Zeffiro62 ha scritto:
Scusa ma non ti ho mica capito.
(...)
Analisi spettroscopica prendi un campione e lo metti nello spettroscopio per vedere i materiali e le concentazioni.
per fare l'analisi spettroscopica, secondo i metodi attuali, serve una macchina che si chiama quantometro.
Il principio è che si mette un provino da analizzare in una camera in cui si fa prima il vuoto e che poi si riempie di gas inerte, tipo Argon.
A questo punto si fa scoccare una scintilla, detta in gergo "sparata", tra il provino ed un'elettrodo in tugsteno.
Analizzando in una camera spettrometrica il gas originato dalla scintilla si possono conoscere esattamente quali sono i conponenti del provino.
Con i moderni quantometri computerizzati per fare un'analisi occorrrono non più di 2 o 3 minuti.
Il problema è che il provino deve, innanzitutto, essere pulito al massimo.
Quindi il nostro pezzo di lattina deve prima essere pulito accuratamente sia della vernice del lato esterno, che del rivestimento a norme alimentari del lato interno.
Questo perchè è abbastanza chiaro che qualsiasi sostanza che si trovasse nella zona della scintilla andrebbe a contaminare il risultato dell'analisi.
Poi ci sta il fatto che per riuscire a far scoccare la scintilla il provino deve avere uno spessore minimo, sull'alluminio almeno 2 mm e sull'acciaio almeno 1/1,5 mm, altrimenti al momento della "sparata" il pezzo si buca ed amen.