Ciao, innanzitutto benvenuto nel forum, però ti ricordo di passare nella sezione presentazioni per un breve messaggio di saluto e per dirci chi sei e cosa fai.
Venendo al dunque, se hai già ripassato il piano e non riesci a restare almeno nei 2 centesimi da un'estremità all'altra i motivi potrebbero essere essenzialmente questi: > la macchina ha le guide della tavola usurate e magari anche dei giochi eccessivi su quelle della testa portamola. > la macchina non è ben livellata e soprattutto gli appoggi non ripartiscono in modo uniforme il peso della macchina al piano di appoggio (pavimento / fondazioni) > fattore ultimo ma non meno importante, attenzione alle temperature, sia della macchina in sè, che del locale dell'officina ed anche del fluido refrigerante. A questo proposito sarebbe utile sapere che aldilà dei canonici 20 °C, che servono solo se si lavora con tolleranze molto spinte, è comunque necessario che vi siano condizioni di temperatura ripetibili tra loro sia nell'operazione di rettifica del piano, che di lavorazione dei pezzi. Una rettifica come la tua (ed anche la mia...) con una decina di gradi di variazione di temperatura ambiente e/o della macchina può benissimo variare nelle sue dimensioni di vari centesimi. Per essere più chiari, specialmente in questo periodo invernale, se hai ripassato il piano a fine giornata, con il riscaldamento acceso da tutto il giorno, diciamo almeno 15-18 °C di temperatura dei locali, e soprattutto con la macchina che girava da almeno un paio d'ore, se poi la mattina dopo, con i locali al massimo a 10-12 °C, e soprattutto con la macchina ed il liquido refrigerante altrettanto freddi, se non di più, ti metti a lavorare, stai sicuro che almeno per la prima mezzora, o anche un'ora buona, non otterrai le stesse condizioni della sera prima.
Discorso mole: qui ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia, sia per la molteplicitò delle specifiche a disposizione, che per le tipologie di lavorazione e/o di finitura richieste. Dire questa o quella mola vanno meglio o peggio è come non dire nulla. Così come è invece assolutamente vero che NON esiste una mola universale, che vada bene per quasi tutti i lavori da fare. Ti consiglio di interpellare un tecnico (non un venditore, che di solito ne capiscono meno che niente) di una delle case produttrici di mole e di dargli notizie su: materiale (lega, durezza ed eventuali trattamenti) dei pezzi da rettificare, grado di finitura e tolleranze richieste, dimensioni della mola utilizzabile, tipo della macchina (potenza e nr. giri del mandrino portamola e velocità di traslazione della tavola), tipo di fluido refrigerante utilizzato. Con questi dati un buon tecnico ti dovrebbe dare indicazioni per una mola che soddisfi al meglio le tue esigenze per uno specifico lavoro.
Diamante: lascia stare i diamanti a punta singola, che di solito si usano solo per la profilatura di mole con apparecchi tipo Diaform o a controllo numerico. Per i lavori classici di rettifica in piano oramai i diamanti più usati sono quelli in agglomerante che ingloba delle particelle di diamante, in modo che man mano che i granuli di diamante perdono il taglio e saltano via ne appaiono di nuovi e più taglienti. Di solito la scelta si fa in base alle dimensioni delle mole da ravvivare, però anche qui un buon tecnico ti potrebbe essere di aiuto.
_________________ "L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine. Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze."
Winston L.S. Churchill
|