Vorrei anch'io, a lavoro finito, farvi conoscere la mia testimonianza. Ho comprato il tornio perché convinto mi servisse per il mio hobby, restauro di lambrette da oltre vent’anni, infatti ho risolto molti problemi dopo che l’ho comprato nel 2008, anzi, dopo che mia moglie me lo ha regalato a seguito del suo prepensionamento. Avevo già un amico che possedeva un vecchio Ceriani ed è da li che ho cominciato a maturare l’idea di comprarmene uno, un David 203 semi norton. Devo premettere che fino al 2010, anno in cui anch’io sono andato in pensione, ho svolto un lavoro che nulla aveva a che fare con la meccanica. A prescindere dalla qualità dei materiali, dalla costruzione, dalla precisione, da tutto quello insomma che è stato detto su questo piccolo tornio dei suoi pregi e i suoi difetti io ho scelto di portarmelo a casa anche perché lo considero un bell’esempio di architettura applicata ad uno strumento meccanico, non credo cioè che la sua forma strutturale sia dovuta al caso o seguendo semplicemente accoppiamenti ed esigenze meccaniche, il progettista doveva avere secondo me, anche buone capacita di design, magari senza saperlo. L’ho fatta lunga? Volevo dire che bello, nuovo o tirato a lucido, farebbe bella figura anche in un eccentrico soggiorno, assieme a mobili di firma, ed è italiano. La prima modifica a cui l’ho sottoposto è stata quella di dotarlo di inverter con un motore trifase, acquistato dalla stessa Ditta di Cento (FE) da cui si serviva il Ceriani e sostituendo la scheda dell’impianto elettrico con quella del Vario originale. Purtroppo però, nonostante il mio innamoramento, non riuscivo ad abituarmi a quelle fastidiose manovre a cui dovevo sottopormi per sostituire gli ingranaggi necessari per le diverse filettature e, ancora peggio, al fatto di non poter realizzare filettature sinistrorse. Per queste ultime, la ditta Ceriani ha prodotto nell’ultimo periodo di attività una modifica che, mediante l’aggiunta di alcuni altri ingranaggi, permette di supplire a questa mancanza anche per il passaggio barra superiore ai 20 mm, come il mio che è di 30 mm. Sono arrivato al punto, grazie all’aiuto di due membri di questo forum, che ora posso chiamare amici, sono riuscito a risolvere tutti i problemi appena accennati senza la necessità di aggiungere o cambiare alcun ingranaggio, ora ho la possibilità di effettuare una moltitudine di tipi di filettature, a destra e a sinistra, senza toccare nessun ingranaggio ma impartendo pochi e semplici comandi su una ridottissima tastiera. Inoltre posso, con grande precisione, tornire, leggere i giri del mandrino e persino i gradi di spostamento del medesimo, tutto sul piccolo visore della scatoletta dei comandi. E’ un argomento già trattato nel post di Brunart, che mi ha dato l’impulso e gli aiuti necessari per la realizzazione del progetto di Massimo Imoletti, l’artefice di tutto, ma ho inteso rinnovarlo in primo luogo per riconfermare la validità del progetto di Massimo, che voglio ringraziare pubblicamente per la disponibilità e grande pazienza dimostrata nei miei confronti, ed in secondo luogo per la curiosità e desiderio di scambiare ancora opinioni, consigli ed eventuali suggerimenti su simili esperienze già avute eventualmente nel frattempo da altri membri del forum. Non credo che i possessori di un piccolo tornio come il mio non faccia un pensierino serio a questa opportunità a cui credo, se ci sono arrivato io, ci possono arrivare tutti con grandissima soddisfazione.
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