Per procedere con una compravendita i documenti devono essere in ordine e corrispondere allo stato di fatto. Questo prevede la legge e il notaio non può redigere un atto in cui è notorio che realtà e documenti non collimino. Occhio a metterti in mano ad un notaio che procede comunque con l'atto perché sei perseguibile legalmente. Senza i documenti in ordine l'atto, anche a distanza di anni, sarebbe considerato nullo con tutto ciò che ne consegue e mi preme sottolineare che il notaio non è legalmente responsabile in quanto lui si limita ad ufficializzare la compravendita ma la legalità e veridicità dei documenti presentati sono a carico di chi vende (ed eventualmente al geometra se redige dei documenti in proposito). Anche un eventuale agenzia immobiliare e chi compra non sono tenuti a confermare quanto dichiarato ne sono perseguibili. Tieni anche conto che se anche il rogito venisse fatto, il problema si ripresenterebbe in caso di successiva compravendita da parte di chi subentra che potrebbe tirarti in mezzo come responsabile. Neanche un preliminare subordinando i lavori all'acquirente avrebbe senso stando quanto detto prima.
Quindi prima di imbarcarti un un rogito fasullo ti consiglio di far aggiustare la questione, che secondo me si pò risolvere molto più facilmente che coinvolgere (anche economicamente) il condominio di cui conosciamo le dinamiche di fantozziane. Io procederei in questo modo: 1) Parli con il tuo notaio coinvolgendo un geometra, chiedendogli di fare quella ricerca storica di cui parlavo prima per poter dimostrare di essere vittime e non colpevoli di abuso e per cercare di capire chi è responsabile. 2) Accertata la responsabilità di chi ha fatto i lavori, carte alla mano presenti la situazione all'amministratore del condominio, informandolo della tua intenzione a vendere la proprietà e quindi a dover rettificare i documenti catastali, chiedendogli aiuto a recuperare la documentazione del lavori fatti (che deve avere) ed evitando magari di insinuare possibili costi per i condomini, sono anche loro parte lesa in qualche misura. 3) Con il geometra e l'amministratore presentate in comune i documenti attestanti l'abuso del condominio (o meglio, di chi ha costruito) chiedendo una sanatoria. Come dicevo, visto che sembra che il comune sia corresponsabile, non avendo verificato e rettificato i documenti, potrebbero far passare tutto tramite una semplice Cila in sanatoria. Da lì basta rettificare la planimetria catastale e poi procedere serenamente all'atto. Sui tempi non so aiutarti. Nel mio caso, molto più semplice e grazie ad un notaio con due palle così e sbattendomi anche io in prima persona, ci sono voluti 2/3 mesi.
Il vero nodo della questione secondo me è capire chi si deve accollare i costi per sanare allo stato di fatto, visto che voi siete vittime della mala gestione da parte di terzi. Valutate con il notaio se vale la pena di interpellare un avvocato, ma personalmente eviterei. Nel mondo dei sogni sarebbe tutto a carico di chi ha commesso l'illecito, ma visto che siamo in Italia cercherei piuttosto un compromesso tra voi, il condominio e chi ha fatto i lavori (impresa e geometra dell'epoca, che devono aver presentato un progetto approvato dal comune), cercando chiaramente di minimizzare il più possibile i costi per voi.
_________________ Keep calm and carry a Bowie knife
|