MECCANICA e DINTORNI

Il grado di finitura superficiale in tornitura ottenibile con degli inserti tipo CCMT è direttamente proporzionale al raggio dell' inserto e alla profondita di taglio. Ovviamente maggiore è il raggio dell'inserto e migliore sarà la finitura a parita di avanzamento, di conseguenza mi domando quando è possibile non credete che sia opportuno utilizzare un inserto con il massimo raggio possibile?

Ciao Massimo.

La profondità di taglio è proporzionata al raggio dell'utensile.
La finitura all'avanzamento al giro.
Devi considerare anche altri parametri: raggio grande passata più profonda di conseguenza maggiori sforzi su utensile e pezzo e quindi maggiori flessioni perciò difficoltà nel rimanere nelle tolleranze e la passata di finitura serve sopratutto a questo.
Per salvare capra e cavoli ci sono gli inserti con raggio wiper che uniscono un raggio di punta ridotto ad una superfice allargata rivolta verso la superfice del pezzo.

Se per "miglior finitura" ti riferisci a problemi di rugosità o di tolleranze minime da rispettare è sempre preferibile usare inserti con raggio piccolo. Tendenzialmente uso dei raggi 0.4, TNMG per lo più...anche se i DCMT hanno un taglio più dolce.

Quindi con un utensile con raggio di punta maggiore devo necessariamente impostare una profondità di passata maggiore ?

Cosa succede se invece se imposto una profondita' di passata minore ?

Quasi sicuramente non hai il controllo del truciolo , e quindi matasse , e forse anche qualche truciolo che si incastra tra pezzo e utensile , con conseguente riduzione delle caratteristiche della finitura

Ho sempre fatto baruffe su baruffe con i professori a scuola, poichè arrivano a dire che per le finiture bisogna utilizzare imserti tondi!!! :accetta: :accetta: :accetta:
Da quello che ho sentito e visto fare per le finiture si fanno passate piccole e di conseguenza si utilizzano inserti con raggio piccolo, anche per i problemi di eventuali spallamenti a 90°...
Poi calcola che maggiore è il raggio maggiore sarà la robustezza dell' inserto, quindi per sgrossare raggi grossi con passate e avanzamenti grandi, mentre per finiture raggi piccoli, passate e avanzamenti piccoli.

Scusate l'ignoranza....che si intende con "problemi di eventuali spallamenti a 90°" ?

Con il mio tornietto uso semplici utensili 10x10 con placchetta MD saldobrasata. Su questi e' riportato un identificativo: ad esempio DIN 4971- ISO 1 per lo sgrossatore dritto e DIN 4978 - ISO 3 per il finitore curvo.

Cercando in rete non sono riuscito a trovare informazioni sul raggio di punta di questi utensili: mi sapete aiutare ?

Lo spallamento è la cvonseguenza di una variazione di diametro di un pezzo. Se per esempio devi fare un pezzo che abbia una filettatura M20 e un diametro dopo di essa da 40 mm allora li i sarà uno spallamento o ripresa. Se è diversa dai 90° sarà una conicità...

Utimamente ho comprato un libro dalla Chronos, dove vengono indicate le varie fase di lavorazione per la realizzazione di una test bar. Nell' ultima fase viene appunto consigliato l'utilizzo di un utensile tondo, per la rifinitura finale??????

allora, maggiore è il raggio di punta e "teoricamente" migliore è la finitura per via della rugosità inferiore, a parità di avanzamento con un utensile con raggio più piccolo .però, succede che un raggio grande ha molta più superfice di contatto col pezzo e ciò si traduce in vibrazioni ....ora, se abbiamo un pezzo cortisimo con pochissimo sbalzo, un utensile con stelo massiccio e una macchina rigidissima e un materiale a trucciolo corto , probabilmente avremo una finitura migliore con un grosso raggio di punta. nella realtà, quante volte vi capitano queste condizioni tutte assieme ? allora si usa un raggio più piccolo e si riducono gl'avanzamenti . un'altra cosa, più è appuntito l'utensile (esempio un triangolare è più appuntito di un quadrato...) , minore sarà la tendenza alle vibrazioni per via della minore superfice di contatto. i gradi wiper , sono degli utensili con un piccolo raggio di punta ma poi hanno un pianetto con effetto raschiante per ridurre la rugosità . essi generano molte più vibrazioni rispetto un analogo raggio di punta ma senza raschiante. si usano nelle grandi produzioni dove si guadagna qualcosa sul tempo di lavorazione in virtù del fatto che possono tenere un avanzamento a giro maggiore a parità di finitura e ovviamente solo nella produzione di pezzi che non abbiano problemi di vibrazioni (pezzi corti , materiali facilmente trucciolabili, ecc...).

Il tuo discorso non fa una piega Carlo .
Io uso i TNMG di 0.4 anche sui pezzi lunghi in genere, se c'è qualche problemino la finitura la faccio a tirare.

coi tnmg in finitura io mi trovo molto bene con i sandwick coromant ceramici . adesso, a memoria non ricordo la sigla...appena riesco , se vuoi , vado a vedere e ti sò dire . sono eccezzionali come durata e come prestazioni...ne avevo provato tanti tipi ma questi mi han cambiato la vita. ovvio, i miracoli non li fanno, ma sono da provare .

Ho capito di quali stai parlando, spesso li usavo anch'io dove lavoravo prima e devo dire che mi ci trovavo molto bene.
Grazie.

Ne approfitto per postare una prova di finitura su un tondo di ferro (non meglio specificato - nell'hobbycenter dove l'ho comprato era riportato solo "ferro") di diam. 8mm.

Le 2 riprese alla destra sono fatte con 2 utensili diversi - 1000 giri/m, avanzamento 0,08 mm/g e profondita' 1/10.

La prima ripresa piu' a dx e' fatta con l'utensile in blu (finitore dritto) mentre la seconda (a contare sempre da dx) con l'altro (sfacciatore).

Al tatto mi sembrano abbastanza "lisce" ma aspetto vs. suggerimenti...

1000 giri per un diametro 8 son troppo pochi...almeno 4 volte tanto, dovresti andare. immagino che non ci arrivi la velocità della macchina, ma comunque vai al massimo che puoi. sei andato troppo piano e complice anche la lavorazione a secco ti si è formato il tagliente di riporto sulla punta dell'utensile di destra . usa delle barrette in hss molate alla bisogna per quei diametri così piccoli. quando impari bene ad affilare vedrai che oterrai dei risultati validi con pochissima spesa.