Mio padre ha perso un rene al ...tavolo da poker...
, ma l'intervento è andato bene , il problema è gestire, da solo , due genitori di 84 anni uno, 79 l'altro ( un po' in demenza senile ...) ma comunque hanno sempre detto che ho le spalle grosse ...
Grazie !
Allora, a mio modesto parere e per quello che ho potuto vedere in rete ci sono due filosofie, legate anche al tipo di cuscinetto usato :
Filosofia 1)
cuscinetti a sedi inclinate, necessitano di regolazione del precarico tramite sistemi a molla e/o rondelle elastiche, perchè hanno un gioco "abbastanza " elevato che si va a sommare all'allungamento dell'albero quando si scalda ( stiamo sempre parlando di macchine professionali che funzionano 8 ore al giorno ...)
Il montaggio avviene bloccando sull'albero e sul fodero il cuscinetto di testa , mentre il cuscinetto di "coda" è bloccato sull'albero ma libero di scorrere nel fodero . In questo modo segue la dilatazione termica dell'albero ed anche qui ci sono sistemi che prevedono il sistema di precarico, chi sull'anello esterno e chi sull'anello interno.
Filosofia 2 ) ( il mio caso )
SI utilizzano cuscinetti deep grove ( con solchi maggiorati dove scorrono le sfere per avere un minimo di resistenza anche in senso assiale, generalmente hanno velocità di esercizio maggiori degli altri ... fonte skf salvo errori
)
vengono montati come il sistema precedente per quanto riguarda il cuscinetto di testa, mentre il posteriore va in battuta sul fodero e bloccato dalla ghiera esterna , mentre l'anello interno viene bloccato e precaricato ( ma pochissimo da una ghiera con controdado ( nel mio caso dalla puleggia e da un controdado ).
Ovviamente il sistema deve prevedere la filettatura dell'albero in questione. ( io ho optato per questa soluzione intanto , perchè più semplice e poi, solo dopo essere riuscito a filettare l'albero in mio possesso .
C'è anche un sistema che raccoglie entrambe le filosofie e che consiste nel realizzare un distanziale calibrato che precarichi gli anelli interni dei due cuscinetti al valore corretto ( quindi bisogna farne uno , provare , togliere un pelo, riprovare ecc ecc...troppo lungo per i miei gusti
) il distanziale dovrebe essere fatto dello stesso materiale dell'albero per mantenere lo stesso coefficiente di dilatazione ...( che essendo di diametro maggiorato rispetto all'albero non so neanche quanto di vero ci sìa sul fatto che mantenga lo stesso coeff di dilatazione e comunque, non essendo io, in grado di calcolarlo per me il problema è stato risolto alla radice scegliendo un'altra soluzione
Un problema che invece si riscontra sull'utilizzo dei "recuperatori a molla" è che non è permesso invertire il senso di rotazione del motore ... ( o meglio del mandrino ...) ma non so il motivo, guardando il disegno del mandrino del Quorn che è fatto con un anello e sei ( o 8 non ricordo ...) fori in cui si infilano altrettante molle non dovrebbe creare problemi, invece ho trovato tanti post in cui si dice che il mandrino funziona perfettamente , a patto di non invertirne il senso di rotazione
Questo è quanto , i miei sono cuscinetti skf 6004zz ( spero di essermi ricordato correttamente la sigla ) hanno una dimensione esterna di 42 ed una interna di 20 . ho provato a montare una mola da 100x20 con il cono che avevo costruito e ci ho collegato il trapano metabo a 220v , il mandrino è robusto e non vibra ,anche se la mola non è stata rettificata,( l'avevo messo in una morsa con ganasce di piombo ma non riuscivo a rendermi conto delle vibrazioni , così con un guanto l'ho tenuto in mano facendo partire il trapano piano piano fino alla velocità max con un varilight a pedale ... io sono soddisfatto , ora vediamo quanto dura
ps
100 mm di mola danno un effetto giroscopico pazzesco !!!