premetto che non sono un esperto di stampa 3D e che tutto quello che ho imparato in queste settimane l'ho fatto a suon di tutorial e di pratica.
Non posso aggiungere nulla alla spiegazione di Federico anzi direi che come al solito grazie a lui ho capito anche io meglio il motivo del perché una delta è più veloce di una cartesiana
In effetti le cartesiane sono costruite nel modo classico, tipo un router CNC per intenderci, quindi con X e Z a ponte e col piatto di stampa che si muove in Y. Ora in effetti è evidente come gli assi Y(piatto di stampa) e Z(ponte) in particolare siano molto più pesanti di X che deve solo muovere l'estrusore:
Allegato:
imgprd1237_1594656804.jpg
Nella delta i 3 assi sono in realtà delle colonne (si chiamano torri), perfettamente identiche tra loro, che muovono le stesse identiche masse. La parte più critica è appunto l'accoppiamento tra i carrelli che si muovono sulle torri e la testina di stampa (che si chiama effector); è ottenuto mediante 6 barre in fibra di carbonio impegnate tra i carrelli e la testina tramite dei giunti sferici. Le barre devono ovviamente essere calibrate in lunghezza e i giunti opportunamente protetti e lubrificati (cosa che io non ho ancora fatto...).
La "conversione" tra coordinate polari e cartesiane viene fatta direttamente dalla scheda di controllo della stampante, quindi lo stesso GCODE dato in pasto ad una cartesiana funziona perfettamente anche su una delta.
Altra macro-differenza è sulla forma del volume di stampa; la cartesiana lavora su un parallelepipedo perfettamente squadrato che viene limitato solo dalle corse degli assi; la delta invece lavora su un cilindro con punta conica che segue la forma massima che la testina di stampa può disegnare:
Allegato:
ANYCUBIC-Predator-Delta-Kossel-Stampante-3D-Printer-Ultrabase-_1.jpg
Come già anticipato qui sopra le stampanti 3D lavorano tutte con G-CODE; in pratica il flusso di lavoro è questo:
1 - CAD per disegnare il pezzo: questo può essere un qualsiasi CAD, l'importante è che abbia la possibilità di esportare il file in formato STL; un formato stereolitografico molto semplice e lineare che ho scoperto essere talmente standard che addirittura anteprima di mac lo legge senza bisogno di alcun plugin....
2 - SLICER - questo è un software (ce ne sono parecchi, quasi tutti gratuiti) che fisicamente "affetta" il nostro oggetto dividendolo in livelli, che possono essere impostati come parametri. Al software si da in pasto il file STL, si configurano i parametri di stampa (risoluzione, larghezza e altezza dei layer, supporti, riempimenti, temperature della testina e del piatto, ce ne saranno 200, tutti configurabili), ed in uscita genera un GCODE, perfettamente identico a quello usato sulle CNC ma che al posto di controllare un mandrino e un utensile controlla un estrusore e una temperatura di fusione. L'estrusore chiaramente è un asse a tutti gli effetti, con il suo motore stepper che fa avanzare il filo.
3 - STAMPANTE - il file GCODE generato dallo slicer viene salvato su una SD card che viene poi inserita nella stampante. Questa eseguirà il GCODE generato dallo slicer in modo sequenziale creando la nostra stampa. La stampante è a tutti gli effetti una CNC che esegue in modo ignorante un GCODE. Nulla più.
Riguardo ai materiali si, ogni materiale non solo ha la sua temperatura di fusione ma anche una temperatura consigliata del piatto di stampa per permetterne l'adesione. Alcuni materiali, tipo l'ABS appunto, richiedono necessariamente un primer da spruzzare sul piatto di stampa altrimenti l'oggetto si staccherà durante la stampa. Oltre alle temperature i materiali hanno anche delle proprietà fisiche che impongono dei profili di stampa differenti sia in termini di velocità di movimento della testina, ritrazione del filo e dell'ugello durante i movimenti, caratteristiche dimensionali di estrusione ecc.... Il TPU ad esempio, che è un materiale flessibile (contiene gomma), richiede la disabilitazione della ritrazione, velocità di stampa più lente e una maggiore estrusione di materiale affinché le dimensioni effettive dell'oggetto stampato vengano rispettate.
Gianlorenzo, per chi come noi è abituato a lavorare con le mani e la testa una stampante 3D è veramente facile. Certo bisogna studiare un po' di teoria ma le dinamiche sono assolutamente alla portata di tutti, ed appunto per chi come noi è abituato a lavorare su macchine utensili sono quasi delle ovvietà. Anche io ero un po' spaventato ma nel giro di qualche giorno, dopo aver smontato e rimontato tutto, mi sono chiarito bene le idee su come funziona.