Ho capito il dubbio: se si fa il disegnino in sezione frontale, si vedranno due cerchi (le sezioni dei coni) su cui si avvolge un ovale (la lama). Più ci si avvicina agli alberi con le sezioni, più i cerchi diventeranno grandi (perchè è un cono), anche se la distanza tra gli estremi è la stessa (perchè i piani esterni dei coni sono paralleli). Questo vuol dire che la forma dell'ovale (cioè con che forma girerà la lama sui coni) è determinata dalla sezione più grande del cono, mentre su quella piccola la lama toccherà per una parte minore della superficie dell'ipotetica circonferenza su cui gira la lama...
È chiaro che stiamo esagerando (saranno solo dei tronchi di cono e la conicità immagino sia minima), ma a questo punto anche io non capisco a cosa serva
Sempre se sono stato spiegato, se no devo fare anche io il disegnino
Aggiungo: Eugenio parlava di velocità tangenziali diverse, che si avrebbero però solo se i piani esterni dei coni non fossero paralleli (perchè se sono paralleli, la lama è obbligata a girare sulla stessa circonferenza e quindi avrà la stessa velocità, per tutto lo spessore). Forse i piani esterni dei coni non sono paralleli, ma leggermente aperti, in modo da avere una lama tangente alle circonferenze dei coni su tutta la sezione. In questo modo si avrebbe una lama che gira leggermente deformata, non sul perimetro che rimarrebbe identico sulla sezione di tutto lo spessore (quindi non deve essere un elastico), ma solo sulla forma che ha attorno ai volani, risultando leggermente più schiacciata sulla punta del cono. In questo modo probabilmente si ottiene un precarico della lama non uniforme, tra la parte dentata e quella posteriore (determinato solo dalla resistenza della lama a girare su una circonferenza più piccola e non alla necessità di dilatarsi come un elastico, come dicevo)...
Questa volta sono quasi sicuro di non essermi
stato spiegato
Ma già sono un po' carente sui termini, in più mi sembra abbastanza complicato...