MECCANICA e DINTORNI

Il problema delle vibrazioni è legato anche alla potenza del motore infatti se aumenti i giri, devi aumentare anche l'avanzamento ma con i torni piccoli il motore non ha coppia sufficiente per sostenere il taglio secondo i parametri dell'utensile. Il motore quindi si trova ad decelerare e accelerare e questo contribuisce alla vibrazione. Quindi devi abbassare i giri affinché il motore riesca a sostenere il taglio.

Io in genere vado da 200 a 630 g/min in funzione del diametro usando inserti Iscar GFN3 da 3mm. In tali condizioni il taglio è decente.

Le vibrazioni, avendo sistemato tutti i giochi (carro, carrino e cuscinetti mandrino), le da la mancanza di rigidità della macchina. Secondo me occorre avere una macchina pesante e ben fissata a terra. Nel mio caso, 750Kg non sono tanti, ma neanche pochissimi, la grossa differenza secondo me sta nel fissaggio a terra.

Ciao Carlo, hai ragione a dire che ho utilizzato una terminologia sbagliata, ma quello che volevo dire è che i nostri torni non hanno la potenza sufficiente per troncare alle velocità che gli inserti di metallo duro permetterebbero.

Ti elenco i punti dove puoi migliorare:
1) sarebbe meglio avere il portalama in aciaio.
2) ci vorrebbe un pò più di materiale sotto alla lama, sei a rischio di cedimento.
3) aumenta il precarico dei cuscinetti della linea mandrino
4) visto che lo stai usando montato sul carrino tira indietro quest'ultimo in modo che la lama sia il meno a sbalzo possibile rispetto alla slitta trasversale.
5) stringi un poco il lardone del carrino
6) se hai la possibilità di variazione continua dei giri attacca a bassi giri ed una volta iniziato a produrre il trucciolo aumenti progressivamente giri ed avanzamento. Altimenti rimani basso coi giri.
7) il lubrificante è fondamentale!!!
8) usare inserti per bassi avanzamenti

Il problema in questo tornietto risiede nella flessione della linea mandrino e carrino/carro.
Quando l'inserto inizia ad esercitare pressione sul metallo (ancora senza tagliare) l'albero mandrino ed i relativi cuscinetti vengono caricati (e flessi), una volta che il tagliente (che tagliente non è) penetra nel metallo il mandrino cerca di tornare a posto scaricando la flessione accumulata in precedenza, a quetso punto il metallo asportato non è più sotto controllo e l'utensile si "ingozza", ma a questo punto aumenta il carico e rispinge via il pezzo flettendo nuovamente la linea mandrino e quando la pressione torna ad essere sufficente il ciclo rincomincia.
Questa è la vibrazione.
Se ci schiaffi la contropunta (anche se tronchi vicino al mandrino) irrigidisci tutto il sistema e le condizioni migliorano.
Ci vuole parecchia sensibilità e pazienza.
Se non hai esigenza di troncare grandi diametri (oltre 40/50mm) migliori le condizioni con gli inserti da 2mm

Ottimo l'intervento di Zorki. Concordo in pieno la sua analisi.

Ciao a tutti, premetto che ho un tornio BV20 ed è da parecchio tempo che seguo sui forum le varie operazioni di troncatura con i relativi successi e insuccessi dati dalle varie sperimentazioni.

Sul mio tornietto ho una torretta a cambio rapido ma, viste le sue ridotte dimensioni e caratteristiche, non ho mai azzardato l’acquisto di una cartella portalama per timore che tutto l’insieme non avesse le necessarie doti di solidità atte a reggere lo sforzo della troncatura.

Era un po’ che rimurginavo un idea di autocostruzione sulla falsariga del modello approntato da spike762 e cioè di un portalama costituito da un tutt’uno monolitico che escludesse la torretta.

La vista della sua ottima realizzazione mi ha fatto scoccare la scintilla e mi sono buttato nell’impresa, ho acquistato tramite Aliexpress una lama da 32 mm ed una confezione di 10 inserti da taglio spessore 2 mm. (Korloy), dopo 28 giorni di attesa è arrivato il materiale e in base ad esso, tenendo purtroppo in evidenza la mia scarsissima disponibilità di ritagli di ferro (da rottamazione) ho provato a mettere a punto un prototipo in legno .

Devo dire che detto campione mi è stato molto utile per ricavare sul campo le varie misure e migliorie che poi sarebbero state applicate sul modello da realizzare.

Purtroppo a differenza di spike762 che ha potuto utilizzare un monoblocco io, per sfruttare il mio scarso magazzino rottami, ho dovuto complicarmi la vita unendo due blocchetti, ma alla fine, anche dopo qualche errore di percorso, sono arrivato alla meta .

Devo dire che il collaudo effettuato su un tondino di ferro diametro 15 mm. per me è stato sorprendente, alla minima velocità (170g/m.) il taglio è avvenuto senza alcuna difficoltà e con la formazione di un truciolo compatto.

Aumentando il numero dei giri ho rilevato che l’ideale potrebbe attestarsi sui 480 g/m, (anche se qui il truciolo diventa molto frammentato) dopo di che, a 780 g/m. comincia a dar segni di vibrazione con gli effetti descritti da spike762.

