere la possibilità di lagnarsi, anche delle cose da cui traggono vantaggio e tutto "va bene"... Voglio vedere, se un giorno i 5.000.000 di imprenditori (commerciani, artigiani ecc, non solo i potenti) smettessero TUTTI di pagare le tasse, se le cose rimarrebbero così. Ma non succederà mai. Ci vorrebbero 2-3 anni di pugno di ferro nei confronti dei nostri cari politici per far capire chi è che ha davvero il coltello dalla parte del manico. Ma il punto è che qui nessuno lo sa. Mettiamola così.

Non necessariamente, dipende dai meccanismi che regolano il finanziamento. Ma io non difendo l'attuale legge sul finanziamento, anzi, io dico che va proprio cambiata. Mantenuto il principio, ma cambiato il metodo.


Il servizio che ricevi è la pluralità dell'informazione, ascoltare le campane stonate è utile. Altrimenti, e sto estremizzando, leggeremmo solo i giornali di Confindustria.
Ed anche qui non difendo il sistema giornalistico italiano, il suo albo professionale, ecc... Pure quello va cambiato, sono stanco di vedere e sentire degli autentici buffoni ignoranti che dicono isDraele...


Ma l'informazione non è un mercato(contrariamente a quanto vogliono farci credere), l'informazione non è un bene di consumo, essere informati è NECESSARIO. Il vestito posso scegliere se comprarlo o no, il giornale invece mi serve.
Come è necessaria l'acqua(vedasi le polemiche riguardo alla sua privatizzazione) è necessaria l'informazione, affinché il sovrano dello stato italiano(che siamo noi) abbia gli strumenti adeguati per esercitare la sua sovranità.
Se non si ragiona così allora è inutile pure prendersela coi ragazzini che pensano solo alla playstation e non allo studio: la playstation vende, i libri no.
Bisogna accettare il fatto che ci sono cose di cui abbiamo bisogno che però spesso non ci piacciono. Non si può applicare la legge della domanda e dell'offerta ad ogni cosa...

Poi, quello che dice Gamma è giusto, in un sistema del genere chi ci tutela dai pessimi giornalisti e dai pessimi editori? E' quello il punto. Dovrebbe pensarci l'Ordine, le commissioni di vigilanza, gli osservatori per i consumatori... inutile che rompano le palle solo se su raidue in seconda serata trasmettono Brokeback Mountain.
Ancora una volta, se tutte le parti funzionassero normalmente molti problemi nemmeno si porrebbero.
Perciò quello che dico io non è che bisogna finanziarei giornali e basta. Dico che fra le migliaia di cose da ricostruire totalmente c'è pure il ruolo dell'informazione.
La solita manovra tutta italiana di aggiustare solo una cosa lasciando le altre così come stanno porterà sempre nuovi casini.


E non sarebbe nemmeno una cattiva idea...


Perché il resto della nazione è marcio fino all'osso. Se le altre sue parti funzionassero, quei padroni di giornali starebbero già in galera.
Siccome è tutto un macello, allora qualsiasi ingiustizia(che in altri stati sarebbe repressa in due secondi) a noi sembra insormontabile, quasi scontata, e passiamo il tempo a dire che non possiamo farci niente... e infatti non facciamo niente.
Siamo così assuefatti dall'illegalità che siamo disillusi su tutto, ma questo modo d'agire alimenta lo status quo.
Perdio, in Grecia per un ragazzino ammazzato da un poliziotto un paio di ministri hanno offerto le loro dimissioni senza che nessuno glielo chiedesse... In Francia un annetto fa Sarkozy(che tutti elogiavano, tranne me) stava per abbattere una serie di norme sociali per il lavoro, gli operai hanno fatto un casino tipo Rivoluzione Francese e il nanetto d'oltralpe s'è zittito subito.
In Italia che facciamo? Ci mettiamo davanti al televisore a vedere il Tevere che s'ingrossa...


Sarà mica il Manifesto...


P.S.
Gamma centra il problema in pieno(come sempre): siamo 60 milioni di lagnosi tra i quali non c'è nemmeno uno che abbia la voglia(non il coraggio, bada bene) di alzare un dito. Come sempre, lamentarsi del giocattolo rotto è più facile che provare ad aggiustarlo.

Mamma mia che discussione !

Tuttavia, più modestamente parlando, un pò di pioggia ha portato a due cose buone :

1) hanno smesso di scassarci i maroni ogni giorno con la SICCITA'

2) hanno smesso di scassarci i maroni ogni giorno con il BLOCCO DEL TRAFFICO PER LE POLVERI SOTTILI.

Più sento il parere delle persone e più cinicamente sono contento perchè sto notando che aumenta sempre di più il popolo dei "cerini" basta solo strofinarli con una scatola asciutta! In Francia la scatola c'è e in Grecia pure, il problema è uno: che a noi il terrorismo ha fatto comodo a chi non ci voleva far esprimere le proprie idee dicendo che eravamo come loro!!!!