anche oggi ho lavorato al barchino . ho pulito anche l'altro lato della pinna fissa . la ghisa presenta grossi crateri . sarà necessaria una stuccatura prima della verniciatura finale , ma a questo penserò poi .
dentro alla fessura ho tolto il grosso delle croste di ruggine con un tondino con in cima saldata una punta da muro di un paio di mm più piccola della fessura e poi tanta lima . più di così non riesco a pulire meccanicamente . proverò o con l'elettrolisi o con l'acido fosforico...vedrò ...
ho provato a montarci la parte mobile della deriva per capire gli sforzi in gioco e l'angolo di lavoro del cavo deputato a sollevarla . mi sono subito accorto che bisogna prevedere un fine corsa , altrimenti dato che il fulcro è avanzato rispetto alla pala, questa oltrepassa la verticale e non và bene .
quì mostro la pinna mobile imperniandola all'esterno del bulbo in ghisa, per permettere di aprezzarne la forma
idem ma a pinna rientrata....
ho operato una piccola modifica... in origine il cavetto era collegato ad una piccola "orecchia" nella parte posteriore della pinna . non sò il perchè di questa soluzione, anche perchè sia a pinna estesa che a pinna rientrata , il cavetto interferirebbe con la pinna stessa , sfilacciandosi o comunque creando potenziali incastri nello spazio tra pinna e bulbo...mi domando se la pinna sia la sua originale...boh...comunque , io ho praticato un piccolo foro nella sporgenza superiore-anteriore e li ho collegato un cavetto e ho provato di farlo lavore simulando con un tondino fissato con due morsetti , il punto di uscita dallo scafo .
pare vada tutto bene . riesco ad alzarla e abbassarla agevolmente , tirando a mano per il cavetto . immagino che in acqua diventi ancora più agevole . sarebbe una bella cosa così potrei eliminare il verricello interno e sostituirlo con uno strozzascotte . che dite ?