Devo anche precisare che in fase di troncatura non ho utilizzato lubrorefrigerazione perché non ho tale impianto sul tornio, ma solo qualche spennellata di olio da taglio.

Per il momento (salvo eventuali imprevisti magari durante un utilizzo più intensivo o con diametri più consistenti) sono molto contento e per le mie limitate esigenze hobbystiche è sufficiente, magari più avanti quando riuscirò a reperire un blocco di ferro delle giuste dimensioni, proverò a ripetere l’esperienza correggendo i possibili difetti che emergeranno durante l’utilizzo di questo primo esperimento.

ohmadonnasanta hai fatto il prototipo di legno

Complimenti per la realizzazione, io quando posso tronco sempre di seghetto

Ma quello in legno lo usi per il legno poi?

É più bello quello in legno Complimenti,ottima realizzazione

il prototipo in legno l'ho fatto per testare le varie misure per raggiungere correttamente il centro con l'inserto posto sulla lama ed anche la possibilità di serraggio della lama stessa, avendo eseguito sperimentalmente il taglio inclinato nel portalama... una volta assolto questo compito è già stato accantonato per la stagione invernale, è in faggio e sarà una soddisfazione vederlo nel caminetto

Purtroppo, come dicevo, ho dovuto fare i conti con la mia scarsissima disponibilità di materiale (praticamente gli unici due pezzi in ferro mostrati nella foto con il "modello") il che mi ha complicato un po’ le cose, ma sono stracontento perché alla fine funziona (e quasi neanche ci speravo )

Vi ringrazio per il sostegno (per fortuna nessuna battuta sul prototipo in legno ), un particolare ringraziamento a spike762 le cui esperienze descritte sul forum mi hanno dato lo spunto per l’avvio di questa avventura.

"(per fortuna nessuna battuta sul prototipo in legno )"

Vero ! Stiamo invecchiando...

...è il bello di questo forum ...oltre naturalmente a tutte le preziosissime nozioni che contiene...in materia di meccanica ma anche di patate

Ciao Spike:
Bellissima realizzazione del portalame.
Secondo me il tuo problema è un insieme di cose che ti portano oltre al limite.
Non riesco a vedere i video, ma: lama troppo sporgente, esecuzione troppo distante dal mandrino, mancata registrazione giochi, sono le cause principali.
Una mia esperienza personale: anchio a casa uso il tornietto da banco, e perlopiù come ricorderai, autocostruito.
Mi è capitato di provare quelle lame con diverse tipologie d'inserti, ma di entrare proprio non ne vuol sapere, sembra un terremoto...
mentre non ho nessun problema se monto la classica barretta in HSS, affilata in un certo modo, entra come burro.
Dopodichè, ci sarà pure qualcuno che riese a usare di tutto e di più... ma io sono sempre più del parere ( e non vuol dire certezza )
che quelle lame ad inserti siano ottime su macchine professionali, dove puoi andare con parametri giusti e spingere senza problemi,
ma per quanto riguarda macchine hobbistiche da banco, per lavorazioni gravose, meglio utensili convenzionali all'antica...
gli inserti sono fatti per l'intercambiabilità e per la durata, non certo per il taglio, poi oltretutto quelli rivestiti tagliano ancora meno.
Ora vi dirò una cosa che alcuni di voi non condivideranno: al lavoro, quello ufficiale, il 100% delle mie esecuzioni
prevede gole che vanno dai 6 ai 20mm di larghezza, profondità 13mm, su pezzi il cui materiale è 80% bronzo alluminio, 20% ghisa.
Uso inserti rivestiti ISCAR GIP 6mm su ghisa e GIPA IC20 non rivestiti su brall, e fin quà nessun problema.
Ma fino a qualche tempo fa quando ancora non avevo a disposizione gli IC20, e dovevo usare i rivestiti sul bronzo, per farli tagliare come dico io:
già da nuovi andavo sull'affilatrice con mola diamantata e toglievo il rivestimento, tagliavano che era una meraviglia...

Io ormai non tronco più sul tornio con queste lame , le vibrazioni sono talmente forti che non mi permettono di concludere l'operazione. Con utensili in hss sagomati a mano faccio fatica ma arrivo.
Dovrei stringere il gioco sul mandrino, ma poi fa fatica a partire con le marce più alte...

Un avvertimento che non è stato dato, mi pare, è quello dell'allineamento dell'utensile e del movimento del carrello portautensili, che devono essere assolutamente perpendicolari all'asse del tornio. Io utilizzo una barretta integrale in HSS e per allinearla la appoggio al corpo del mandrino facendola scorrere trasversalmente.
Poi, prima di troncare, blocco tutto, carro e longitudinale del carrino.

Dopo aver sacrificato un piccolo esercito di troncatori saldobrasati, seguendo i consigli del forum, sono approdato ad un utensile Iscar DGTR con inserto da 2 mm e non ho mai problemi ; per le troncature più profonde uso un portalama con inserti "Black-Hole" ( ) e va quasi sempre bene . . . .

Spesso uso l'utensile capovolto e rotazione oraria del mandrino : così il truciolo esce dalla gola per gravità . . .

Il mio tornio è un comune cinese . . . .