Capisco di non essere bravo nell'esposizione tecnica. Provo a farmi capire con l'aiuto di un piccolo schema d'accompagnamento. Supponiamo che da un trasformatore venga fornita in uscita una tensione in ca di 17 V. e supponiamo di collegare un contatto di detta uscita al contatto comune di un relè bistabile, ad impulsi, abilitato per funzionare in cc. a 12 V. Collegando il 2° contatto dell'uscita dal trasformatore a due pulsanti reed, aspettiamo che si realizzi su detti reed un campo magnetico per una frazione di secondo. 1. Quando ciò si verifica sul reed R1, arriverà un impulso al relè sollecitando la bobina D che determinerà lo spostamento dell'ago del pulsante interno al relè sul contatto A (non succederà niente però se detto ago è già posto sul contatto A). 2. Quando invece l'impulso al relè parte dal reed R2, arriverà un impulso al relè sollecitando la bobina S che determinerà lo spostamento dell'ago del pulsante interno al relè sul contatto B (non succede i niente però se detto ago è già posto sul contatto B).
La sollecitazione ad una delle due bobine del relè, per quelle che sono le mie modeste conoscenze, non è prolungata, ma è strettamente legata alla frazione di secondo in cui il pulsante reed rimane chiuso. A questo punto, sempre secondo me, non ha alcuna importanza che al relè arrivi corrente in cc o in ca, perchè, in ogni caso, si tratta di un impulso di durata minimale.
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